Vi segnalo un articolo di Pietro Cambi che va contro tutte le regole del Web che dicono di non pubblicare niente sopra le 1000 parole sui blog. Questa invece è una discussione approfondita sulla possibilità che sia esistita vita su Marte in tempi remoti. Sostiene Cambi che un'analisi dettagliata della storia geologica di Marte implica quasi certamente l'esistenza di vita sul pianeta - e anche vita abbondante - in tempi remoti.
Direte voi, elfetti del bosco, cosa ce ne frega a noi della vita su Marte? L'importante non è piuttosto uscire dall'Euro e cacciare via gli immigrati?
Certo, certo.... ma c'è un problemetto che si chiama il "Gaian Bottleneck" che ha a che vedere con la resilienza dell'ecosistema. Dategli una perturbazione sufficientemente forte, è il sistema esce dalla zona abitabile e viene sterilizzato. Questo è male per gli sterilizzati.
Il bello della faccenda è che non sappiamo bene quanto sia resiliente il sistema Terra e se la perturbazione che stiamo creando con le emissioni di gas serra è sufficiente per buttarlo fuori dalla zona abitabile. Per quanto ne sappiamo, potrebbe esserlo. E' una domandina molto interessante che ha a che vedere con l'evoluzione dei pianeti rocciosi, i feedback abiotici, e molte altre cosette. Ha anche a che fare, e parecchio, con la nostra comprensione della vita su Marte in tempi remoti. Tutta la faccenda viene discussa in dettaglio in un articolo interessantissimo di Aditya Chopra e Charles Lineweaver pubblicato su Astrobiology, 16, 2016, 7 (è dietro un paywall, se volete una copia, scrivetemi)
Quindi, elfetti cari, se certe interpretazioni sono vere, la faccenda del riscaldamento globale potrebbe rivelarsi un tantinello più drammatica di quanto non sembrebbe. Ma non vi preoccupate: ci sono tanti pianeti nella galassia e sicuramente ce ne sono di abitati oltre al nostro. Uno più, uno meno....