Da “Cassandra's Legacy”. Traduzione di MR
In un recente articolo sull'Huffington Post, Stan Sorscher riporta il grafico sopra e si chiede cosa può essere successo nei primi anni 70 che ha cambiato tutto. Impressionante, ma cosa ha causato questo “qualcosa” che è accaduto nei primi anni 70? Secondo Sorscher,
Sfortunatamente, questo è un caso classico di una spiegazione che non spiega niente. Perché il popolo
americano ha deciso di abbandonare i valori tradizionali americani proprio in quel momento specifico?
In realtà, il punto di svolta di quel periodo si sa da parecchio tempo. I primi a notarlo sono stati Harry Bluestone e Bennet Harrison col loro libro del 1988 “La grande svolta: ristrutturazione corporativa e polarizzazione dell'America”. Essi hanno notato che molti parametri economici avevano completamente invertito le loro tendenze storiche nei primi anni 70, compresa la disuguaglianza complessiva misurata in termini di coefficiente Gini. Per quasi un secolo, la società statunitense si è mossa verso un maggiore grado di uguaglianza. Dai primi anni 70, la tendenza ha cambiato direzione, portando gli Stati Uniti ad un livello di disuguaglianza simile a quello del paese sudamericano medio.
Così, cos'è stato quel “qualcosa” che ha cambiato tutto nei primi anni 70? Nessuno lo sa per certo, ma almeno c'è stato un grande cambiamento misurabili che si è verificato nel 1970: il picco del petrolio negli Stati Uniti. (immagine sotto da Wikipedia).
Si è trattato di un vero e proprio asteroide che ha colpito l'economia statunitense e che ha cambiato molte cose. Probabilmente il cambiamento più importate è stata che gli Stati Uniti hanno smesso di essere esportatori di petrolio e sono diventati importatori. Quel cambiamento è stato “trasparente agli utenti”, nel senso che gli americani che riempivano i serbatoi delle loro auto non sapevano da dove provenisse il petrolio da cui era stata prodotta la loro benzina (ed alla maggioranza non importava neanche). Ma il cambiamento ha comportato un grande trasferimento di capitale dagli Stati Uniti ai produttori esteri e gran parte di esso ritornava negli Stati Uniti sotto forma di investimenti. E' stato il fenomeno del “riciclaggio dei petrodollari” che ha principalmente colpito il sistema finanziario; tutti i soldi non sono mai filtrati davvero agli strati più poveri della società statunitense. Ciò potrebbe spiegare bene l'aumento della tendenza alla disuguaglianza iniziato nei primi anni 70.
Ma se il picco del petrolio del 1970 spiega le tendenze alla disuguaglianza, la nuova inversione di tendenza della “rivoluzione del petrolio di scisto” non dovrebbe cambiare di nuovo tutto? Forse in modo sorprendente, c'è qualche prova che potrebbe essere proprio così.
I dati della Banca Mondiale indicano che il coefficiente Gini degli Stati Uniti ha raggiunto il picco nel 2006 ed è rimasto costante, o ha declinato leggermente, da allora. Ancora una volta, ciò ha un po' di senso; non ci si sarebbe aspettato un ritorno ai bassi valori di disuguaglianza degli anni 60 finché il grande boom del petrolio di scisto non ha trasformato gli Stati uniti in un esportatore di petrolio. Attualmente, col recente picco del giacimento di Bakken, sembra che i bei tempi di mezzo secolo fa non torneranno mai più.
Tutto ciò richiederebbe molto lavoro per essere quantificato e provato meglio. Ma non è una sorpresa che le nostre vite dipendano così tanto e così profondamente dalla produzione di quel vitale liquido nero che chiamiamo “petrolio greggio”. E con la probabile contrazione della produzione statunitense che sembra iniziare proprio in questo momento, vedremo cambiamenti sempre più radicali nella nostra società. Quali saranno questi cambiamenti lo vedremo, ma è difficile pensare che porteranno ad una maggiore uguaglianza.
In un recente articolo sull'Huffington Post, Stan Sorscher riporta il grafico sopra e si chiede cosa può essere successo nei primi anni 70 che ha cambiato tutto. Impressionante, ma cosa ha causato questo “qualcosa” che è accaduto nei primi anni 70? Secondo Sorscher,
X segna il punto. In questo caso, “X” è la nostra scelta di valori nazionali. Abbiamo abbandonato i valori americani tradizionali che hanno costruito una nazione grande e prosperosa.
Sfortunatamente, questo è un caso classico di una spiegazione che non spiega niente. Perché il popolo
americano ha deciso di abbandonare i valori tradizionali americani proprio in quel momento specifico?
In realtà, il punto di svolta di quel periodo si sa da parecchio tempo. I primi a notarlo sono stati Harry Bluestone e Bennet Harrison col loro libro del 1988 “La grande svolta: ristrutturazione corporativa e polarizzazione dell'America”. Essi hanno notato che molti parametri economici avevano completamente invertito le loro tendenze storiche nei primi anni 70, compresa la disuguaglianza complessiva misurata in termini di coefficiente Gini. Per quasi un secolo, la società statunitense si è mossa verso un maggiore grado di uguaglianza. Dai primi anni 70, la tendenza ha cambiato direzione, portando gli Stati Uniti ad un livello di disuguaglianza simile a quello del paese sudamericano medio.
Così, cos'è stato quel “qualcosa” che ha cambiato tutto nei primi anni 70? Nessuno lo sa per certo, ma almeno c'è stato un grande cambiamento misurabili che si è verificato nel 1970: il picco del petrolio negli Stati Uniti. (immagine sotto da Wikipedia).
Si è trattato di un vero e proprio asteroide che ha colpito l'economia statunitense e che ha cambiato molte cose. Probabilmente il cambiamento più importate è stata che gli Stati Uniti hanno smesso di essere esportatori di petrolio e sono diventati importatori. Quel cambiamento è stato “trasparente agli utenti”, nel senso che gli americani che riempivano i serbatoi delle loro auto non sapevano da dove provenisse il petrolio da cui era stata prodotta la loro benzina (ed alla maggioranza non importava neanche). Ma il cambiamento ha comportato un grande trasferimento di capitale dagli Stati Uniti ai produttori esteri e gran parte di esso ritornava negli Stati Uniti sotto forma di investimenti. E' stato il fenomeno del “riciclaggio dei petrodollari” che ha principalmente colpito il sistema finanziario; tutti i soldi non sono mai filtrati davvero agli strati più poveri della società statunitense. Ciò potrebbe spiegare bene l'aumento della tendenza alla disuguaglianza iniziato nei primi anni 70.
Ma se il picco del petrolio del 1970 spiega le tendenze alla disuguaglianza, la nuova inversione di tendenza della “rivoluzione del petrolio di scisto” non dovrebbe cambiare di nuovo tutto? Forse in modo sorprendente, c'è qualche prova che potrebbe essere proprio così.
I dati della Banca Mondiale indicano che il coefficiente Gini degli Stati Uniti ha raggiunto il picco nel 2006 ed è rimasto costante, o ha declinato leggermente, da allora. Ancora una volta, ciò ha un po' di senso; non ci si sarebbe aspettato un ritorno ai bassi valori di disuguaglianza degli anni 60 finché il grande boom del petrolio di scisto non ha trasformato gli Stati uniti in un esportatore di petrolio. Attualmente, col recente picco del giacimento di Bakken, sembra che i bei tempi di mezzo secolo fa non torneranno mai più.
Tutto ciò richiederebbe molto lavoro per essere quantificato e provato meglio. Ma non è una sorpresa che le nostre vite dipendano così tanto e così profondamente dalla produzione di quel vitale liquido nero che chiamiamo “petrolio greggio”. E con la probabile contrazione della produzione statunitense che sembra iniziare proprio in questo momento, vedremo cambiamenti sempre più radicali nella nostra società. Quali saranno questi cambiamenti lo vedremo, ma è difficile pensare che porteranno ad una maggiore uguaglianza.