Da “Arctic News”. Traduzione di MR (via Maurizio Tron)
Di Sam Carana
L'anomalia della temperatura di terraferma ed oceano di febbraio 2016 è stata di 1,35°C al di sopra della temperatura media del periodo 1951-1980, come mostra l'immagine sopra (prioezione di Robinson). Sulla terraferma, febbraio 2016 è stato di 1,68°C più caldo rispetto al 1951-1980, come mostra l'immagine sotto (proiezione polare).
Sotto ci sono i grafici completi dei dati di terraferma ed oceano e dei soli dati di terraferma. Le anomalie sulla terraferma durante il periodo 1890-1910 sono state di 0,61°C in confronto al periodo 1951-1980, che viene usato come riferimento per calcolare le anomalie. La linea blu mostra i dati di terraferma ed oceano, mentre la linea rossa mostra i dati dalle sole stazioni di terraferma.
Nell'accordo di Parigi, le nazioni si sono impegnate per rafforzare la risposta globale alla minaccia del cambiamento climatico mantenendo l'aumento della temperatura globale media ben al di sotto dei 2°C al di sopra dei livelli preindustriali e di perseguire sforzi per limitare l'aumento di temperatura a 1,5°C al di sopra dei livelli preindustriali.
Per vedere quanto le temperature sono aumentate in confronto ai livelli preindustriali, un confronto col periodo 1951-1980 non dà il quadro completo. L'immagine sotto confronta le temperature di febbraio 2016 col periodo 1890-1910, ancora una volta solo per la terraferma.
Visto che le temperature sono già aumentate di 0,3°C prima del 1900, l'aumento totale della temperatura sulla terraferma di febbraio 2016 è quindi 2,6°C in confronto all'inizio della rivoluzione industriale. Ci sono diversi elementi che determinano quanto aumento della temperatura sulla terraferma ci sarà, diciamo, fra un decennio:
Aumento 1900-2016: a febbraio 2016, è stata di 2.3°C più alta sulla terraferma rispetto a quanto è stata nel 1890-1910.
Aumento prima del 1900: prima del 1900, le temperature erano già aumentate di 0,3°C, come evidenzia il dottor Michael Mann (vedete il post precedente).
Aumento 2016-2026: se i livelli di biossido di carbonio ed ulteriori gas serra continuano ad aumentare, ci sarà riscaldamento ulteriore nei prossimi 10 anni. Anche con tagli drammatici delle emissioni di biossido di carbonio, le temperature possono continuare ad aumentare, visto che il riscaldamento massimo si verifica circa un decennio dopo un'emissione di biossido di carbonio, quindi il pieno furore delle emissioni di biossido di carbonio degli ultimi 10 anni deve ancora arrivare. Inoltre, la media globale di biossido di carbonio è cresciuta di 3,09 ppm nel 2015, più che in qualsiasi anno dall'inizio delle registrazioni iniziate nel 1959, spingendo in un post precedente da aggiungere una linea di tendenza polinominale che indica una crescita di 5 ppm per il 2026 (fra un decennio). Questa crescita ha avuto luogo mentre l'energia globale collegata alle emissioni di CO2 è cresciuta a malapena negli ultimi anni, quindi è probabilmente dovuta a cambiamenti della terraferma, deforestazione e meteo estremo che causa siccità, incendi, desertificazione, erosione ed altre forme di degrado del suolo, che indicano che tali emissioni continueranno a crescere man mano che le temperature continuano a salire. Nuovi studi sulle emissioni come quelle da permafrost (come questo) possono ulteriormente aumentare le stime di emissione. Nel complesso, l'aumento nel prossimo decennio dovuto a tali emissioni potrebbe essere da 0,2°C (stima bassa) a 0,5°C (stima alta).
Rimozione degli aerosol: con i tagli drammatici necessari delle emissioni, ci sarà anche un crollo drammatico degli aerosol che attualmente mascherano il riscaldamento totale da gas serra. Dal 1850 al 2010, gli aerosol antropogenici hanno apportato una diminuzione di ∼2,53 K, dice un articolo recente. Inoltre, è probabile che vengano emessi più aerosol adesso che nel 2010, quindi l'attuale effetto di mascheramento potrebbe essere anche maggiore. Fermare l'aumento del rilascio di aerosol potrebbe aumentare le temperature da 0,4°C (stima minima) a 2,5°C (stima massima) e se fermato in modo brusco questo potrebbe verificarsi in poche settimane.
Cambiamento dell'albedo: il riscaldamento dovuto alla perdita di neve e ghiaccio dell'Artico potrebbe facilmente superare i 2W per metro quadrato, ovvero potrebbe più che raddoppiare il riscaldamento netto ora causato da tutte le emissioni delle persone del mondo, come ha calcolato il professor Peter Wadhams nel 2012. L'aumento di temperatura nel prossimo decennio dovuto ai cambiamenti dell'albedo in conseguenza del declino del permafrost e del ghiaccio marino potrebbe essere da 0,2°C (stima minima) a 1,6°C (stima massima).
Eruzioni di metano dal fondo del mare: “. . . consideriamo il rilascio di una quantità prevista di oltre 50 Gt di riserva di idrati come altamente possibile rilascio brusco in qualsiasi momento”, ha scritto la dottoressa Natalia Shakhova et al. in un articolo presentato all'Assemblea Generale di EGU nel 2008. Gli autori hanno scoperto che un rilascio del genere causerebbe un riscaldamento di 1,3°C entro il 2100. Un tale riscaldamento da 50 Gt extra di metano sembra prudente se si considera che ora ci sono solo circa 5 Gt di metano in atmosfera e su un periodo di 10 anni queste 5 Gt sono già responsabili di più riscaldamento di tutto il biossido di carbonio emesso dalle persone dall'inizio della rivoluzione industriale. L'aumento di temperatura potrebbe essere maggiore, specialmente nel caso di un rilascio brusco, ma in caso di rilasci piccoli e graduali gran parte del metano potrebbe essere ripartito negli anni. L'aumento di temperatura
dovuto al metano del fondo del mare nel prossimo decennio potrebbe essere da 0,3°C (stima minima) a 1,1°C (stima massima).
Retroazione del vapore acqueo: “La retroazione del vapore acqueo che agisce da solo raddoppia circa il riscaldamento rispetto a quello che sarebbe con un vapore acque fisso. Inoltre, la retroazione del vapore acqueo funge da amplificatore di altre retroazioni nei modelli, come la retroazione delle nuvole e quella dell'albedo del ghiaccio. Se la retroazione delle nuvole è fortemente positiva, la retroazione del vapore acqueo può portare a 3,5 volte il riscaldamento rispetto a come sarebbe se la concentrazione di vapore acqueo fossero mantenute fisse”, secondo l'IPCC. In linea con gli elementi sopra, questo potrebbe portare ad un aumento di temperatura da 0,2°C (stima minima) a 2,1°C (stima massima).
L'immagine sotto mette questi elementi tutti insieme in due scenari, uno con un aumento della temperature relativamente basso di 3,9°C e un altro con un aumento di temperatura relativamente alto di 10,4°C.
Notate che gli scenari sopra ipotizzano che non si realizzerà alcuna geoingegneria.
Il riscaldamento di 2,3°C usato nell'immagine sopra non è la cifra più alta offerta dal sito della NASA. Una cifra persino maggiore di 2,51°C può essere ottenuta selezionando un raggio omogeneo di 250 km dei dati di terraferma. Quando si aggiungono gli 0,3°C di aumento della temperatura prima del 1900, l'aumento dall'inizio della rivoluzione industriale è di 2,81°C, come illustrato dall'immagine a destra. L'immagine mostra anche che questo è l'aumento medio. In luoghi specifici, si tratta di 16,6°C in più che all'inizio della rivoluzione industriale. Inoltre, le temperature sono più alte nell'emisfero nord che in quello sud. Ciò è illustrato dall'immagine sotto che mostra le anomalie di temperatura della NASA di gennaio 2016 (nero) e febbraio 2016 (rosso) sulla terraferma nell'emisfero nord. I dati mostrano che è stato 2,36°C più caldo a febbraio 2016 in confronto al periodo 1951-1980.
Quanto di questo aumento può essere attribuito a El Niño? Le linee di tendenza aggiunte costituiscono un modo per gestire la variabilità come quella causata da eventi di El Niño e La Niña e possono anche indicare in quanto riscaldamento ci si potrebbe aspettare che sfoci negli anni a venire. La linea di tendenza di febbraio indica anche che la temperatura nel 1900 è stata di 0,5°C più bassa che nel periodo 1951-1980, quindi l'aumento totale dal 1900 febbraio 2016 è di 2,86°C. Insieme all'aumento di 0,3°C di prima del 1900, il tutto ammonta ad un aumento sulla terraferma dell'emisfero nord di 3,16°C dai livelli preindustriali. In altre parole, la maggior parte delle persone sono già esposte ad un aumento di temperatura che è ben al di sopra di qualsiasi barriera che le nazioni abbiano promesso di non superare con l'accordo di Parigi.
Le temperature in realtà potrebbero salire anche più rapidamente di quanto non indichino queste linee di tendenza. Come illustra l'immagine sopra, i più grandi aumenti di temperatura si stanno verificando nell'Artico, portando ad un rapido declino della copertura di neve e ghiaccio ed aumentando il pericolo che si verifichino grandi eruzioni di metano dal fondo del mare, come illustrato dall'immagine a destra proveniente da un post precedente. Questo potrebbe poi portare ulteriormente a più vapore acqueo, mentre i conseguenti aumenti di temperatura minacciano anche di causare più siccità, ondate di calore ed incendi che causeranno ulteriori emissioni, così come scarsità di cibo ed acqua potabile in molte aree.
Sommando i vari elementi come discusso sopra indica che la maggior parte delle persone potrebbe essere colpita da un aumento di temperatura di 4,46°C in uno scenario di aumento basso e di 10,96°C in uno scenario di aumento alto e questo sarebbe in un decennio da febbraio 2016. Visto che è già marzo 2016, sono meno di 10 anni da adesso. L'immagine sotto mostra le letture di metano medie più alte in un giorno, per esempio il 10 marzo, su quattro anni, cioé 2013, 2014, 2015, e 2016, ad altitudini selezionate in mb (millibar). Il confronto conferma che l'aumento di metano nell'atmosfera è più profondo alle altitudini più alte, come discusso in post precedenti. Ciò potrebbe indicare che il metano dell'Oceano Artico non viene rilevato ad altitudini più basse, in quanto fuoriesce in pennacchi (cioè molto concentrato), mentre viene poi diffuso ed accumulato ad altitudini maggiori ed a latitudini più basse.
La tavola di conversione sotto mostra gli equivalenti in altitudine in mb, piedi e metri.
Nel frattempo il ghiaccio marino dell'Artico rimane a un record negativo per il periodo dell'anno, come illustrato dall'immagine sotto.
Prossimo alle temperature di superficie in aumento nell'Artico, gli aumenti della temperatura dell'oceano nell'emisfero nord contribuiscono a loro volta fortemente sia al declino del ghiaccio dell'Artico sia al rilascio di metano dal fondo dell'Oceano Artico, quindi è importante avere un'idea di quanto ci si può aspettare che aumenti la temperature nell'emisfero nord nel prossimo decennio. L'immagine del NOAA sotto mostra una tendenza lineare negli ultimi tre decenni che sta aumentando di 0,19°C per decennio.
L'immagine sotto, che usa gli stessi dati, mostra una tendenza polinominale ad un aumento di 1,5°C della temperatura dell'oceano nell'emisfero nord nel prossimo decennio.
Sotto, una versione interattiva (vedere l'articolo originale) del grafico.
Di Sam Carana
L'anomalia della temperatura di terraferma ed oceano di febbraio 2016 è stata di 1,35°C al di sopra della temperatura media del periodo 1951-1980, come mostra l'immagine sopra (prioezione di Robinson). Sulla terraferma, febbraio 2016 è stato di 1,68°C più caldo rispetto al 1951-1980, come mostra l'immagine sotto (proiezione polare).
L'immagine sotto mette insieme le due figure sopra in due grafici, mostrando le anomalie di temperatura negli ultimi due decenni.
Sotto ci sono i grafici completi dei dati di terraferma ed oceano e dei soli dati di terraferma. Le anomalie sulla terraferma durante il periodo 1890-1910 sono state di 0,61°C in confronto al periodo 1951-1980, che viene usato come riferimento per calcolare le anomalie. La linea blu mostra i dati di terraferma ed oceano, mentre la linea rossa mostra i dati dalle sole stazioni di terraferma.
Nell'accordo di Parigi, le nazioni si sono impegnate per rafforzare la risposta globale alla minaccia del cambiamento climatico mantenendo l'aumento della temperatura globale media ben al di sotto dei 2°C al di sopra dei livelli preindustriali e di perseguire sforzi per limitare l'aumento di temperatura a 1,5°C al di sopra dei livelli preindustriali.
Per vedere quanto le temperature sono aumentate in confronto ai livelli preindustriali, un confronto col periodo 1951-1980 non dà il quadro completo. L'immagine sotto confronta le temperature di febbraio 2016 col periodo 1890-1910, ancora una volta solo per la terraferma.
Visto che le temperature sono già aumentate di 0,3°C prima del 1900, l'aumento totale della temperatura sulla terraferma di febbraio 2016 è quindi 2,6°C in confronto all'inizio della rivoluzione industriale. Ci sono diversi elementi che determinano quanto aumento della temperatura sulla terraferma ci sarà, diciamo, fra un decennio:
Aumento 1900-2016: a febbraio 2016, è stata di 2.3°C più alta sulla terraferma rispetto a quanto è stata nel 1890-1910.
Aumento prima del 1900: prima del 1900, le temperature erano già aumentate di 0,3°C, come evidenzia il dottor Michael Mann (vedete il post precedente).
Aumento 2016-2026: se i livelli di biossido di carbonio ed ulteriori gas serra continuano ad aumentare, ci sarà riscaldamento ulteriore nei prossimi 10 anni. Anche con tagli drammatici delle emissioni di biossido di carbonio, le temperature possono continuare ad aumentare, visto che il riscaldamento massimo si verifica circa un decennio dopo un'emissione di biossido di carbonio, quindi il pieno furore delle emissioni di biossido di carbonio degli ultimi 10 anni deve ancora arrivare. Inoltre, la media globale di biossido di carbonio è cresciuta di 3,09 ppm nel 2015, più che in qualsiasi anno dall'inizio delle registrazioni iniziate nel 1959, spingendo in un post precedente da aggiungere una linea di tendenza polinominale che indica una crescita di 5 ppm per il 2026 (fra un decennio). Questa crescita ha avuto luogo mentre l'energia globale collegata alle emissioni di CO2 è cresciuta a malapena negli ultimi anni, quindi è probabilmente dovuta a cambiamenti della terraferma, deforestazione e meteo estremo che causa siccità, incendi, desertificazione, erosione ed altre forme di degrado del suolo, che indicano che tali emissioni continueranno a crescere man mano che le temperature continuano a salire. Nuovi studi sulle emissioni come quelle da permafrost (come questo) possono ulteriormente aumentare le stime di emissione. Nel complesso, l'aumento nel prossimo decennio dovuto a tali emissioni potrebbe essere da 0,2°C (stima bassa) a 0,5°C (stima alta).
Rimozione degli aerosol: con i tagli drammatici necessari delle emissioni, ci sarà anche un crollo drammatico degli aerosol che attualmente mascherano il riscaldamento totale da gas serra. Dal 1850 al 2010, gli aerosol antropogenici hanno apportato una diminuzione di ∼2,53 K, dice un articolo recente. Inoltre, è probabile che vengano emessi più aerosol adesso che nel 2010, quindi l'attuale effetto di mascheramento potrebbe essere anche maggiore. Fermare l'aumento del rilascio di aerosol potrebbe aumentare le temperature da 0,4°C (stima minima) a 2,5°C (stima massima) e se fermato in modo brusco questo potrebbe verificarsi in poche settimane.
Cambiamento dell'albedo: il riscaldamento dovuto alla perdita di neve e ghiaccio dell'Artico potrebbe facilmente superare i 2W per metro quadrato, ovvero potrebbe più che raddoppiare il riscaldamento netto ora causato da tutte le emissioni delle persone del mondo, come ha calcolato il professor Peter Wadhams nel 2012. L'aumento di temperatura nel prossimo decennio dovuto ai cambiamenti dell'albedo in conseguenza del declino del permafrost e del ghiaccio marino potrebbe essere da 0,2°C (stima minima) a 1,6°C (stima massima).
Eruzioni di metano dal fondo del mare: “. . . consideriamo il rilascio di una quantità prevista di oltre 50 Gt di riserva di idrati come altamente possibile rilascio brusco in qualsiasi momento”, ha scritto la dottoressa Natalia Shakhova et al. in un articolo presentato all'Assemblea Generale di EGU nel 2008. Gli autori hanno scoperto che un rilascio del genere causerebbe un riscaldamento di 1,3°C entro il 2100. Un tale riscaldamento da 50 Gt extra di metano sembra prudente se si considera che ora ci sono solo circa 5 Gt di metano in atmosfera e su un periodo di 10 anni queste 5 Gt sono già responsabili di più riscaldamento di tutto il biossido di carbonio emesso dalle persone dall'inizio della rivoluzione industriale. L'aumento di temperatura potrebbe essere maggiore, specialmente nel caso di un rilascio brusco, ma in caso di rilasci piccoli e graduali gran parte del metano potrebbe essere ripartito negli anni. L'aumento di temperatura
dovuto al metano del fondo del mare nel prossimo decennio potrebbe essere da 0,3°C (stima minima) a 1,1°C (stima massima).
Retroazione del vapore acqueo: “La retroazione del vapore acqueo che agisce da solo raddoppia circa il riscaldamento rispetto a quello che sarebbe con un vapore acque fisso. Inoltre, la retroazione del vapore acqueo funge da amplificatore di altre retroazioni nei modelli, come la retroazione delle nuvole e quella dell'albedo del ghiaccio. Se la retroazione delle nuvole è fortemente positiva, la retroazione del vapore acqueo può portare a 3,5 volte il riscaldamento rispetto a come sarebbe se la concentrazione di vapore acqueo fossero mantenute fisse”, secondo l'IPCC. In linea con gli elementi sopra, questo potrebbe portare ad un aumento di temperatura da 0,2°C (stima minima) a 2,1°C (stima massima).
L'immagine sotto mette questi elementi tutti insieme in due scenari, uno con un aumento della temperature relativamente basso di 3,9°C e un altro con un aumento di temperatura relativamente alto di 10,4°C.
Notate che gli scenari sopra ipotizzano che non si realizzerà alcuna geoingegneria.
Il riscaldamento di 2,3°C usato nell'immagine sopra non è la cifra più alta offerta dal sito della NASA. Una cifra persino maggiore di 2,51°C può essere ottenuta selezionando un raggio omogeneo di 250 km dei dati di terraferma. Quando si aggiungono gli 0,3°C di aumento della temperatura prima del 1900, l'aumento dall'inizio della rivoluzione industriale è di 2,81°C, come illustrato dall'immagine a destra. L'immagine mostra anche che questo è l'aumento medio. In luoghi specifici, si tratta di 16,6°C in più che all'inizio della rivoluzione industriale. Inoltre, le temperature sono più alte nell'emisfero nord che in quello sud. Ciò è illustrato dall'immagine sotto che mostra le anomalie di temperatura della NASA di gennaio 2016 (nero) e febbraio 2016 (rosso) sulla terraferma nell'emisfero nord. I dati mostrano che è stato 2,36°C più caldo a febbraio 2016 in confronto al periodo 1951-1980.
Quanto di questo aumento può essere attribuito a El Niño? Le linee di tendenza aggiunte costituiscono un modo per gestire la variabilità come quella causata da eventi di El Niño e La Niña e possono anche indicare in quanto riscaldamento ci si potrebbe aspettare che sfoci negli anni a venire. La linea di tendenza di febbraio indica anche che la temperatura nel 1900 è stata di 0,5°C più bassa che nel periodo 1951-1980, quindi l'aumento totale dal 1900 febbraio 2016 è di 2,86°C. Insieme all'aumento di 0,3°C di prima del 1900, il tutto ammonta ad un aumento sulla terraferma dell'emisfero nord di 3,16°C dai livelli preindustriali. In altre parole, la maggior parte delle persone sono già esposte ad un aumento di temperatura che è ben al di sopra di qualsiasi barriera che le nazioni abbiano promesso di non superare con l'accordo di Parigi.
Le temperature in realtà potrebbero salire anche più rapidamente di quanto non indichino queste linee di tendenza. Come illustra l'immagine sopra, i più grandi aumenti di temperatura si stanno verificando nell'Artico, portando ad un rapido declino della copertura di neve e ghiaccio ed aumentando il pericolo che si verifichino grandi eruzioni di metano dal fondo del mare, come illustrato dall'immagine a destra proveniente da un post precedente. Questo potrebbe poi portare ulteriormente a più vapore acqueo, mentre i conseguenti aumenti di temperatura minacciano anche di causare più siccità, ondate di calore ed incendi che causeranno ulteriori emissioni, così come scarsità di cibo ed acqua potabile in molte aree.
Sommando i vari elementi come discusso sopra indica che la maggior parte delle persone potrebbe essere colpita da un aumento di temperatura di 4,46°C in uno scenario di aumento basso e di 10,96°C in uno scenario di aumento alto e questo sarebbe in un decennio da febbraio 2016. Visto che è già marzo 2016, sono meno di 10 anni da adesso. L'immagine sotto mostra le letture di metano medie più alte in un giorno, per esempio il 10 marzo, su quattro anni, cioé 2013, 2014, 2015, e 2016, ad altitudini selezionate in mb (millibar). Il confronto conferma che l'aumento di metano nell'atmosfera è più profondo alle altitudini più alte, come discusso in post precedenti. Ciò potrebbe indicare che il metano dell'Oceano Artico non viene rilevato ad altitudini più basse, in quanto fuoriesce in pennacchi (cioè molto concentrato), mentre viene poi diffuso ed accumulato ad altitudini maggiori ed a latitudini più basse.
La tavola di conversione sotto mostra gli equivalenti in altitudine in mb, piedi e metri.
Nel frattempo il ghiaccio marino dell'Artico rimane a un record negativo per il periodo dell'anno, come illustrato dall'immagine sotto.
Prossimo alle temperature di superficie in aumento nell'Artico, gli aumenti della temperatura dell'oceano nell'emisfero nord contribuiscono a loro volta fortemente sia al declino del ghiaccio dell'Artico sia al rilascio di metano dal fondo dell'Oceano Artico, quindi è importante avere un'idea di quanto ci si può aspettare che aumenti la temperature nell'emisfero nord nel prossimo decennio. L'immagine del NOAA sotto mostra una tendenza lineare negli ultimi tre decenni che sta aumentando di 0,19°C per decennio.
L'immagine sotto, che usa gli stessi dati, mostra una tendenza polinominale ad un aumento di 1,5°C della temperatura dell'oceano nell'emisfero nord nel prossimo decennio.
Sotto, una versione interattiva (vedere l'articolo originale) del grafico.