martedì 5 gennaio 2016

Solare ed eolico hanno appena superato un altro grande punto di svolta

Da “Bloomberg”. Traduzione di MR

Non ha mai avuto meno senso di adesso costruire centrali elettriche a combustibili fossili.

Di Tom Randall


Immagine da BERC

L'energia eolica è ora la forma di elettricità più conveniente da produrre sia in Germania sia nel Regno Unito, anche senza i sussidi del governo, secondo una nuova analisi della Bloomberg New Energy Finance (BNEF). E' la prima volta che viene superata quella soglia da un'economia del G7.
Ma questo è meno interessante di quanto è appena accaduto negli Stati Uniti.

Per rendersi conto di quello che succede lì bisogna capire il fattore di capacità. Si tratta della percentuale del potenziale massimo di una centrale elettrica che viene realmente ottenuta nel tempo.
Consideriamo un progetto solare. Il sole non splende di notte e, anche durante il giorno, varia in intensità a seconda del tempo e delle stagioni. Quindi un progetto che può sfornare 100 megawatt ora di elettricità durante la parte più soleggiata del giorno potrebbe produrre solo il 20% di questi se si fa la media di un anno. Questo gli dà un 20% di fattore di capacità.

Uno dei maggiori punti di forza dell'energia elettrica da combustibili fossili è che possono controllare fattori di capacità molto alti e prevedibili. La centrale elettrica a gas media degli Stati Uniti, per esempio, può produrre circa il 70% del proprio potenziale (non arrivando al 100% a causa della domanda stagionale e della manutenzione). Ma ecco cosa sta cambiando, ed è una cosa grossa.

Per la prima volta, l'adozione diffusa di rinnovabili sta abbassando efficacemente il fattore di capacità dei combustibili fossili. Questo perché una volta che progetti eolici o solari vengono costruiti, il costo marginale dell'elettricità che producono è praticamente zero – elettricità gratis – mentre le centrali a carbone o a gas richiedono più combustibile per ogni nuovo watt prodotto. Se siete una società elettrica che può scegliere, scegliete sempre la roba gratis.

E' un ciclo che si auto-rinforza. Man mano che vengono installate più rinnovabili, le centrali a carbone o a gas vengono usate di meno. Man mano che carbone e gas vengono usati di meno, il costo del loro uso per generare elettricità aumenta. Man mano che il costo dell'elettricità da carbone e gas aumenta verranno installate più rinnovabili.

E' iniziato il circolo virtuoso





Fonte: Bloomberg

Eolico e solare hanno costituito per lungo tempo una piccola percentuale dell'elettricità statunitense – circa il 5% nel 2014. Ma la produzione è aumentata ad un tasso esponenziale e quelle due fonti energetiche ora sono sufficientemente grandi da influenzare quando vengono tenute in funzione le centrali a carbone e a gas naturale, secondo la BNEF.

Ci sono due ragioni per le quali questo passaggio dei fattori di capacità è importante. Primo, si tratta dell'ennesimo segnale dell'ascesa della forza dirompente dell'energia rinnovabile nei mercati elettrici. E' impossibile spazzare via le rinnovabili negli Stati Uniti allo stesso modo in cui sarebbe stato possibile solo pochi anni fa. “Le rinnovabili stanno davvero diventando competitive e stanno competendo in modo più diretto coi combustibili fossili”, ha detto l'analista della BNEF Luke Mills. “Stiamo assistendo al logoramento del tasso di utilizzo dei combustibili fossili”.

Secondo, il passaggio illustra un grave nuovo rischio per le società elettriche che pianificano di investire in centrali a carbone o a gas naturale. Storicamente, un alto fattore di capacità è stato un input fisso nel calcolo dei costi. Ma ora chiunque contempli una centrale elettrica da un miliardo di dollari con un ciclo di vita previsto di decenni deve considerare la possibilità che, man mano che il tempo passa, la centrale sarà usata di meno di quando è stata aperta.


I fattori di capacità fa una inversione netta 




Fonte: Bloomberg, Dati: BNEF

Gran parte del declino dei fattori di capacità è dovuto alle costose “centrali di carico di baseche sono state accese di meno a causa delle rinnovabili”, secondo l'analista della BNEF Jacqueline Lilinshtein. Le centrali progettate per entrare in rete solo durante la parte dell'anno con la domanda più alta, conosciute come centrali di picco, giocano un ruolo minore. In ogni caso, il risultato finale è che l'elettricità alimentata da carbone e gas sta diventando più cara e i profitti meno prevedibili.

Per l'eolico e il solare è vero l'opposto, così come per i nuovi sistemi di batterie che possono essere accoppiati alle rinnovabili per sostituire alcune centrali di picco. L'energia eolica, compresi i sussidi statunitensi, è diventata l'elettricità più conveniente negli Stati Uniti per la prima volta lo scorso anno 4, secondo la BNEF. L'energia solare è leggermente indietro, ma i costi stanno scendendo rapidamente, specialmente quelli associati al finanziamento di nuovi progetti.


I costi più recenti del solare per Stato





Fonte: BNEF, Annotata da Bloomberg



I vantaggi economici dell'eolico e del solare sui combustibili fossili vanno oltre il prezzo. 5 Tuttavia, è notevole che in ogni grande area del mondo, il costo del ciclo di vita dei nuovi progetti di carbone e gas 6 stiano aumentando considerevolmente nella seconda metà del 2015, secondo la BNEF. Aed in ogni grande area il costo delle rinnovabili continua a crollare.

11 commenti:

  1. Interessante il concetto di fattore di capacità; credo però che si integri benissimo con le uniche rinnovabili con reservoir: solare a cocnetrazione ed idroelettrico;senza rinnovabili con capacità di reservoir la transizione non credo potrà spingersi oltre un certo punto.In italia possiamo costruire microdighe .(Cosa ben diversa dalle microturbine fluviali)

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  2. Il cosiddetto "eolico" può avere senso, si tratta di calcolare quanto costa la torre e il generatore, quanti anni durano e quanta elettricità possono produrre. L'unico problema è che sono ingombranti.

    Invece il cosiddetto "solare" è un imbroglio. La ragione è che la tecnologia con cui si produce corrente elettrica dalla radiazione solare è estremamente inefficiente quindi anti-economica e può sussistere solo se lo Stato si sobbarca parte dei costi, che se vengono occultati da una parte, sono palesi nel deficit pubblico.

    Non è un buon punto di partenza discutere un argomento partendo con un imbroglio.

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    1. Persone molto più esperte di noi hanno fatto bene i conti... il solare non è affatto antieconomico! Certo non è tutto oro quel che luccica, ma definirlo un imbroglio è piuttosto avventato! Comunque le fossili ricevono lauti sussidi e agevolazioni fiscali... http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/ambiente/2014/12/12/news/incentivi_combustibili_fossili-102730024/

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    2. Invece i combustibili fossili non sono sovvenzionati per niente, no... Le esternalità negative dei fossili chi le copre? Le multinazionali del petrolio e del carbone? Sì, certo...

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    3. Vedete, ragazzi, queste sono le cose che ti fanno cascare le braccia (e forse anche altre cose).

      Allora per quanto riguarda la resa energetica dell'energia solare ci sono migliaia di post su siti web seri, ci sono migliaia di articoli su riviste scientifiche serie. Si può anche chiedere alle persone serie che hanno studiato questi argomenti, che sono sempre ben liete di rispondere.

      E tutte queste fonti di informazione ti diranno che la resa energetica del fotovoltaico, come pure del solare termodinamico, sono perfettamente in grado di restituire molta più energia dell'energia investita, tipicamente intorno a 8-10 volte tanto.

      Bene. Allora arriva uno che si firma "Lorenzo" e che ne sa di più di tutti gli esperti del mondo e che ti dice lui lo sa che che è tutto un imbroglio. Che gli vuoi dire? Grazie per l'intervento; ci vediamo al bar per un caffé.

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    4. No ugo i pannelli moderni hanno superato di parecchio quel 8-10. Ormai siamo sopra ai 40. Quei studi spesso e volentieri sono "vecchi".

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  3. Il circolo virtuoso però non può completarsi. Se vogliamo mantenere un'abitudine all'utilizzo dell'energia elettrica come quella attuale: quanto ne voglio e quando voglio, allora servirà sempre una base di elettricità prodotta da combustibili fossili... a meno che non venga concepito un tipo di batteria veramente rivoluzionario!

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    1. Mah... Samuel, ho paura che una delle poche cose sicure in questo campo è che i combustibili fossili non dureranno per "sempre."

      Mi sembra che fosse Immanuel Kant che aveva detto che "aver bisogno di 100 talleri non è la stessa cosa di avere 100 talleri......"

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    2. Il meccanismo spiegato sopra alla base del circolo virtuoso non fa una piega (in teoria)... ed è certo che le fossili prima o poi verranno abbandonate nel sottosuolo! Tuttavia con le sole rinnovabili e senza un adeguato sistema di accumulo, la disponibilità di energia elettrica sarà in balia degli eventi. Però non voglio dire che questo sarà il problema più grosso che avremo in futuro... sono solo stanco di parlare con persone che vedono complotti ovunque e che credono che in realtà si possa passare alle rinnovabili con facilità, in poco tempo e senza che nulla cambi. Anche per questo che ogni tanto faccio capolino qui!!! ;-) Grazie!

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  4. il problema principale sono i tempi di sostituzione delle tecnologie attuali,anche ammesso che da domani arrivassero le auto elettriche a 5000 euro ci sarebbe bisogno di almeno un decennio non solo per sostituire tutto il parco circolante ma anche per creare le idonee stazioni di ricarica e poi vogliamo dire l'impatto rivoluzionario che avrebbe sulla società la produzione diffusa di energia elettrica?molte utenze non pagherebbero più bollette anzi cederebbero energia alla rete e questo sarebbe la fine delle compagnie elettriche come ora le conosciamo,in pratica la vera rivoluzione delle rinnovabili sarebbe lo stravolgimento economico che creerebbe e fare bbe impallidire la rivoluzione informatica,vedremo

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  5. Carissimo Lorenzo, sono le persone come te che nuocciono alla società civile, a quella parte della popolazione che ha voglia di cambiare e di migliorare!!

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