1° Gennaio, Venerdì, anno bisestile.
Ricordati che devi morire (prima o poi).
Non é necessario scriverselo, basta andare un giorno all'anno al cimitero,da vivo, per dare uno sguardo ai defunti e sepolti.
Anche un'occhiata furtiva ad un'urna cineraria può bastare.
2 Gennaio, Sabato.
Ricordati che sei nato da una funzione esponenziale, e finirai con una funzione funebre, se avrai fortuna.
Altrimenti nemmeno con quella.
E ricordati anche quanta finzione adoperiamo per mostrare che di ciò non c'importa nulla.
3 Gennaio, Domenica.
Ricordati che é impossibile sfuggire ad una qualche forma di fede.
Per esempio che esistano infiniti numeri naturali, quelli per contare uova, capelli, attimi fuggenti
e
molte altre cose, materiali ed immateriali .[Non dimenticare mai i
numeri negativi che non sono quelli sfortunati, bensì quelli solitamente
(un tempo) segnati in rosso nei conti bancari].
Puoi anche credere che siano in numero limitato, i numeri, ma sempre di fede si tratta.
Ma
stai attento, se ti dovessero chiedere qual è il limite, dì che è un
numero non interessante,
anzi il meno interessante di tutti.
Di solito
l'intelocutore ammutolisce e cambia argomento.
4 Gennaio, Lunedì.
S'anna da Foligno.
I vizi s'imparano anche senza maestri ( tratto da un noto calendario di un pio indovino).
5 Gennaio, Martedì.
Pensa, se già trovi ostiche le funzioni esponenziali, pensa come potrebbero essere quelle ricorsive.
Ma, almeno sappi che esistono e non solo nella mente dei matematici.
Anche in una testa di cavolfiore c'è qualcosa del genere, ed è pure evidente.
Se non ami i cavoli ammira le felci, o i cristalli di bismuto.
O ascolta la filastrocca:
C'era una volta un Re che disse alla sua serva "Raccontami una storia e la serva incominciò":
"C'era una volta un Re che disse alla sua serva "Raccontami una storia e la serva incominciò":
(almeno per una decina di minuti).
6 Gennaio, Mercoledì.
Se la Terra fosse una spugna o una groviera, se non altro molti avrebbero trovato una tanetta dove
abitare. Infatti mangiamo groviere in alveari di cemento ed acciaio,
che come spugne assorbono miriadi di abitanti.Purtroppo, anche così c'è
chi gode ma non s'accontenta.
Epifania e Befana (cercare come una festa ellenica dell'apparizione divina sia diventata una strega
che svolazza con una scopa e delle calze usate come cornucopie).
7 Gennaio, Giovedì.
Se l'Inferno esiste, è vuoto, pieno o colmo e stracolmo?
Stessa domanda per quanto riguarda il Paradiso.
Più difficile rispondere alla domanda relativa al Purgatorio.
Essendo un luogo di transizione lì avvengono i fenomeni e i fatti più interessanti ed imprevedibili.
Qui ed ora hic et nunc, non pare siamo in nessuno dei tre loci menzionati.
Se fosse l'Inferno, allora i morti dovrebbero essere in Paradiso.
Se
fosse il Paradiso i vivi non dovrebbero morire, e se fosse il
Purgatorio, allora le regole vigenti
sono davvero incomprensibili, almeno, se
lo scopo è quello della universale redenzione degli occupanti.
Dove siamo allora?
E qui invito a proseguire le citazioni, gli aforismi, gli algoritmi anche, e tutto quanto possa servire
a rendere il prossimo anno, il 2016, un periodo vissuto in un clima di armistizio, se non di pace,
pur se afflitto da qualche ora di noia.
Marco Sclarandis
Post scriptum: Auguri!