La caldissima estate del 2015 ha battuto tutti i record, seppellendo per sempre l'idea che il riscaldamento globale fosse in "pausa". Ma stiamo cominciando ad accorgerci qualcosa? Sembrerebbe di no: questo inverno, ai primi freddi, ci saranno i soliti allocchi che credono di essere originali a ritirar fuori la battuta, condita con una strizzatina d'occhio e un sorriso, "e allora, dov'è finito questo famoso riscaldamento globale?" Sembra proprio un'impresa impossible convincere la gente che la situazione è seria, anche da questo raccontino di una cosa che mi è successa questo Agosto.
Scena: terrazza al quinto piano di una casa di Firenze in un tardo pomeriggio di Agosto. Temperatura circa 35-36 gradi, umidità non quantificata, ma alta. Persone sedute, con un bicchiere di aperitivo in mano. Tutti sono sudati fradici.
Signora: Certo, è proprio caldo, oggi.
Io: Altro ché! E' un mese che stiamo soffrendo.
Signora: Proprio vero; è un caldo!
Io: Eh, si.... del resto era previsto.
Signora: Previsto? Ma come?
Io: Beh, è il calore accumulato negli oceani che viene rilasciato nell'atmosfera. E' per via di un oscillazione nella circolazione oceanica, una cosa che si chiama "El Niño"... Ci sono dei modelli.....
Signora: Ma allora c'è di mezzo il riscaldamento globale?
Io: Certamente..... piano piano, le temperature si alzano. L'anno prossimo sarà peggio.
Signora. Come sarebbe a dire?
Io: Il riscaldamento globale non si ferma. Ogni anno è un po' di più.
Signora: .... Ma, no... ma, no..... l'anno scorso è piovuto sempre! (scuote la testa e si allontana)