L'agricoltura mondiale sarà in grado di sostenere una popolazione umana di 12 miliardi di persone nel 2100? La risposta riguarda in gran parte quanto terreno c'è a disposizione per coltivare. Sfortunatamente, l'area di terreno coltivabile del mondo sta declinando ad un tasso enorme. La Convetion dell'Onu per Combattere la Desertificazione (UNCCD) stima che “ogni anno va perso terreno pari a 12 milioni di ettari, equivalente alla Bulgaria o al Benin”. (
Cause
Questa perdita di terreno coltivabile è causata dagli esseri umani che distruggono il suolo e provocano l'abbassamento delle falde acquifere:
Nei paesi in cui le principali risorse economiche dipendono da attività agricole, ci sono poche fonti alternative di reddito, o nessuna. Il suolo viene danneggiato dall'uso eccessivo quando gli agricoltori trascurano o riducono i periodi di maggese, che sono necessari per permettere al suolo di recuperare abbastanza da produrre abbastanza cibo per sfamare la popolazione. Ciò a sua volta causa la perdita di materia organica da parte del suolo, limitando la crescita delle piante e riducendo la copertura di vegetazione. Il suolo nudo è più vulnerabile agli effetti dell'erosione. Quattro attività umane ne sono le cause più dirette:
- L'eccessiva coltivazione esaurisce i suoli 
- L'eccessivo allevamento rimuove la copertura di vegetazione che li protegge dall'erosione;
- La deforestazione distrugge gli alberi che legano il suolo alla terra e
- I sistemi di irrigazione drenati male rendono le terre coltivate salate.
Le industrie estrattive promuovono il degrado della terra abbassando le falde acquifere, disturbando la terra ed accelerando l'erosione del suolo. Una conoscenza inadeguata della gestione sostenibile della terra, condizioni di mercato sfavorevoli nei paesi in via di sviluppo, turismo non ecologico ed altri fattori socio-economici e politici, che intensificano gli effetti della desertificazione, creano un altro tipo di impatto, Questi fattori interagiscono con le cause sopraelencate e sono spesso i motori di fondo della desertificazione antropogenica. (
Disponibilità mondiale
La Banca Mondiale ha un esteso database di informazioni economiche, compreso il terreno agricolo di tutte le nazioni. Sistemando i dati grezzi del terreno agricolo totale abbiamo questo grafico:
La caratteristica più ovvia è la discontinuità
Dato
- La deforestazione costituisce circa 7,3 milioni di ettari all'anno (“Deforestazione: dati, cause ed effetti”). Usando i dati della Banca Mondiale dell'area forestale, stimo un tassodi perditadi circa 7 milionidi ettari all'anno (Area forestale in kmq Banca Mondiale.xslx).
- L'area totale di paludi e pianure alluvionalisi è ridottadi quasi due terzi fra il 1997 e il 2011, da 165 milionidi ettari stimati a 60 milionidi ettari (“Cambiamenti del valore globale dei servizi ecosistemici” [pdf]), quindi ipotizzate un tassodi perdita mediadi circa 7,5 milionidi ettari all'anno.
- Sommate questi numeri e ci sono almeno 14,5 milioni di ettari all'annodi terre selvagge convertite ad usi umani, probabilmente in gran parte per l'agricoltura.
Gli esseri umani stanno distruggendo il suolo ad un tasso di  12 milioni di  ettari all'anno e stiamo compensando distruggendo foreste e terre umide ad un tasso paragonabile. Ma tutta questa  distruzione del mondo naturale ci permette di  tenere il passo di  una  popolazione umana sempre crescente? Ecco i grafici di  popolazione umana e terreno coltivabile mondiale. Ho messo insieme la traccia del terreno coltivabile aggiungendo il delta della EUS dal 1991 al 1992 (229.924.500 ettari) a tutti i valori precedenti il 1991, il che  da una  curva tollerabilmente dolce. (Facendo l'analisi coi soli dati dal 1992 in avanti il risultato non cambia di  molto). 
Con questi due insiemi di  dati è facile calcolare il terreno coltivabile pro capite.
Questo grafico chiarisce che  il terreno coltivabile pro capite sta monotonicamente diminuendo. Il declino non è lineare; di  fatto è quasi perfettamente esponenziale, con R2 = 0.996 come valore di  default di  Excel per la misurazione della curva. Attualmente, il mondo ha 0,2 ettari di  terreno coltivabile per persona, sceso dallo 0,4 del 1962. Estrapolando la curva esponenziale, scenderemo a 0,1 circa intorno al 2050 e a 0,05 per il 2100. Quindi ogni 50 anni il terreno coltivabile pro capite declina della metà. Per il 2100, ogni persona sarà sostenuta da soli 0,05 ettari di  terreno agricolo. 
Una nota sulla deforestazione
All'attuale tasso di  esaurimento (7,5 milioni di  ettari al giorno), le  terre umide selvagge e le  pianure alluvionali saranno sparite entro un decennio, quindi gran parte della conversione di  terre selvagge proverrà dalle foreste. Una volta finite le  terre umide, avremo bisogno di  aumentare il tasso di  deforestazione. Ipotizzando che  le  terre umide convertite abbiano lo stesso rendimento agricolo delle foreste convertite, il tasso di  deforestazione sarà quasi doppio. Usando i dati della Banca Mondiale sull'area forestale, stimo che  agli esseri umani serviranno circa 550-650 anni per bruciare tutte le  foreste che  rimangono al tasso attuale; metà tempo se il tasso al quale si  brucia raddoppia quando la disponibilità di  terre umide/pianure alluvionali finisce. Il declino improvviso dell'area forestale nel  2011-2012 potrebbe essere l'inizio del passaggio dalle terre umide/pianure alluvionali verso la deforestazione. 
Nutrire la popolazione umana in costante crescita richiede la continua distruzione di  terre umide, ma richiede anche un'intensità agricola in costante aumento: se, nel  2050, il terreno coltivabile pro capite è la metà del valore attuale, il rendimento delle colture deve raddoppiare per conservare lo status quo. Ma l'intensificazione agricola potrebbe aumentare il tasso di  desertificazione e anche senza  considerare il problema del degrado del suolo, ci sono dubbi seri sul fatto di  aumentare i rendimenti agricoli per tenere il passo della crescita della popolazione (vedi Grafico del giorno: il gap della produttività agricola globale 2010-2050; Grafico del giorno: produzione globale di  cibo prevista per l'anno 2050).
E' possibile avere i dati e i grafici relativi qui: Terreno coltivabile (ettari) Banca Mondiale.xlsx.




