venerdì 28 marzo 2014

Un corollario della legge di Godwin: la “legge delle intenzioni di genocidio”

Da “The frog that jumped out”. Traduzione di MR



Di Ugo Bardi

(immagine da Corellianrun) 

Conoscerete sicuramente la legge di Godwin (conosciuta anche come “reductio ad Hitlerium”), quella che dice che, passato abbastanza tempo, ogni discussione su Internet alla fine porterà qualcuno ad essere paragonato ad Hitler. Questa legge sembra essere forte quasi come i principi della termodinamica e, di recente, l'abbiamo vista applicare al presidente russo - Vladimir Putin – paragonato ad Hitler in un comunicato stampa del segretario di stato americano, Hillary Clinton.

Ma la legge di Godwin sembra avere molte varianti, per esempio la “variante razzista”. Qui vorrei proporre un'altra variante o corollario, una che non nomina necessariamente Hitler o il termine “fascismo”. E la “legge delle intenzioni di genocidio”, che può anche essere chiamata “reductio ad exterminium”. Può essere descritta come segue:

In ogni discussione sulle politiche ambientali prima o poi qualcuno accuserà qualcun altro di intenzioni di genocidio, cioè di pianificare lo sterminio di gran parte della razza umana

Questo sembra si applichi particolarmente quando la politica ambientale discussa ha a che fare con la popolazione. In questa forma, uno dei primi esempi risale alla pubblicazione de “I Limiti dello Sviluppo” nel 1972. Gli sponsor dello studio, il Club di Roma, in seguito sono stati accusati di essere un'organizzazione malvagia dedita allo sterminio di gran parte della popolazione mondiale. E' stato persino accusato di aver creato il virus dell'AIDS proprio a questo scopo. Manco a dirlo, “I Limiti dello Sviluppo” o i membri del Club di Roma non hanno mai raccomandato – o nemmeno lontanamente concepito – niente di simile. Ma la leggenda rimane diffusa come potete vedere digitando per esempio “club di roma” insieme a “sterminio” o “depopolazione” (l'autore intende in inglese, ndt.). Vedete anche un mio post dal titolo “Come sono stati demonizzati I Limiti dello Sviluppo”.

La legge di reductio ad exterminium non si applica solo alla popolazione. Esce fuori più o meno in ogni discussione che coinvolga le politiche ambientali, in particolare quelle collegate al cambiamento climatico. In questo caso, ogno azione progettata per ridurre il danno coinvolto col riscaldamento globale potrebbe essere definito come mirato, in realtà, allo sterminio di gran parte della razza umana. Un recente esempio coinvolge un saggio di Lawrence Torcello, in cui l'autore ha espresso l'opinione secondo la quale:

Abbiamo buone ragioni per considerare il finanziamento di campagne di negazionismo climatico come criminalmente e moralmente colpevoli.

Notate che Torcello ha detto che ciò che andrebbe criminalizzato è solo il finanziamento del negazionismo climatico da parte di coloro che hanno “un interesse finanziario o politico per l'inazione”. Non ha mai detto questo delle persone che esprimono le loro opinioni su questa materia. Ma la “legge delle intenzioni di genocidio” si è immediatamente attivata. Per un rapporto sulla campagna di odio che si è scatenata contro Lawrence Torcello, vedete questo articolo di Graham Redfearn. Ecco un paio di esempi presi dal Web:

Così, cosa accade quando scopriamo che non c'è abbastanza spazio in carcere da nessuna parte per rinchiudere i 2/3 dell'America colpevoli di Blasfemia Climatica? Immagino che saranno necessarie delle esecuzioni, il che quadra con l'intera Agenda 21, una filosofia di ambientalismo come religione proprio bella, visto che questa gente crede che almeno l'80% della popolazione del pianeta debba essere eliminata perché le cose siano sostenibili (link)

e

Qual è l'estensione logica del carcere? Portata al suo estremo, la filosofia di Torcello porta all'esecuzione. Potreste pensare che sia folle, ma sbagliereste. E' così che comincia il fascismo. La filosofia del liberismo evoluto evoluta porta sempre al fascismo. Come si dice, la strada per l'inferno è lastricata di buoni propositi (link

Queste leggi, la legge di Godwin o la reductio ad exterminium, sembrano quasi divertenti, ma ciò che vediamo è la degenerazione totale del dibattito: una vera “reductio ad vituperium”. Saremo mai in grado di mettere in piedi una discussione razionale su un qualsiasi tema importante? Probabilmente no e questa è la vera tragedia in un momento in cui abbiamo un disperato bisogno di trovare un consenso su cosa fare per evitare vari disastri imminenti, compreso il cambiamento climatico.