lunedì 26 agosto 2013

Chi ha detto che i modelli del picco del petrolio erano sbagliati?

Da “Cassandra's Legacy”. Traduzione di MR

Un grafico impressionante da una recente presentazione di Jean Laherrere. Il testo è parzialmente in francese, ma è facile capire i principali risultati dello studio. Nella figura in alto, vediamo come la produzione mondiale di petrolio abbia seguito bene i modelli in nove anni. Su questo punto, Laherrere dice “C'è un differenza minima fra le previsioni del 2004 e quelle del 2013. La differenza è più piccola delle precisione delle misurazioni”. Un risultato rimarchevole che vendica la solidità della teoria del “picco del petrolio”.

La principale differenza fra oggi e nove anni fa è la comparsa nel quadro delle risorse “non convenzionali”. Con queste nuove risorse, potremmo essere in grado di allungare la disponibilità di combustibili liquidi per qualche anno in più, finché saremo in grado di pagare i loro alti costi. Ma continuiamo a seguire il percorso previsto e le notizie sulla morte del picco del petrolio sembrano essere davvero un pochino esagerate.



5 commenti:

  1. non puoi condizionare fino all'illusione le masse al consumismo sfrenato e poi dire all'improvviso: " Hops, ci siamo sbagliati, le risorse sono in esaurimento, bisogna tornare alla miseria". Lo faranno più lentamente che possono, probabilmente coll'estinzione dei popoli più viziati, cioè noi, perchè adattarsi alla sussistenza sarà molto più difficile di quello che è stato adattarsi allo spreco. Ovviamente se ne avranno il tempo.

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  2. Le notizie sulla morte del picco del petrolio sembrano essere DECISAMENTE esagerate, al punto che, ritengo, si sia più che legittimati a pensare ad una grossolana malafede in chi propaga l’idea di una sua “morte”.

    Il fatto in sé e per sé è piuttosto semplice e ha a che fare più con le quotazioni che con le tecniche estrattive ed i giacimenti. Le bolle speculative non si fermano dinnanzi al collasso del sistema che le genera così come le pulci non smettono di succhiare se il cane che le ospita sta per morire.

    Non trovo nulla di strano nella “sete” delle “pulci”. Trovo invece incredibile che ancor oggi, dopo tutto quel che è capitato, tantissima gente sia ancora bellamente disposta a dar retta alle “pulci”. Non solo, sembrano persino riporre in esse una fiducia cieca ed incrollabileche non fa venir loro per nula voglia di verificare che quel che le "pulci" dicono sia fondato o meno. La fiducia è una bellissima cosa… quando non è mal riposta.

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