Un grafico impressionante da una recente presentazione di Jean Laherrere. Il testo è parzialmente in francese, ma è facile capire i principali risultati dello studio. Nella figura in alto, vediamo come la produzione mondiale di petrolio abbia seguito bene i modelli in nove anni. Su questo punto, Laherrere dice “C'è un differenza minima fra le previsioni del 2004 e quelle del 2013. La differenza è più piccola delle precisione delle misurazioni”. Un risultato rimarchevole che vendica la solidità della teoria del “picco del petrolio”.
La principale differenza fra oggi e nove anni fa è la comparsa nel quadro delle risorse “non convenzionali”. Con queste nuove risorse, potremmo essere in grado di allungare la disponibilità di combustibili liquidi per qualche anno in più, finché saremo in grado di pagare i loro alti costi. Ma continuiamo a seguire il percorso previsto e le notizie sulla morte del picco del petrolio sembrano essere davvero un pochino esagerate.