sabato 20 luglio 2013
Il punto di non ritorno del negazionismo sul cambiamento climatico
Da “The frog that jumped out”. Traduzione di MR
di Ugo Bardi
In un precedente post, ho evidenziato come la posizione dei negazionisti climatici stesse diventando sempre più insostenibile. Ora, il discorso del Presidente Obama sembra avere mosso le acque non poco.
O almeno così sembra leggendo un articolo rivelatore di Chris Ladd, commentatore repubblicano sul Washington Times. Questo articolo deve essere letto ed assaporato – davvero sbalorditivo per il modo in cui dichiara chiaramente come la strategia di comunicazione del GOP (Grand Old Party – il partito repubblicano) gli si stia ritorcendo contro. Peter Sinclair ha già fatto un commento su questo pezzo; ne riproduco qui qualche estratto (il grassetto è mio):
..... ci dobbiamo rendere conto che la nostra strategia di negazione cieca si sta rivelando un suicidio politico.
Dobbiamo smettere di spingere su “scienziati” pazzi che attuano tattiche prese in prestito dall'industria del tabacco per “smascherare” la ricerca credibile sul cambiamento climatico.
A livello politico, i Repubblicani non devono confondere il cambiamento climatico con altri problemi di scienza contro credenze. Su questo problema l'opinione pubblica alla fine si muoverà nella direzione dei fatti riconosciuti a prescindere da quanta distorsione generiamo.
Il cambiamento climatico.... sta diventando sufficientemente visibile al profano medio da condizionare i suoi progetti per le vacanze. Non possiamo più nuotare contro la corrente di questa marea scientifica ancora a lungo.
Quando l'opinione pubblica si allinea alla scienza ufficiale, la nostra posizione negazionista ci costerà l'opportunità di partecipare alla formazione delle politiche. Ci stiamo posizionando per un collasso politico catastrofico e improvviso che potrebbe diffondersi oltre questo singolo problema.
...i conservatori non possono partecipare alla formazione di queste alternative se il partito fa in modo di essere definito politicamente da un branco di pazzi ridicoli. La negazione categorica del cambiamento climatico potrebbe essere la più grande minaccia del futuro a lungo termine del movimento conservatore. Per il Partito Repubblicano negli Stati Uniti, il negazionismo è un fiume che si sta prosciugando rapidamente.
Ora, il dibattito politico è un sistema complesso e, come tale, è soggetto a rapide “transizioni di fase” nelle quali i problemi ignorati fino ad un certo punto diventano improvvisamente importanti e centrali. Questo potrebbe essere la conseguenza di un solo evento eccezionale, come l'attacco del 9/11, o come conseguenza di un corpus di prove gradualmente crescente, come potrebbe accadere col cambiamento climatico.
Stiamo assistendo al punto di non ritorno del dibattito sul clima? Non possiamo ancora dirlo, ma è da notare che l'articolo del signor Ladd non ha ancora attirato su di sé (finora) il solito flusso di commenti dei negazionisti rabbiosi. Così, potremmo trovarci di fronte a grandi cambiamenti, in effetti.
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E' un ottimo sviluppo il quale e' alimentato da: 1) I sempre piu' indiscutibili fatti concreti ed osservabili (e vissuti) quotidianamente dei cambiamenti climatici e dei loro effetti da parte di sempre piu persone ovunque. (ivi compresi gli americani negli Stati Uniti) 2) la scienza e cio' che sta dicendo da moltissimo tempo; 3) la comunicazione piu o meno efficace di cio' che la scienza dice; 4) quel che ha detto recentemente Obama. Ed io direi che l'ottanta percento e' dovuto al numero 1 ed il venti percento massimo a tutto il resto. I repubblicani destroidi (e venduti) Statunitensi avranno sempre di piu' due grossi problemi: 1) come continuare ad essere eletti da un elettorato che capisce sempre meglio cosa sta accadendo e perche'; 2) come continuare ad essere pagati e sostenuti dagli interessi della Big Oil e della Big Coal. (e dagli altri interessi che determinano le politiche americane cioe' Wall Street ed il cosiddetto Military Industrial Complex)....(la Tea Party e' in tasca anche a loro) Prima si muoveranno loro (la Tea Party ed ecc.) (d'altronde sono anche degli opportunisti confermati) e poi dopo (forse) si muoveranno anche gli interessi che gli stanno dietro. E poi ancor piu' dopo (forse) finalmente verra fatto qualche cosa di serio. Quindi ci vorra ancora un bel po' di tempo prima di poter celebrare. Ma almeno forse le cose stanno incominciando lentamente a muoversi nella direzione giusta verso la realta e la verita invece che rimanere paralizzate e bloccate dalle solite fesserie e menzogne. Pian pianino ci si arrivera'. Tutto sta se ci si arrivera prima o dopo la soglia del non ritorno.
RispondiEliminaNon è che ci credono perché è palese e osservabile anche dai vacanzieri (sic...) ma per non perdere il treno delle scelte politiche. E persone così ostinatamente fisse al proprio punto di vista ce ne sono tante, troppe.
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