venerdì 7 giugno 2013

Il pianeta saccheggiato: il nuovo rapporto del Club di Roma



C'è stata ieri a Berlino la presentazione del nuovo libro del modesto sottoscritto, Ugo Bardi, "Il Pianeta Saccheggiato." E' anche il 33esimo rapporto al Club di Roma, con il primo il famoso "I limiti dello sviluppo" del 1972. Qui di seguito, riproduco l'annuncio del nuovo rapporto come è apparso sul "Fatto Quotidiano"


‘Il pianeta saccheggiato’: il nuovo rapporto del Club di Roma

Vi ricordate del Club di Roma? Quello che aveva commissionato il famoso rapporto del 1972 intitolato ‘I limiti dello sviluppo. Quel rapporto che oggi, a distanza di più di 40 anni, si sta rivelando incredibilmente profetico, con la crisi che ci stiamo trovando di fronte, alti prezzi di tutte le materie prime, cambiamento climatico galoppante e tanti altri problemi. Tutte cose che, bene o male, quel vecchio rapporto del 1972 aveva visto (o perlomeno intravisto) ma, come succede quasi sempre con queste cose, si era preferito infamare il messaggero piuttosto che cercare di capire il messaggio.

Ma, nonostante le grandi polemiche create da quel primo rapporto, in tutti questi anni il Club di Roma non è affatto sparito; anzi ha continuato a studiare il problema delle risorse naturali e a produrre rapporti su quello che ci possiamo aspettare per il futuro. Quest’anno, il Club pubblica il suo 33-esimo rapporto con il titolo di Il pianeta saccheggiato’, scritto dal modesto sottoscritto, Ugo Bardi, che ha avuto l’onore di continuare la tradizione.

Il libro riprende molti dei temi dei “Limiti dello Sviluppo;” in particolare il graduale esaurimento delle risorse minerali e le sue conseguenze. E’ una storia completa di come la civiltà umana sia cresciuta sulla base di una disponibilità crescente di risorse minerali che, però, stanno cominciando a diventare costose da estrarre nelle gigantesche quantità di cui la civiltà industriale ha bisogno.

Il tema centrale del libro è che l’“esaurimento delle risorse” non è qualcosa che avviene all’improvviso; non succederà mai che ci troveremo ad accorgerci tutto ad un tratto che abbiamo “finito il petrolio” o qualcosa del genere. No; l’esaurimento è un problema graduale che ha cominciato a porsi molto tempo fa, che si sta ponendo oggi in modo pressante e che diventerà sempre più pressante nel futuro. Non è una questione di quantità; è una questione di costo e il costo di estrarre una risorsa minerale dipende principalmente dal costo dell’energia necessaria per estrarla. Estrarre sta diventando sempre più costoso, sia perché abbiamo esaurito le risorse “facili” da estrarre, sia perché l’energia che usiamo per l’estrazione ci arriva principalmente da risorse minerali in progressivo esaurimento: i combustibili fossili.

Così, siamo di fronte a un grande problema: quello di adattarsi a un mondo che non sarà più in grado di avere l’abbondanza di risorse alla quale ci eravamo abituati. La transizione verso questo mondo non è una scelta: è un obbligo creato dal progressivo esaurimento. L’unica alternativa che abbiamo è se gestiremo noi la transizione o se sarà la transizione a gestire noi; trascinandoci con la forza. Ma se riusciremo a gestire la transizione sulla base dell’energia pulita e rinnovabile, non è detto che questo mondo verso il quale ci stiamo dirigendo sarà così brutto. Meno abbondante, si, ma anche più tranquillo, più sano e più pulito – e se smettiamo di usare combustibili fossili avremo anche meno problemi con il riscaldamento globale.

Il rapporto al Club di Roma scritto da Ugo Bardi è disponibile per il momento soltanto nella versione in tedesco “Der Geplünderte Planet” pubblicata da Oekom. Il nuovo libro riprende molti degli argomenti di un libro precedente in Italiano è stata pubblicata da Editori Riuniti nel 2011 con il titolo “La Terra Svuotata.” La presentazione ufficiale del nuovo rapporto sarà a Berlino, il 6 Giugno p.v. Per informazioni, vedi questo link


14 commenti:

  1. Caro prof,
    grazie di esistere e grazie per il suo blog, una boccata di aria fresca e lucidità in mezzo a un oceano di ottusità e miopia.
    Le è capitato (come a me) di leggere il Corriere due giorni fa? Una pagina (la seconda) di deliri di un certo Danilo Taino, dove si riproponevano sostanzialmente le tesi di Lomborg (unica fonte citata, e per ben due volte) e amenità del tipo che "gli effetti negativi del cambiamento climatico si avvertiranno verso il 2070..."
    Non c'è modo di replicare a questi pazzi?
    L.

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  2. L'unico modo per replicare a questi pazzi, a queste cortigiane intellettuali, a questi svenduti.. è col tempo.
    Ma come dice Randers, non ci sarà gioia nel dire dopo: "Te l'avevo detto".
    La punizione per questi sciocchi sarà quella che probabilmente credono a quello che millantano e di conseguenza si troveranno impreparati, loro e la loro progenie.
    Mi dispiace essere duro, aspro e cinico. Ma purtroppo mi sono evoluto verso questa direzione per colpa "dell'ambiente circostante"

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  3. Grazie della segnalazione!
    Lo cito nel mio ultimo post:
    http://climafluttuante.blogspot.ch/2013/06/wed-13.html

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  4. A volte non mi rendo conto dell'onore che ho (e anche dell'onere, per un ignorante come me) nel collaborare con Ugo alla gestione di questo blog. Siamo ancora una minoranza sparuta ma, col tempo, se la storia avrà un seguito, questa minoranza sarà l'unica ad essere ricordata positivamente da chi verrà dopo.

    Grazie Ugo per il tuo impegno, la tua lucidità e per darmi questa opportunità. Credo che, con la tua supervisione e quella dei lettori, potrò esserne all'altezza. E grazie anche a tutte le persone che continuano a leggere e commentare gli articoli che propongo.

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  5. Durante uno speach che ho fatto per conto di MDF qualcuno mi ha detto "la vita è un mistero da godere non un problema da risolvere"...
    sono gli stessi che poi ti dicono (alla Jannacci) "èh.. se me lo dicevi prima..."

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  6. Non ho capito... Ugo Bardi è un membro del club di Roma?

    Giulietto Chiesa dice una frase che mi è rimasta impressa: "In un mondo finito di risorse uno sviluppo infinito è impossibile". Quindi anche io concordo con il prof. Ugo Bardi.

    Volevo sapere da lei caro Prof. se concorda con Giulietto Chiesa, il quale vede il pericolo abbastanza imminente di una guerra. Il ragionamento di Chiesa è grosso modo questo....dato che non ci sono risorse per tutti, i più forti cercheranno di sottrarle ai più deboli. In poche parole...guerra

    Grazie

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    1. È già così da parecchio.
      Ansfans

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    2. Non sono un membro del Club di Roma, ma sono un "fellow" del centro di ricerca del Club a Winterthur. Per l'altra dommanda, Ansfans ha risposto benissimo!

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    3. come ti hanno risposto, ci sono eccome le guerre, ma hanno inventato pure metodi più "eleganti"... per così dire, ma non necessariamente meno distruttivi.

      Vedi per esemio quello che ci racconta un sicario dell'economia, come John Perkins:

      http://it.wikipedia.org/wiki/Confessioni_di_un_sicario_dell'economia

      L.

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  7. Grazie per la risposta prof. Quelle che ci sono state fino ad ora sono state solo "guerricciole". E' in preparazione una "vera" guerra che contrapporrà gli Usa e la Cina per il controllo delle risorse (scarse).

    La cosa che a me fa orrore sono i nostri politici con i mezzi d'informazione al seguito...ogni giorno ci bombardano con la parola crescita, ma non sanno che la crescita non potrà esserci mai più per evidenti limiti fisici.

    Illudere ulteriormente il popolo è da criminali. Bisogna iniziare a dire la verità o la realtà dei fatti presenterà il conto(come è gia sotto gli occhi di tutti).

    Comunque sembra che quelli del club di Roma abbianop sbagliato i calcoli. Le cose stanno peggiorando con una velocità maggiore rispetto a quanto predetto.

    Carlo Fusco

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  8. Aspetto la pubblicazione in italiano...intanto le faccio i complimenti "sulla fiducia", Prof. Bardi

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  9. ricordatevi la data del 10\6\2013, cioè domani, perchè è il giorno che comincerà il ritiro delle banconote da 200 e 500 euro nelle banche e poste per l'invio al macero. E anche i prelievi oltre 20000 saranno congelati a discrezione della struttura finanziaria. Ovviamente dietro ci sono motivazioni di antiriciclaggio, lotta all'evasione, e bla.bla.bla....Noi sappiamo che finchè c'era petrolio da buttare queste misure rimanevano nel limbo delle buone intenzioni, nei discorsi di equità, giustizia, questione morale e bla. bla. bla....La realtà è che l'illegalità favorisce e aumenta i consumi, mentre il mondo de "La terra svuotata" sarà un mondo di decrescita infelice di consumi e risorse, di risparmi forzati ed involontari, quindi di disperazione, morte per suicidio per tanti, che , impediti di capire la realtà, se la prenderanno con sè stessi, con gli altri e qualcheduno maledirà i politici, ma solo qualcuno, perchè anche chi fa politica sa che non è possibile far capire ed accettare la miseria a chi ha avuto tutto senza fare nessun sacrificio. Professore, La ringrazio per avermi fatto capire la realtà, ma mi dispiace che siamo così pochi a capirla ed accettarla, eppure Dante e Macchiavelli avrebbero dovuto insegnarci qualcosa. Ma forse anche loro due sono degli sconosciuti per la massa decerebrata dei consumatori compulsivi, che si credono persone intelligenti, perchè schiacciano i tasti di un Ipod o di un cellulare.

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    1. "...perché anche chi fa politica sa che non è possibile far capire ed accettare la miseria a chi ha avuto tutto senza fare nessun sacrificio....".

      Giulio Cesare quando voleva convincere i propri soldati a scavare un fossato prendeva un badile e cominciava a scavare. Loro lo seguivano. Era un trascinatore abile e temerario, al di là del fatto che perseguisse scopi detestabili o meno.

      I nostri politici hanno una sola maniera a disposizione per far accettare dei sacrifici a noi tutti: farli anche loro. Non è demagogia, quanto piuttosto senso pratico da campagnoli.

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    2. Giulio Cesare, Dante, Macchiavelli.... altri tempi, altri uomini.Oggi un rumeno vale 10 italiani nella stalla, nel campo, nella fabbrica.

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