sabato 14 maggio 2011
Astrofili e Climofobi: come coinvolgere la gente nella scienza del clima
Da "Climascienza" arriva una notizia che corrisponde a una proposta che avevo fatto qualche tempo fa in un post intitolato "Astrofili e Climofobi", dove sostenevo che era necessario coinvolgere di più la gente sulla scienza del clima per evitare quella sensazione di essere "tagliati fuori" che poi alle volte si esprime con un contrarismo arrabbiato. In sostanza, sostenevo che abbiamo bisogno di "climofili", proprio come in astronomia esistono gli "astrofili"
Ora, sembra che La Royal Meteorological Society britannica abbia fatto esattamente quello che proponevo, con questa iniziativa chiamata "open air laboratories" come ci riporta "climascienza"
L'iniziativa è estremamente articolata e il sito Open Air Laboratories contiene molte attività e informazioni da esplorare. E' un tipo di cose che sembrano pensate più che altro per le scuole. Cosa direi molto valida: è importantissimo esporre i ragazzi a un approccio corretto verso la scienza del clima, prima che vengano esposti alle scemenze che girano sui media.
Ecco l'articolo di Climascienza. Cliccate sul link "openairlaboratories" per ulteriori informazioni
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Gb: AAA cercasi climatologi "profani" per raccolta dati
Scritto da Franca Bonifazi -
Tutti possono diventare esperti di climatologia e aiutare gli esperti nelle loro osservazioni. Ne e' convinta la Royal Meteorological Society britannica, che ha lanciato una campagna per coinvolgere i semplici cittadini nella raccolta dei dati. L'iniziativa si chiama Open Air Laboratories, e si basa su tre compiti, come riferisce il Guardian. Una delle richieste e' l'osservazione delle scie di condensazione degli aerei, che si ritiene possano influire sul clima, e che possono essere osservate solo dall'occhio umano. Chiunque ne veda qualcuna puo' registrarle e inviarle al sito della campagna. Dedicato ai piu' giovani e' invece il compito di misurare con uno specchio e un compasso la direzione delle nuvole, e con dei giochi fatti con delle bolle di sapone quella del vento a livello del suolo, un dato utile per capire come la costruzione degli edifici influisce sulle correnti d'aria. Un terzo compito, infine, prevede che i partecipanti diano un'indicazione sulle sensazioni di caldo o freddo percepite, per capire come il cambiamento delle temperature viene registrato dalla popolazione.
''Quello che chiediamo alle persone e' di uscire all'aperto e osservare e misurare il clima - spiega Geoff Jenkins del Met Office - i risultati saranno utilissimi per testare i sistemi che usiamo per le previsioni meteo e per verificare i cambiamenti climatici''.