Quello che vedete qui sopra è un grafico storico della concentrazione atmosferica del metano (fonte). A un certo punto, sembrava che si volesse stabilizzare, ma negli ultimi anni ha preso una netta tendenza a risalire. Il metano, a differenza del CO2, non viene generato dalla combustione dei fossili, per cui questo aumento potrebbe essere un effetto di ritorno (un "feedback") del riscaldamento planetario in corso. Non si può escludere che sia un'indicazione che la "bomba a clatrati" sta cominciando a esplodere. Ovvero, l'aumento potrebbe indicare che lo scioglimento dei ghiacci sta portando al rilascio di grandi quantità di metano intrappolato in forma di idrati (o clatrati). Il metano è un gas serra molto più potente del CO2 e questo rilascio potrebbe auto-intensificarsi, portando a un riscaldamento globale enormemente più rapido e disastroso di qualsiasi cosa che i modelli abbiano previsto finora. (vedi qui, qui e qui).
Ovviamente, soltanto i soliti catastrofisti potrebbero pensare a una cosa del genere.
Dal blog "The Cost of Energy" di "Lou" (traduzione di Ugo Bardi)
Da un paio di anni sto facendo un esperimento informale. Ho chiesto a persone che conosco personalmente, o che sono "amici elettronici" dove pensano che siamo diretti sui fronti del clima e dell'energia. Ho scelto soltanto persone che, per quello che ne posso dire, sanno veramente qualcosa a proposito di uno o entrambe gli argomenti e sono qualcosa di più di qualcuno che dice la sua online. Ho cercato persone con una rosa di vedute piuttosto ampia e non ho selezionato gente che la pensa come me. Le regole di base erano che io non avrei mai rivelato quello che una certa persona aveva detto, indipendentemente dall'attribuzione, o identificato nessuna delle persone alle quali avevo fatto le domande.
Ho trovato sorprendenti i risultati. Solo in un caso le vere impressioni della persona corrispondevano alle sue espressioni pubbliche, ma in questo caso queste erano molto pessimistiche. In tutti gli altri casi la risposta è stata da un po' più pessimistica a significativamente più pessimistica di quanto la persona non apparisse pubblicamente. Mentre alcune delle persone alle quali ho chiesto sarebbero riconoscibili ai lettori di questo sito, nessuno di loro era un politico o uno scienziato di altro profilo (mi piacerebbe enormemente avere la possibilità di una conversazione privata col presidente Obama, alcune figure chiave del Senato degli Stati Uniti, climatologi, eccetera, e sentire che cosa loro pensano veramente di queste cose dopo che si sono surbiti un cocktail robusto o altre forme potenti di solventi di inibizioni. Chiunque abbia le connessioni che potrebbere fare avvenire una cosa del genere, mi mandi un e-mail)
Non voglio saltare a nessuna conclusione sul fatto che "gli esperti sanno che siamo fottuti e hanno paura di dirlo" sulla base di un campione così piccolo e decisamente non scientifico. Ma mi fa impressione pensare a quanto ci stiamo sforzando per evitare di arrivare a certe conclusioni ovvie e terrificanti.
E il metano che esce dal pozzo nel Golfo del Messico come lo situiamo? Pare che il pozzo vomiti metano per il 40-50%.
RispondiEliminaHo letto in giro che secondo alcuni ricercatori il metano rimane intrappolato in un livello d'acqua compreso fra i 1000 e i 1300 metri di profondità, e dunque non viene immesso nell'atmosfera.
Per ora non viene immesso, aggiungerei io: ma prima o poi ci entrerà. E nessuno, che io sappia, ha calcolato di quanto conseguentemente aumenteranno la concentrazione di metano nell'atmosfera e il riscaldamento globale.
Se ci avviamo a tutta forza verso il collasso, vorrei soltanto vedere, prima del botto, un po' di seguaci di Friedrich von Hayek Milton Friedman Ayn Rand & Bruno Leoni incatramati e impiumati a dovere.
RispondiEliminaVisto che sono 40 anni che questi furboni forniscono munizioni ideologiche a chi sta fottendo l'ecosistema.
Questo commento su incatramare e impiumare lo prendo come ironico, quindi lo passo. Ma, per favore, evitate questo tipo di cose. Grazie.
RispondiEliminaLo passo anche perché non è diretto a nessuno con nome e cognome - sarebbe molto antipatico proporre di incatramare e impiumare una persona specifica
RispondiEliminaA proposito del golfo del Messico, è vero che c'è una bella quantità di metano emessa. Credo che sia molto piccola se comparata alla quantità che c'è nell'atmosfera. Comunque, tutto fa....
RispondiEliminaSecondo un nuovo studio le emissioni globali di metano (e di protossido di azoto, altro importante gas serra) sono state sottostimate:
RispondiEliminahttp://www.sciencedaily.com/releases/2010/07/100701090330.htm
Salve prof. Bardi; ho appena commentato su facebook il grafico scambiandolo per il famoso grafico a mazza da hokey che riguarda la l'aumento della temperatura media nell'ultimo secolo; poco male...Cmq si tratta della più alta espressione d'arte moderna, a mio avviso...Se non ricordo male il metano è un gas serra 24 volte più potene della co2, mi corregga se sbaglio. C'è da augurarsi che il collasso del paradigma economico attuale porti comunque ad una drastica riduzione dei gas serra a emessi: se vogliamo mantenere un grado di complessità sociale paragonabile all'attuale non vedo altra strada che una scientocrazia oligarchica. ( Tecnocrazia è già parola in uso e non si adattava bene, riferendosi più che altro a burocrati ed apprendisti stregoni della finanza)
RispondiEliminaSono l'anonimo che proponeva la "catramatura".
RispondiEliminaOvviamente la cosa era da prendersi in modo figurato.
Personalmente continuo a ritenere il neoliberalismo una delle forze ideologiche più distruttive del ventunesimo secolo, per cui spero che prima o poi (anche se magari sarà troppo tardi) agli esponenti di tale corrente di pensiero venga finalmente attribuita la credibilità che meritano... La "catramatura" è da intendersi in tal senso.
Comunque chiedo venia se ho alzato i toni a un livello non adeguato.
Maria,
RispondiEliminanon tutto il metano e' quello profondita', ci sono depositi piu' suprficiali in artico o quello intrappolato nel permafrost sulla terraferma che gia' iniziano a rilasciarlo. Ma detto questo, non sembra sia un rischio a breve.
NoWayOut
i dati sul metano sono preoccupanti e potrebbero innescare il famoso dungheap effect. Speriamo abbia ragione Zichichi.
RispondiEliminaPer l'anonimo della catramatura, infatti non mi era parso un commento cattivo o aggressivo - più ironico che altro. Per cui, l'ho passato.
RispondiEliminaCredo che sia ammessibile usare termini anche un po' "forti" purché non si vadano a offendere persone specifiche. Io stesso ho dato di "imbecilli" a quelli che prendono i dati di tre mesi e da quelli ci ricavano una tendenza decennale. Però, non l'ho diretto a nessuno in particolare.
All'anonimo che ha commentato il mio commento sul metano. So bene che il metano esce dal permafrost: ultimamente hanno trovato nell'Artico luoghi in cui esce a bolle dai fondali e le estate siberiane puzzano di cacca di mammuth.
RispondiEliminaPerò continuo a chiedermi quale possa essere l'effetto del metano del Golfo del Messico, sommato ovviamente a tutto il resto. Il professor Bardi dice: poca cosa in sè, anche se tutto fa brodo.
Mi piacerebbe molto verificarlo attraverso un calcolo come quello che propongo qui di seguito. Io non mi ci provo nemmeno, dato che sono in rissa perpetua con calcolatrice ed unità di misura.
- Dato che nel Golfo escono 35-60.000 barili al giorno di idrocarburi costituiti al 40-50% da metano, calcoliamo la quantità di metano finora uscita. Chiameremo questo numero A.
- La quantità di metano A è compressa sotto una colonna d'acqua di 1500 metri circa. Calcoliamo il suo volume al livello del mare. Chiameremo questo numero B.
- Il metano è un gas serra 24 volte più potente (mi pare) dell'anidride carbonica. Moltiplichiamo B per 24 ed otterremo la sua "traduzione" in anidride carbonica, cioè nell'unità di misura delle emissioni antropiche più comunemente utilizzata. Chiameremo questo numero C.
- Mettiamo C in rapporto con le emissioni annuali antropiche di anidride carbonica. E' una quantità trascurabile e pari, poniamo, alle emissioni dell'Albania? (tanto per dire un piccolo Paese) Oppure è una quantità significativa, tipo 1/10 delle emissioni della Cina?
Sarò grata a chi vorrà fare il calcolo, o a chi, in aggiunta, correggerà gli eventuali errori concettuali su cui è basato.
Comunque imbecille non è un insulto, vuol dire solo che è una persona che imbelle :-)
RispondiEliminaTornando seri ed alla fine della traduzione quando vi è la frase "gli esperti sanno che siamo fottuti e hanno paura di dirlo" la cosa mi lascia interdetto.
Infatti anche io come chiunque altro abbiamo un minimo di logica e se vi fossero dati segreti o comunque non comunicati completamente all'opinione pubblica mi chiederei che intenzione abbiano i potenti della Terra: hanno un razzo pronto per trasferirsi sulla ISS poco prima del collasso finale? Allora perché Obama e tutti i suoi pari grado non dicono chiaramente o si cambia sistema o siamo destinati ad estinguerci?
Mah.... Pippolillo, non credo che ci siano dati segreti. Il problema, semmai, è che abbiamo troppi dati. Da questa massa di dati, gli esperti si fanno quella che si chiama un'"informed opinion" - di più non si può fare. Purtroppo, i "potenti della terra" sono anche loro bombardati di opinioni e dati e credo che siano anche loro confusi e disorientati. Io credo che si facciano influenzare dalla loro stessa propaganda.
RispondiEliminaX Maria. Vediamo, L'atmosfera oggi contiene circa 3.5 Gton di metano (*). Un barile sono 140 kg. Mettiamo che il dato che si legge sul GOM sia in kg, questo vuol dire che emettiamo metano per 70*50000= 3500 tons/giorno. ovvero 3.5 ktons/giorno. Siamo veramente lontani. Per raddoppiare l'attuale concentrazione di metano atmosferico, il golfo del messico dovrebbe continuare a buttare metano per 1 milione di giorni, ovvero per più di 2000 anni.
RispondiEliminaPeraltro, se continuasse a buttare per 20 anni, vorrebbe dire aggiungere l'1% della concentrazione attuale, e quindi - come dicevo - tutto fa.
(*) dato da:
http://www.realclimate.org/index.php/archives/2005/12/methane-hydrates-and-global-warming/
Ah... per spiegare meglio, si dice che gli idrati di metano ne contengono MIGLIAIA di Gtons!!! Se ne rilasciano anche una piccolissima frazione, come dice Lou, siamo fottuti. ("we are screwed")
RispondiEliminaIn questi giorni sto leggendo di Colin Beavan "Un anno a impatto zero". Caso vuole che a pag. 182 abbia trovato la risposta ai miei dubbi (grazie Bardi per la sua risposta che conferma quanto scritto nel libro).
RispondiElimina[...]Nicholas Stern ha calcolato che se non invertiamo i cambiamenti climatici il costo necessario a gestire la catastrofe potrebbe essere pari al 20 % del PIL mondiale. Potremmo evitare tutto ciò se da subito investissimo l'1 % del PIL mondiale sull'efficienza e sulle fonti rinnovabili.
Ora diamo un'occhiata come sul finire del 2008 queste informazioni vengono accolte dal presidente americano e dai 537 rappresentanti a Washington. Usando le loro risorse, le capacità e il potere - nonché un paio di esperti in sondaggi - sono giunti alla seguente conclusione: è politicamente impossibile fare ciò che è scientificamente necessario per evitare i cambiamenti climatici. Di conseguenza mentre scrivo sul finire del 2008, il governo degli Stati Uniti ha deciso di seguire una strategia che, a loro parere, gestisce al meglio la crisi ambientale: non fare nulla.[...]
Però a gennaio 2009 è salito al potere Obama e forse qualcosa è cambiato...
E in effetti si è parlato molto di idrati di metano anche a proposito del Golfo del Messico. Però, da quanto ho letto in giro, gli idrati, diciamo, accertati si sono formati quando il metano uscito dal pozzo è stato esposto all'acqua fredda e alla pressione esercitata dalla colonna d'acqua.
RispondiEliminaAl di là di questo, il nodo sostanziale è un altro. Mi piacerebbe molto capire se la trivellazione del pozzo Macondo si è infilata in uno strato di idrati di metano, e proprio per questo motivo il pozzo è una sorta di ibrido fra pozzo di gas e pozzo di petrolio.
Non ho trovato da nessuna parte indicazioni in proposito. Qualcuno può aiutarmi a capire? Grazie
Maria,
RispondiEliminal'anonimo, cioe' io, benche' anonimo aveva messo una firma, NoWayOut ;)
Ho interpretato male il discorso sulla profondità da cui fuoriesce del metano, credevo parlassi in generale.
I problemi che causa la fuoriscita dal pozzo Macondo sono di ben altra natura, un danno ambientale del petrolio sparso. Il metano se non vado errato esce da tutti i pozzi operativi e a volte viene recuperato e utilizzato, altre viene semplicemente bruciato in loco. Non ricordo di aver mai visto stime sulle quantita'.
Benche' come dice Bardi, tutto fa brodo, mi preoccuperei piu' del problema generale che di questo singolo episodio.
NoWayOut
E' vero che il metano è molto più potente della CO2 come gas serra, ma so anche che il tempo di permanenza in atmosfera è significativamente inferiore rispetto al biossido di carbonio; credo di ricordare che CH4 rimane nell'aria per 9 anni; immagino che i calcoli sull'aumento della T considerino anche la minor vita media del metano rispetto al ben più "longevo" biossido di carbonio
RispondiEliminaPer Anonimo - NoWayOut
RispondiEliminaSo anche che il metano c'è in tutti i pozzi di petrolio. Ma quel che esce da Macondo è fino al 50% metano: che mi sembra francamente eccessivo per un pozzo "normale". Ed è per questo che mi preoccupo e mi chiedo se la trivellazione non sia finita a punzecchiare uno strato di idrati di metano.
Trovi il dato sul 50% di metano in questo link
http://www.guardian.co.uk/environment/2010/jun/30/biologists-find-oil-spill-deadzones
ps Anch'io mi firmo meglio, ora
Non son una delle persone interpellate da Ugo Bardi, soprattutto perché non sono competente su nessuno degli argomenti che cita. Ma mi metto molto facilmente nei panni di uno che ne sa qualcosa di più, anche perché pur se non per esperienza diretta, so cosa pensano. Cosa posso fare? Gridare in giro "we are screwed?" A che serve? A farmi dare del matto, forse.
RispondiEliminaInnanzitutto spero che le cose siano meno pessimistiche di quel che sembra. Che il pianeta regga un paio di gradi in più, che i feedback siano meno grossi del previsto, che la discesa dal picco del petrolio sia sufficientemente lenta da consentire di rinsavire... Insomma, spero vivamente di sbagliarmi.
Poi so in prima persona che se davvero credo a quel che so, pure io mi paralizzo. Non so quanti anni continuerò a fare il mio lavoro, e sto cercando, con un po' di calma e sperando di avere il tempo di farlo, di imparare a fare altro. Ma non posso abbandonare il mio lavoro scappando a gambe levate, non è saggio e non porta da nessuna parte. Tutto quel che so su come sopravvivere è sbagliato, devo imparare tenendo gli occhi aperti. Mentre se mi metto a gridare "sono fottuto" non imparo nulla.
E infine vedo che appena aumento la dose di pessimismo, automaticamente scatta la difesa. Nessuno vuol sentire certe cose, e non in senso metaforico, se le dici ti intima di andarle a dire a qualcun altro. Oltretutto la prima volta che sbagli per eccesso di pessimismo sei "bruciato", sei quello che aveva previsto che.... e non è successo, quindi sono tutte palle, piantala.
Quindi per forza cerchi di dire qualcosa, ma non tutto. Abbastanza, ma non troppo.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina@ Bardi
RispondiEliminaHo una domanda sull'emissione di metano.
Mi sembra a che nelle stime sulle fonti di mentano (aggiuntivo) ci siano anche i combustibili fossili mi sembra ma non sono sicuro che sia per:
- perdite,
-combustione incompleta del metano, o del carbone,
- raffinazione del petrolio.
E' un domanda, non una polemica, non lo so davvero, mi sembra di aver letto cose del genere ma non ho archiviato
Ma dai, Costa, tu che sei un esperto dell'Eemiano mi vieni a domandare queste cose? Fai una cosa, mandati da te stesso quattro o cinque link, come fai sempre su tutti gli argomenti che riguardano il clima. Se lo sai fare così bene per l'Eemiano, ci riuscirai anche per il metano.... ;-)
RispondiElimina@ Ugo Bardi
RispondiEliminamai detto di essere un esperto dell'eemiano, solo di aver letto qualcosa a rigurado, lei invece è un esperto dell'Eeminao?
Dice: "Il metano, a differenza del CO2, non viene generato dalla combustione dei fossili,"
Eppure IPCC 2007 ar4 ch 7 tabella 7.6
descrive le fonti di metano, nell'energia mette carbone 48 TG(CH4 anno)
gas and oil 36 TG (CH4 anno)
Splendido Costa. Sempre il solito trucco, vero? Prima chiedi le cose come se non le sapessi, poi invece viene fuori che te le eri studiate - ovviamente a pro tuo e senza capirci niente, come al solito.
RispondiEliminaQui, ci provi di nuovo e come al solito dimostri ulteriormente la tua crassa ignoranza. Una cosa è una FONTE di metano; un altra è il risultato della COMBUSTIONE dei fossili. L'IPCC parla di FONTI di metano, ovvero di metano che si genera nell'estrazione o nel trattamento dei fossili. Il metano NON si genera per combustione: studiati un po' di chimica invece di sparpagliare link a casaccio.
Non c'è niente di male a essere ignorante, ma se uno è ignorante è bene che non vada in giro a insegnare a chi ne sa più di lui - tipo andando a tirar fuori l'Eemiano come se ne sapessi qualcosa. E fosse solo l'Eemiano! Costa, rileggiti i tuoi infiniti commenti che hai inflitto a tutti, ragiona su quanto tempo ci stai perdendo, e considera se non ti vale la pena di smettere. Ormai, il tuo giochetto l'hanno capito tutti.
"Il metano, a differenza del CO2, non viene generato dalla combustione dei fossili, per cui questo aumento potrebbe essere un effetto di ritorno (un "feedback") del riscaldamento planetario in corso."
RispondiEliminaForse interpreto male la sua frase, mi sembrava di capire che la crescita del metano non poteva essere ascrivibile alla combustione dei fossili ( intesa in tutta la fliera) ma ad un feedback naturale. E' una bella novità, per me quindi mi ha colipito , e le ho chiesto solo un'informazione che non tornava, davvero non sapevo che nella combustione (nel caso sia incompleta) non uscisse metano ...mi sembra strano però, ma so di essere ignorante e quindi gle l'ho chiesto, non gle l'ho insegnato.
Detto questo se la sua risposta è : certo che il metano fuoriesce dalla filiera dei combustibili fossili, lei è in netta contraddizione con la frase del suo articolo. Dietro c'è il quesito sulla concetrazione di metano se segua l'andamento naturale piuttosto che la fonte antropica come dichiarato dall'IPCC ( la crescita di metano per l'IPCC è tutta antropica mi piacerebbe sapere se qualcuno è in grado di dimostrare che è tutta antropica, per la CO2 so che c'è un discusso rapporto tra gli isotopi di C e di O2, ma per il metano?
Vedo che non ha apprezzato i miei commenti sull'Eemiano, purtroppo sono stati cancellati dalla Coyaud che dimostra tutta la sua arroganza e sleatà.
non mi sembrava di aver detto cose sbagliate, e nessuno lo ha dimostrato e comunque ancora deve rispondere:
Che forzante ha determinato le fluttuazioni climatiche all'interno dell'eemiano e dell'olocene? visto che non possono essere stati i cicli orbitali di Milankovitch e nemmeno i gas serra?
Costa, sei peggio del gatto Silvestro, che ci prova sempre e non ci riesce mai. Ti passo quest'ultimo commento, ma ti ricordo che i commenti non sono il posto dove si insegna climatologia agli ignoranti, e soprattutto non la si insegna a quelli che fanno finta di essere ignoranti, auto-proclamati esperti dell'Eemiano e altro.
RispondiEliminaAllora, per quanto riguarda la tua domanda, bastano cinque minuti di ricerca sul web per trovare risposte e anche decine di link da sparare a casaccio, come è tua usanza fare. In sostanza, mentre l'aumento del CO2 atmosferico deriva principalmente dalla combustione degli idrocarburi, il metano deriva da una varietà di sorgenti, in gran parte biologiche. Fra queste, c'è il degassamento dei clatrati, che sono anche quelli di origine biologica, e i dati isotopici non permettono di distinguerli bene da altre sorgenti. Tutto qui. Le "contraddizioni" te le inventi tu - se ti ci diverti, divertiti pure.
Adesso chiudiamo questa discussione e ti puoi divertire a studiarti il clima dell'Eemiano oppure la fisica quantistica delle vuvuzelas.