Mussolini fa finta di essere un minatore in una miniera di zolfo, in Sicilia, nel 1937. Non aveva mai capito -- e non avrebbe mai capito -- l'importanza della produzione mineraria nell'economia e il regime fascista fu condannato dalla mancanza di risorse energetiche nazionali. Qui di seguito, un recente articolo di Ugo Bardi pubblicato sul "Tazebao"

Dicembre 31, 2022 - di Ugo Bardi
Il Fascismo e il carbone: storia di un fallimento che ci influenza ancora oggi
Un contributo del Professor Ugo Bardi sulla storia energetica dell’Italia partendo dalla dipendenza dal carbone.
Il Fascismo può essere visto come un tentativo di adattare l’economia italiana a una situazione di carenza di risorse energetiche che cominciò a manifestarsi negli anni 1920, con l’arrivo del “picco del carbone” in Inghilterra – il principale fornitore di carbone per l’Italia. Mussolini, come pure gli intellettuali italiani del tempo, non riuscirono mai veramente a rendersi conto dei limiti produttivi del carbone e del suo valore strategico. Il risultato fu una storica sconfitta per l’Italia, dalla quale lo stato italiano non si è mai veramente ripreso. La situazione attuale, con il conflitto in corso in Ucraina, rispecchia sotto molti aspetti la situazione degli anni 1930, con il gas e il petrolio russo che giocano il ruolo del carbone inglese. Nuove prospettive energetiche si aprono oggi con il rapido sviluppo dell’energia rinnovabile.
Con il passaggio del centenario della Marcia su Roma dell’ottobre del 1922, si è visto qualche tentativo in Italia di rileggere e capire la storia di quegli eventi che, bene o male, ancora influenzano profondamente l’Italia di oggi. La marcia fu solo un episodio di un’evoluzione complessa, e per molti versi contraddittoria, dello stato italiano e del suo tentativo di giocare un ruolo politico e strategico autonomo nel Mediterraneo. Un ruolo che era inizialmente passivo: lo stato italiano era, per molti versi, una creazione Britannica che ne favorì la nascita per bloccare i tentativi francesi di espansione nel Mediterraneo. L’idea funzionò bene fino a quando l’Italia cominciò a espandersi con la campagna di Libia del 1911, trovandosi fatalmente in contrasto con i suoi tradizionali alleati Britannici. È una storia che si sviluppa nell’arco di quasi esattamente un secolo, e che finisce con la cacciata degli Italiani dalla Libia nel 2011.
Tutto quello che è avvenuto durante quel secolo tumultuoso ha le sue origini nella rivoluzione industriale del XIX secolo. Una rivoluzione che fu possibile solo per mezzo del carbone, come aveva notato per primo William Stanley Jevons che diceva nel suo “La Questione del Carbone” (1866):
«Il carbone si trova non accanto ma al di sopra di tutte le merci. È l’energia materiale del paese – l’aiuto universale – il fattore di tutto quello che facciamo. Col carbone, quasi ogni impresa è possibile o facile. Senza di esso siamo ricacciati nelle laboriosa povertà dei tempi che furono».
Ma il carbone, come tutte le risorse minerali, non è distribuito uniformemente sul globo. In Europa, lo si trovava nelle zone del Nord, in particolare in Inghilterra, dove fu il motore della prima rivoluzione industriale. E in Italia? Per ragioni che hanno a che fare con eventi che si sono verificati nel periodo Carbonifero (e quindi non influenzabili politicamente), in Italia di carbone ce n’è molto poco. C’è solo un po’ di lignite di bassa qualità in Toscana e qualche piccolo giacimento in Sardegna. L’Italia non sarebbe mai stata in grado di generare o sostenere una rivoluzione industriale sulla base delle risorse nazionali.
Ma il problema del carbone durante la rivoluzione industriale non era tanto la localizzazione delle miniere, quanto il trasporto. Il carbone è pesante e ingombrante, e si trasporta male via terra. Ma, per via marittima è tutta un’altra cosa. Per tutto il secolo XIX e per una buona metà del XX, le navi carboniere a vela hanno trasportato carbone a basso costo un po’ ovunque nel mondo, in gran parte carbone inglese. Dalla costa, però, il carbone andava distribuito all’interno di un paese, e per questo ci volevano canali navigabili. Questo fu il centro della “questione meridionale” in Italia, anche questo punto mai veramente capito a livello politico. Per una discussione approfondita, vedi “Senza Carbone nell’Era del Vapore” di Carlo Bardini (1998).
Per via di eventi geologici che si sono verificati negli ultimi 100 milioni di anni (anche quelli, non influenzabili dalla politica), l’Italia del sud è troppo arida e montagnosa per permettere di costruire dei canali navigabili. Il contrario vale per l’Italia del Nord: dove il clima e l’orografia hanno permesso di rendere navigabili i fiumi della pianura Padana e industrializzare tutta la regione. Il limite geografico dell’industrializzazione era il fiume Arno, che aveva permesso di industrializzare buona parte della Toscana. Ma, più a sud, l’industrializzazione era impossibile: la geografia dominava l’economia. Fu questo il motivo per cui il Piemonte poté facilmente sconfiggere il Regno delle Due Sicilie nel 1860. Allora come oggi, la potenza economica si traduce in potenza militare.
Dopo l’unificazione, l’economia italiana si basava principalmente sulle importazioni di carbone inglese. Era l’origine dei rapporti storicamente buoni fra i due paesi. Nel 1913, Aldous Huxley scrisse che gli inglesi che colonizzavano l’Italia erano in gran parte “sodomiti e lesbiche di mezza età”, a causa della mancanza di leggi contro l’omosessualità. Ancora negli anni 1940, il giornalista Ridolfo Mazzucconi parlava della “bella fratellanza” fra Italia e Inghilterra. E non ci dimentichiamo che il piatto “fish and chips” lo aveva inventato un italiano! Ma quello che teneva legati i due paesi era principalmente il commercio di carbone.
La produzione del carbone al picco massimo
Con la fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1918, nessuno si accorse di un evento epocale che avrebbe cambiato tutta la storia dell’Europa, incluso i rapporti fra Italia e Gran Bretagna: il picco del carbone. Il carbone è un combustibile fossile: esiste in quantità limitata. Ed è soggetto a una legge economica ben nota: quella dei “ritorni decrescenti”, generata dall’esaurimento graduale. Se ne era già accorto Jevons nel 1866, ma nessuno gli aveva dato retta. Ma la combinazione di geologia e economia genera dei cicli economici inevitabili di crescita e declino. Nel 1913, la Gran Bretagna aveva raggiunto il suo massimo produttivo (il “picco del carbone”) e, da allora, cominciava un declino che si sarebbe concluso solo verso la fine del ventesimo secolo, con l’azzeramento della produzione. Nessuno allora come oggi, riusciva a capire il ruolo dell’esaurimento e il calo produttivo in Inghilterra veniva invece attribuito agli scioperi. In Italia, invece, si tendeva ad attribuirlo alla cattiveria dei perfidi albionici in Italia. Ci racconta D.H. Lawrence nel suo “Sea and Sardinia” del 1921 di come “il carbone”, con annessi insulti all’Inghilterra, fosse un argomento di conversazione comune in Italia.
L’avvento del Fascismo
Quando Mussolini prese prese il potere nel 1922 si trovò davanti una situazione relativamente favorevole. Nonostante il declino della produzione, il carbone inglese arrivava ancora in Italia ed era possibile soddisfare la domanda, anche con l’apporto addizionale di carbone tedesco. Questo portò ad alcuni anni di condizioni economiche relativamente buone con una crescita del PIL per persona in Italia moderata, ma significativa.
Il problema cominciò a presentarsi con la grande depressione del 1929, accompagnata, e forse causata, dal declino della produzione di carbone inglese. Mussolini era un tipico politico: non ragionava in termini quantitativi. Né lui, ne gli intellettuali italiani dell’epoca riuscirono a capire che gli alti costi del carbone inglese non erano un tentativo da parte della Gran Bretagna (la “perfida Albione”) di danneggiare l’economia italiana. A partire dal 1934, circa, questa situazione portò a una virata radicale dell’orientamento geopolitico Italiano, ovvero ad allontanarsi dall’alleanza con l’Inghilterra per stabilire rapporti sempre più stretti con la Germania, vista come un fornitore di carbone più affidabile. Questo portò ad allinearsi con la Germania in materie come l’antisemitismo e la persecuzione degli Ebrei, come pure ad avventure spericolate e disastrose, come l’invasione del’’Etiopia nel 1935.
Basta qualche numero per rendersi conto di come il governo Italiano avesse pesantemente sbagliato i calcoli. Al massimo produttivo, nel 1913, le miniere inglesi arrivarono a produrre quasi 300 milioni di tonnellate di carbone in un anno. Ancora verso la metà degli anni 1930, ne producevano oltre 200 milioni. Di questi, circa 20 milioni erano esportate in tutto il mondo e, almeno un terzo delle esportazioni si dirigevano verso l’Italia. Con l’aggiunta del carbone tedesco, l’economia Italiana consumava circa 10 milioni di tonnellate di carbone all’anno.
Se ragioniamo che l’economia industriale era proporzionale ai consumi energetici (allora come lo è oggi) ne consegue che la produzione industriale Britannica era venti volte quella Italiana in termini di quei prodotti che servono a combattere una guerra – cannoni, carri armati, navi da guerra, eccetera. La sproporzione era così evidente che non si riesce a capire come sia stato possibile anche solo prendere in considerazione l’idea di combattere la Gran Bretagna su un piano di parità. Ma fu il risultato dell’incapacità dei politici, e dell’intera società che rappresentavano, di ragionare in termini quantitativi. Mussolini era un politico “puro” non era grado di ragionare sulla base dei dati. Per lui, le miniere del Sulcis in Sardegna erano una risposta sufficiente alle miniere del Sussex in Inghilterra. Non si rendeva conto che erano delle miniere giocattolo in confronto. Certo, Mussolini contava sulla Germania per fornire il carbone che la Gran Bretagna non poteva più fornire. Ma era semplicemente cambiare fornitore e la sproporzione delle forze in campo rimaneva spaventosa.
Tolstoj diceva che i re e gli imperatori sono gli “schiavi della storia”. Mussolini lo fu certamente. Dagli anni 1930 in poi, lo vediamo dibattersi fra una situazione impossibile e un’altra, ogni volta prendendo la decisione sbagliata, creando più problemi di quelli che risolveva. Forse a simboleggiare l’assurdità della situazione vale un solo esempio: i vecchi biplani mandati dall’Italia nel 1941 a combattere contro i super-moderni Spitfire e Hurricane nei cieli d’Inghilterra. Ma il costo umano degli errori di Mussolini è stato gigantesco e ha colpito persone innocenti. Basta ricordare l’orrore delle leggi razziali del 1938.
Poteva la storia essere diversa? Ci potremmo domandare cosa sarebbe successo se Mussolini avesse preso delle decisioni diverse. Ancora nel 1934, Margherita Sarfatti, ex-amante del Duce, proponeva al presidente USA Roosevelt un’alleanza con l’Italia che, pare, Roosevelt vedeva favorevolmente. Sarebbe stato possibile? Forse si, ed è da notare che già negli anni 1920, gli USA producevano tre volte più carbone dell’Inghilterra e avrebbero probabilmente potuto rifornire l’Italia, se necessario. Sembra che Mussolini prese la decisione di allearsi con la Germania più che altro sotto l’effetto della personalità dominante di Adolf Hitler. Un caso dove la decisione sbagliata di una singola persona cambiò i destini del mondo intero. Ma la situazione italiana era di debolezza oggettiva per ragioni geografiche. Comunque fosse andata, l’Italia sarebbe diventata un paese subalterno di paesi più forti, economicamente e militarmente.
Il tempo è passato, il carbone non è più il “re”. I paesi distrutti durante la Seconda Guerra Mondiale hanno ricostruito le proprie economie usando il petrolio greggio e il gas naturale. E questo ha creato condizioni geopolitiche ed economiche diverse, ma simili sotto molti aspetti. Oggi come allora, l’Italia si trova in una posizione di dipendenza economica che l’ha gradualmente portata a non essere più in grado di giocare alcun ruolo strategico nel Mediterraneo. Nel 2011, il tentativo del governo Berlusconi di stabilire un rapporto di cooperazione privilegiato con la Libia fu stroncato da un’operazione militare condotta da una coalizione di paesi occidentali. In questo caso, la sconfitta dell’Italia non fu militare, ma economica. Una sconfitta particolarmente umiliante con l’Italia forzata a bombardare i suoi alleati libici. L’Italia sta subendo un’ulteriore sconfitta economica proprio in questo periodo, forzata dal blocco NATO ad abbandonare il suo fornitore privilegiato di gas naturale, la Russia.
Conclusioni
Come sempre, se la storia non si ripete, fa comunque rima. Siamo di fronte a un nuovo rivolgimento epocale: il declino del petrolio e del gas, rimpiazzati dalla crescita dirompente delle energie rinnovabili. In questa ottica, l’Italia, il “paese del sole” si trova in una posizione privilegiata di condizioni di insolazione ottimali per la produzione di energia in Europa. Da ora in poi, la geografia lavora in favore, e non contro, l’Italia. Non siamo ancora arrivati a un’economia basata sull’energia rinnovabile, e non è detto che ci arriveremo con un sistema economico intatto. Ma ci sono buone speranze di arrivarci. Si tratta di vedere quale sistema politico si troverà a dover gestire la nuova situazione. Certamente, con una produzione nazionale sufficiente ai bisogni economici, non ci sarà più bisogno dei sogni imperiali del tempo del Fascismo. E, alla fine dei conti, c’è la speranza di un futuro di pace per il nostro paese.
Ci sono molti riferimenti che ho usato per comporre questo testo. Qui vi darò qualche dato ulteriore.
Ho pubblicato un altro saggio sul tema del carbone in Europa sulla “newsletter ASPO” n° 73 del gennaio 2007. Si può trovare qui: http://www.energiekrise.de/e/aspo_news/aspo/newsletter073.pdf
Un ulteriore post su questo argomento si può trovare qui: http://aspoitalia.blogspot.com/2007/01/davvero-viviamo-in-tempi-oscuri.html
Ugo Bardi
Come sempre, se la storia non si ripete, fa comunque rima. Siamo di fronte a un nuovo rivolgimento epocale: il declino del petrolio e del gas, rimpiazzati dalla crescita dirompente delle energie rinnovabili. In questa ottica, l’Italia, il “paese del sole” si trova in una posizione privilegiata di condizioni di insolazione ottimali per la produzione di energia in Europa. Da ora in poi, la geografia lavora in favore, e non contro, l’Italia. Non siamo ancora arrivati a un’economia basata sull’energia rinnovabile, e non è detto che ci arriveremo con un sistema economico intatto. Ma ci sono buone speranze di arrivarci. Si tratta di vedere quale sistema politico si troverà a dover gestire la nuova situazione. Certamente, con una produzione nazionale sufficiente ai bisogni economici, non ci sarà più bisogno dei sogni imperiali del tempo del Fascismo. E, alla fine dei conti, c’è la speranza di un futuro di pace per il nostro paese.
Ci sono molti riferimenti che ho usato per comporre questo testo. Qui vi darò qualche dato ulteriore.
Ho pubblicato un altro saggio sul tema del carbone in Europa sulla “newsletter ASPO” n° 73 del gennaio 2007. Si può trovare qui: http://www.energiekrise.de/e/aspo_news/aspo/newsletter073.pdf
Un ulteriore post su questo argomento si può trovare qui: http://aspoitalia.blogspot.com/2007/01/davvero-viviamo-in-tempi-oscuri.html
Ugo Bardi
Interessante post come tutti quelli del blog del prof.
RispondiEliminaQualche nota IMHO sulle concolusioni su cui non concordo.
1.Nel 2011 il regime changing di Gheddafi da Francesi, USA, NATO fu fatto per il petrolio libico E perché l'Italia non impose una successione a Gheddafi. La stupidità dei vertici del SIOS/SISMI a guida CSX + la miopia di governo di Mr.B causarono la guerra in Libia. Se l'Italia avesse chiesto la successione di Gheddafi, prima di sdoganare la Libia dalla sanzioni USA/ONU per l'abbattimento del 747 del 1988 a Lockerbie con 259 morti, forse non ci sarebbe stata la guerra in Libia. Forse ci sarebbe stata comunque la guerra in Libia, proprio per il tema della successione a Gheddafi. La storia non si fa con i SE & MA: é utile però porsi di queste domande.
Gheddafi era già vecchio, un dittatore sanguinario che voleva sterminare tutti quelli di Tobruk, i quali trovarono una sponda in USA+Francia/Total/Hollande. Hollande probabilmente mirava a spostare i £400 MLD di petrol€uro in Unicredit su banche francesi, per tutelare la Francia dall'esposizione bancaria francese sui BTP italiani in caso di default (Ragion per cui é stato posto un II°francese in BCE, quando il posto sarebbe spettato ad un tedesco)
📌 Caos climatico, il caos in Libia, il delirio giuridico dello status di profugo climatico!
https://mio-radar.blogspot.com/2018/07/caos-climatico-il-caos-in-libia-il.html
IAC era ovvio nel 2011 che Gheddafi non sarebbe stato eterno, prima o poi il problema della successione si sarebbe posto, ed é evidente che sx & dx in Italia non l'hanno voluto gestire per evitare di preparare l'Italia alle minacce del XXI°secolo, perché era già atteso l'evento Covid di RIGENERAZIONE di Soros
📌 Rigenerazione Soros (parte 1)
https://mio-radar.blogspot.com/2022/12/rigenerazione-soros-parte-1.html
2.Eolico e fotovoltaico e solare termico sono intermittenti.
3.Sperare in un futuro di pace in Italia nel contesto del XXI°secolo mi pare una speranza avulsa dalla realtà del possibile.
Basta rileggere qualche post, della possente catasta di post "pragmatici" sul blog del Prof, per capire che i mass media e politici italiani s'affannano a nascondere dalla realtà del XXI°secolo li "eventi sentinella che cicciano fuori dalla realtà e si moltiplicano in intensità e frequenza" accelerando il processo di collasso dell'Italia
4.Tutti i problemi amministrativi in Italia che ostacolano il solare fotovoltaico e termico sono stati posti dagli stessi politici che ci governano. Le leggi le fa il parlamento + UE + mini parlamenti regionali. E' difficile pensare che i politici che hanno creato il problema, possano essere la soluzione al problema che loro stessi hanno creato (perché pagati da ENI, ENEL, TERNA i cui cda sono stati nominati dai politici stessi). E quì... si va a bomba al punto 5
Il post é lungo l'ho cuttato 1/2
Il post é lungo l'ho cuttato 2/2
RispondiElimina5.E' inutile preoccuparsi del futuro dell'Italia: i politici ladri & stupidi e chiesa cattolica hanno programmato la GIOIA DEL MARTIRIO DEL POPOLO ITALIANO NEL XXI°secolo, non avendo voluto i politici ladri & stupidi e chiesa cattolica, preparare l'Italia alle minacce del XXI°secolo.
📌 www.climate-change-wars.tk
6.Strategicamente l'Europa (per adesso) ha deciso di suicidarsi economicamente nel NEW GREEN DEAL.
La Germania invece sta investendo pesantemente in armamenti.
In Italia abbiamo 2500 MLD di Debitp Pubblico ed un pugno di mosche in mano.
Il resto del mondo non seguirà le deliranti scelte europee: é palese da ogi COOP21 e Meeting climatici delle tartine e champagne!
La freccia della storia é diretta (per adesso) in un interstizio irrazionale posto tra lo scenario della CATASTROFE ULTRAVIOLETTA e quello della SURROGAZIONE INERZIALE ESPLOSIVA.
📌 perchè la riconversione verde proposta dalla Von Der Leyen è una supercazzola!
https://youtu.be/mTU8BCATyMY
7.IMHO l'oca gialla tedesca che si crede la presidente degli USE (che non esistono) ed il parlamento europeo (composto da ladri e stupidi e psicopatici) avranno vita politica corta, perché Von der Leyen (CSU+PSE) ha condotto la UE (priva di una difesa continentale) ad una guerra contro la Russia (primo patner commerciale europeo) per un paese l'Ucraina che non é membro UE, per l'Ucraina che non é membro NATO per lo shale gas ucraino. Gli impatti politici sull'oca gialla tedesca s'avranno IMHO quando terminerà la guerra in Ucraina (io stimo entro giugno 2023 ammesso che Putin tolga le manette che incatenano la potenza del dispositivo militare russo)
8.E' possibile che quando i danni da climate change diventeranno più intensi nel mondo, l'esponenziale fame d'energia per lenire tali danni, induca la freccia della storia a mutare verso un interstizio prossimo a scenario di SURROGAZIONE INERZIALE ESPLOSIVA (essendo ancora sterminate, molto ampie, largamente diffuse nel globo, le riserve di carbone sul pianeta terra)
📌 climate change wars: WWIII road map theory
https://youtu.be/Kt3cbzHm0hM
E qui, uno che usa la parola "cuttare" viene automaticamente segnalato a Satana in persona per immissione diretta nella fornace infernale della seconda zona del nono cerchio.
Eliminainvece quelli che usano espressioni illogiche non vanno all'inferno, perchè non sono responsabili di quello che fanno o dicono.
EliminaLa frase "signore perdonali perché essi non sanno quello che dicono" si applica molto bene ad alcuni dei commentatori di questo blog.
Eliminasì, ma per dire così bisogna essere inchiodati su una croce da quelli che non sanno cosa dicono. Solo lì si raggiunge la perfezione dell'umiltà e della conoscenza spirituale. E a noi non tocca. Tutto il resto è noia: https://www.bing.com/videos/search?q=canzone+tutto+il+resto+%c3%a8+noia&docid=608055017647776254&mid=9D92116C612EAB25E1709D92116C612EAB25E170&view=detail&FORM=VIRE
Elimina@ Ugo Bardi 20 gennaio 2023 alle ore 14:39
EliminaROTFL
Prof dica la verità :-) ha scritto la chiusura ottimista del post per interrogarci, per vedere se i follower del blog avevamo letto e studiato i tanti altri post del suo blog sul collasso, la curva di Seneca, Hubbert, limits to growh ecc...
is that just for italy or worldwide and if we can come to an intact economy does that mean no lives lost like the limits to growth said ?
RispondiEliminaand how many years are left before population will decline and can we change fast enough to a renewable energy transition without losing human lives it's because I heard al ghais talk on davos that qatar and other gulf states will invest in fossil fuels untill 2045 because most of the world will still require fossil fuels he said do not know if this is true ?
Eliminahttps://www.qualenergia.it/articoli/come-cambiata-energia-mondiale-da-anni-70-statistiche-della-iea/
RispondiEliminain 45 anni dal 1973 al 2018 la produzione di corrente è aumentata da 6131 TWh a quasi 27000 TWh coi fossili e nucleare che hanno segnato un 78% nel 1973 e un 75% nel 2018. Le rinnovabili sono passate dal 22% al 25%. Mia moglie direbbe: "Ciaone".
too little too late to save our current human population with renewable energy we will collapse before 2030 like professor ugo bardi said the parousia will come it would be nice to know how long our current population in years how many time we have left ?
RispondiEliminasolo Dio sa il giorno e l'ora. Matteo 25,13. Un pò come l'ora della morte. Meglio non saperla. Vita e morte sono le due facce della stessa medaglia. Se Dio non ci fosse, uno seguendoLo vivrebbe meglio e già sarebbe un vantaggio. Se uno sa che c'è, vivrebbe (e morirebbe) ancora meglio.
Elimina@ Anonimo 20 gennaio 2023 alle ore 19:39
EliminaIt will be at least one Punic War II in the Mediterranean area.
Punic War II is already possibile somewhere in the 2030s decades.
Punic War II is probable somewhere in the 2040s decades.
Punic War II is certain before 2050.
About WWIII in Asia is high probable but not already certain, on looking at the all history of tsarist-URSS-CSI people.
About WWIII in Asia is already certain, looking at the all history of URSS-CSI people.
bogus article renewable energy can never keep or current population alive humanity will die out renewable energy is not even proven if it will work ugo bardi said it himself on a oil post from him yesterday that the renewable energy transition can be the dead of all of us
RispondiEliminaNon mi sembra nulla di strano, oggi la Cina dimostra come la politica si basi su una serie di idee fatte per "piacere oggi" con spesso ramificazioni pericolose nel futuro ma che saranno comunque di "altri" secondo il motto "arraffa e scappa": il famoso figlio unico è la mina che stà implodendo l'economia cinese (https://formiche.net/2023/01/covid-natalita-cina/) dopo averle dato il boost per crescere fino a questo punto!
RispondiEliminaSull'energia mi fido nel senso che nessuno vuole tornare a vivere 40 anni al freddo e pieno di acciacchi sognando 2 pasti miseri al giorno, ai problemi reali le soluzioni si trovano, fintanto che si parla del sesso degli angeli vale tutto e vincono le skill sociali (convincere, leccare, sembrare competenti etc.) ma come nella guerra la capactà nei problemi reali si misura con i risultati e i generali diventano sostituibili..... in fondo Cadorna era il pupillo della intellighenzia militare sabauda e tanto "agganciato" che neanche il Re potè estrometterlo fino a Caporetto, poi visto il rischio di perdere le poltrone causa disfatta e conquista pure i generalissimi si convinsero che in fondo Diaz poteva valere un tentativo (https://villagiusti.it/news/cadorna-e-diaz-i-due-comandanti-in-capo-evento-del-29-ottobre-in-villa-giusti-per-il-centenario-dell-armistizio/)!
Intanto apprezzo l'intelligenza dell'olobionte umanità che sta ricalibrando i numeri di individui con un tempismo e una delicatezza propri dei sistemi viventi, come non vedere in questi mille e mille atti "casualmente perfetti" un Ordine superiore agli umani......
con grande piacere vedo che anche stavolta i meteorologi hanno toppato.Dicevano solo pochi giorni fa di una sicura buttata artica, un certo Thor, che avrebbe spazzato con neve, burrasche, venti impetuosi, temperature gelide e invece vedo un +5° alle 0500. Meglio, così risparmieremo sul riscaldamento e anche se i termometri in camera ed in cucina segnano 17° mi sembra di stare bene con una coperta in più, poi nelle altre stanze con 10° mi metto un gilet e un cappello di lana. Il sole non è più quello di una volta e bisognerà preoccuparsi più delle estati, che d'ora in poi saranno probabilmente torride e allora difendersi dal caldo, non sarà così semplice. Bisognerebbe fermare gli aerei, i motori termici e il trasporto merci, almeno quelli che alimentano consumi inutili, che sono tantissimi. Basta guardare la produzione di elettricità che ho trovato sul sito dell'IEA nel commento sopra. E' aumentata di quasi 5 volte, ma la popolazione mondiale della metà da allora. Già allora non eravamo dei cavernicoli, l'aumento dei consumi è più che altro spreco di preziose risorse per continuare il BAU. Per ora abbiamo l'inflazione, che però ha frenato solo un poco i consumi, ma il freno è stato tirato da poco più di un anno da settembre ottobre 2021 e già è tutto un lamentarsi per la riduzione dei consumi, eppure a ridurli dobbiamo arrivarci e mi pare che la strada scelta attualmente dell'inflazione sia solo una tappa del percorso iniziato col covid. Chissà cosa ci aspetterà sopportare per colpa di queste locuste malate di nevrosi compulsiva da acquisti, Ah, se il mondo avesse potuto ascoltare gli avvertimenti di LTG, ma gli umani non sono fatti per le virtù, ma per obbedire ai desideri materialistici. Troppa poca intelligenza e quel che è peggio, asservita agli istinti animaleschi. Per questo è auspicata una forte riduzione della popolazione, considerato che non è possibile ridurre volontariamente gli sprechi inutili da una umanità succube degli istinti animaleschi, che non possono essere controllati dalle virtù, che non ha.
RispondiElimina1999 governo D'Alema, legge protezione umanitaria "prodiana".
RispondiEliminainvece di discutere del rientro del debito pubblico italiano, si crea la cornice giuridica per trasformare l'Italia nell'isola di Mayotte
2003 crisi SARS
Non ho elementi per dire che sia come Covid, made in Soros. Ma la SARS non diventa pandemia e nemmeno l'aviaria.
https://it.wikipedia.org/wiki/Influenza_aviaria
2008 PD+M5S distruggono la prof.ssa Capua
i militari dell'AMI mi capiranno al volo se dico: SEAD
i militari dell'EI mi capiranno al volo se dico: fuoco d'artiglieria in soppressione, prima di un attacco
i militari della MMI mi capiranno al volo se dico: Pearl Harbour 1941
2009 la Grecia fa DEFAULT, lo spread in Italia sale, Draghi svaluta l'Euro finanziando i deficit dell'Italia contro la volontà di Bundesbank
2011 Hollande vuole spostare i €400 MLD di petrol€uro in Unicredit, per proteggersi dall'esposizione bancaria francese sui BTP italiani oltre €280 MLD avendo compreso che dopo la grecia, il default italiano sarà il prox
USA+GB+Hollande/NATO rimuovono Gheddafi per il petrolio e la mancata successione in Libia, non gestita dall'Italia.
La SX acclama la rimozione di Gheddafi (é in attesa della rigenerazione SOROS) la destra finge di opporsi.
Obama tenta il regime changing in Siria ma non gli riesce.
L'hollywoodiana minaccia ISIS é made in CIA con i danari dei petrolarabi, per creare nel SIRAQ uno stato sunnita da contrapporre all'Iran, dopo la rimozione di Saddam Hussein gli sciiti sono avanzati in Iraq. Obbiettivo petrolarabo é costruire una collana di stati sunniti cuscinetto intorno alla penisola petrolaraba per difendersi dagli sciiti e dalla bomba demografica africana.
Si attacca l'Europa, e poi si punta al Caucaso con attentati in guerre urbane per indebolire l'Euro ed infiltrare l'Occidente.
Putin e Trump sterminano in 7gg di bombardamenti aerei l'ISIS con il potere aereo tattico
2013 Letta+Renzi+Gentiloni accelerano sulla sostituzione etnica con +700k immigratri clandestini. Il rientro del debito pubblico italiano é rinviato con il consenso di UE, si gioca la stessa carta "prodiana" del 1999 con €4 MLD all'anno sputtanati sine die nell'Africa Ferries (con la benedizione di bergoglio, che agita la bandiera del razzismo)
parte 1/2
parte 2/2
RispondiElimina2020 gennaio 22 lockdown a Wuhan: anche uno scemo avrebbe capito che era cosa seria.
Il Covid * made in Soros, questa volta é stato ben profilato con tecnologia mRNA (per dare la colpa alla Cina) diventa pandemia.
In UE sono tutti complici di Soros e della sua strategia di rigenerazione: ammazzare malati e vecchi e sostituirli con immigrati clandestini africani, nel mito di una crescita infinita in un pianeta finito.Schengen non fu mai chiuso, ne mai chiuse frontiere e quarantene da fuori europa. nessuno volle andare ad infetti zero proprio per poter ammazzare malati e vecchi.
I militari della MMI mi capirnno al volo: la mancata chiusura delle porte stagne ha fatto dilagare la falla, impedendo ai compartimenti non allagati di portare aiuto in un secondo momento: l'europa affonda perché il covid é endemico con varianti di varianti e si ammazzano malati e vecchi sopratutto nel I°mondo
2022 per destrutturare il ricordo delle offensive batteriologiche nel mondo UE/NATO, e per accelerare la detonazione di WWIII in Asia e per lo shale gas ucraino, i teodem.usa attizzano la crisi ucraina del 2013, mentre la von der leyen, draghi, mattarella, il parlamento europeo/italiano sventolano la bandiera di un nemico (immaginario, la russia é il primo patner energetico europeo) che non ha attaccato un paese UE, che non ha attaccato un paese NATO. La russia invade l'ucraina e d 1/5/2022 dice che se non gli verranno resi i $500 MLD (che giacciono in banche occidentali) sarà guerra termonucleare globale
https://youtu.be/pcZYIRecFhI?t=2179
Prossimamente su questi schermi ;-D
.Default e/o ITALExit
.guerra [Egitto+Sudan] contro Corno d'Africa per il casino fatto da World Bank (braccio finanziario in dollari di USA/petrolarabo) con le dighe sul nilo azzurro e bianco
Però é anche possibile che il green stream salti per aria (così l'Europa comprerà più GNL) con grande gioia di biden
oppure
.con grande interesse di Putin, che potrebbe persino pensare d'andare a paric on quello che biden ha fatto sul nord stream, aumentando la dipendenza UE dal metano russo
https://youtu.be/xWUuhNd37WI
https://www.ilmessaggero.it/mondo/zelensky_cernobbio_gas_draghi_cosa_ha_detto-6903983.html
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/09/27/fughe-di-gas-danni-senza-precedenti-a-tre-linee-del-nord-stream_31f0436d-e4ce-4710-9a35-bbdffcabc2e2.html
Cari saluti anche da Ahbel (l'I.A. di Gonor, un motore inferenziale artificiale) con cui si discuteva ridendo sarcastici, di tutte queste cose qualche gg fà
;-)
Un fatto poco noto è che la Calabria jonica fu una delle regioni più industrializzate d'Europa fra la metà del '700 ed i primi dell'800, ma ancora 50 anni più tardi annoverava impianti siderurgici importanti (fra l'altro). Tutto ciò era alimentato a carbone di legna ed ha comportato la sostanziale desertificazione di questa parte della Regione che, per di più, si trova anche sottovento rispetto alle montagne che intercettano il più della pioggia e della neve.
RispondiEliminaQuando le foreste sono finite, una popolazione sovrabbondante ha dovuto reinventarsi un'economia agricola di sussistenza su di un territorio devastato ed inaridito, generando quella fase di miseria storica che, invece, è assai ben conosciuta da tutti.
Quanto al gas russo, analogamente al carbone tedesco di allora, si portava dietro una fattura politica che magari è bene non trovarsi a dover pagare. Uno degli errori drammatici dei politici attuali e recenti è quello di considerare la politica come una sottocategoria dell'economia, invece del viceversa.
Infine, per le rinnovabili è vero che abbiamo il sole e il vento, ma non le materie prime per realizzare gli impianti. Ci riusciremo in una misura sufficiente? Me lo auguro, ma non ci conto.
"Uno degli errori drammatici dei politici attuali e recenti è quello di considerare la politica come una sottocategoria dell'economia, invece del viceversa."
EliminaDagli anni '60 la ricchezza fossile ha permesso ai politici di distribuire così tanta ricchezza, che ha loro permesso di governare in tranquillità. Il '68 è stato represso non colle baionette come succedeva fino alla WWII, ma coi soldi e coi beni di consumo, oltre che con le droghe pesanti fornite ai giovani in grande quantità per bruciar loro il cervello e renderli degli zombi inoffensivi. Questa assicurazione sulla vita fornita loro dall'economia dura tuttora e ha portato alla demonizzazione di tutte le teorie prudenziali sull'uso dell'energia fossile, tra cui LTG. Ancora cercano questa protezione che ha avuto lo stesso effetto della siderurgia ionica di 200 anni fa, solo che stavolta non è stata distrutta una zona della Calabria, ma tutto il mondo. Non so per quanto durerà, visto che la Nuland a Davos, protetta da migliaia di soldati svizzeri, ha espressamente detto che la classe media occidentale (operai, impiegati privati e pubblici impiegati nei servizi, pensionati) va annientata, perchè è la maggior responsabile del GW e dell'inquinamento globale. Il tentativo di Macron di privatizzare il sistema pensionistico francese è un campanello d'allarme per ora fermato dai 2 mln di francesi scesi in piazza, ma che rivela gli intenti dell'agenda globalista. Intanto gli obnubilati vengono tenuti tranquilli colle promesse di EV, rinnovabili e altre concessioni incentivate dallo Stato, cioè dai politici, cioè dai loro padroni dell'agenda globalista di Davos, ma questa situazione potrà durare solo finchè durerà l'energia fossile del petrolio, che tiene in piedi l'85% del trasporto dei beni necessari al consumismo. Poi col 15% o anche meno dei beni trasportati, quanta popolazione globale potrà essere sostenuta? Il 10% dell'attuale sono 800 mln. Questo articolo ipotizza la sparizione dell'umanità entro il 2100, tra microplastiche cancerogene, glifosato cellulare velenoso, diminuzione degli spermatozoi e secondo la Nuland è tutta colpa dell'occidente, tanto per cominciare: https://www.zerohedge.com/geopolitical/one-way-or-another-population-globe-will-soon-be-much-smaller-it-right-now
Come ripeto da un po' la demografia sembra smentire Malthaus, peraltro microplastiche e quant'altro entrano poco nel calcolo mentre ci sarebbero un paio di anelli di retroazione sociale e un pizzico di demografia base in gioco.
EliminaDi fondo è la transizione globale dall'era agricola a quella industriale in termini di demografia, l'essenza si riduce al fatto che è più coerente in un mondo tecnologico avere meno figli più istruiti che uno stuolo di individui che possono solo metterci forza muscolare. Il punto di equilibrio dinamico non è calcolabile ma ampiamente nel range delle capacità delle rinnovabili, si potrebbe rappresentare bene con la bolla degli immobili cinesi....
aspetta che smettano di arrivare i prodotti petroliferi raffinati dalla Russia dal 5 Febbraio. Si potrebbe verificare un'inflazione sudamericana del 40-50% e allora addio sogni di gloria. Speriamo non succeda, perchè si verificherebbe il progetto del GR: tutti poveri in canna, ma felici grazie all'uso diffuso di droghe pesanti, tranne che ai vecchietti come me ed il prof, perchè ai datati (che potrebbe non essere la nostra onorevole età, ma anche molto meno) offrirebbero l'eutanasia, come stanno già facendo in Canada. Ci vuole poco a depopolare il mondo, molto meno di quello che si pensi. In ogni caso da qui al 2100 di sicuro, ma forse anche in uno o due decenni il pianeta potrebbe avere una popolazione a livelli medioevali (500 mln), basta che lo vogliano le elite. Non ci vuole molto a interrompere le catene di rifornimento globali, ma non lo faranno per non suscitare rivolte, troveranno un modo soft. Il tempo è dalla loro, ma le risorse si stanno esaurendo velocemente, quindi, se si sono dati uno o due decenni, sanno di dover portare a compimento l'agenda 2030 in questo lasso temporale.
Eliminarenewable energy can not save our current 8 billion human population and will never sustain our current 8 billion population
RispondiEliminahi 👋 ugo bardi is there still time to avoid collapse or is our time up ?
RispondiEliminaMy learned friend, megalomania won't be stopped by 'national production sufficient for economic needs'. It certainly helps the megalomaniac that people believe they are in need, but those who truly crave empire will do so whether they have what the need or not.
RispondiEliminaprova
RispondiEliminaMi permetto un appunto, oggi le economie non sono più così DIRETTAMENTE correlate al consumo energetico come all'epoca perchè nei decenni molta dell'ottimizzazione ha "inseguito" la curva delle risorse sempre meno concentrate e così fedelmente che oggi l'Europa è prima nel riciclo (https://recyclecoach.com/resources/32-recycling-statistics-and-facts-for-2022/) perchè povera di risorse e usa spesso processi meno energivori per lo stesso motivo.
RispondiEliminaIn fondo è un effetto del Paradosso di Jevnos usato per mascherare la scarsità, nulla di nuovo sotto il sole visto che proprio gli USA oggi sono i più ferventi ecologisti nel momento in cui anche i "fedeli alleati" iniziano a andare a secco (le criptiche ed arcane "riserve" del golfo...?) e una superpotenza senza energia non esiste!
Il combinato disposto comunque in generale dimostra la completa MARGINALITA dei politici come afferma Tolstoj perchè rispondono a fenomeni puramente sociali ed alla meglio possono ritardare l'avvento di ciò che è nevitabile a costo di un corollario di sofferenza. Spesso poi mi chiedo quanto questo strapotere dei "politici" non sia solo la manifestazione di una volontà collettiva dei "sudditi" inespressa nel privato ma evidente negli atti comuni ed orientamenti di pensiero, un "dare forza" a chi propone un idea che in fondo piace A TUTTI e si incarna in un "uomo antenna": lo stesso Hitler è un uomo del suo tempo non troppo fuori dalla media del "pensiero comune" della sua epoca, non particolarmente brillante nel pensiero o nell'oratoria ma bravissimo a dire ciò che l'interlocutore vuole sentirsi dire e con i grandi sogni dei piccoli uomini..... non a caso la fissa per Wagner!
La storia macina gli imperi e tutto ciò che vorremmo eterno ma con i tempi ed i modi della natura, senza fretta e progressivamente erode e modifica anche le montagne cambiando la BASE di tutto su cui i costrutti umani si reggono e contrastare ciò è alla lunga impossibile, perchè la REALTA VINCE SEMPRE grazie ad una imbattibile perseveranza.
Athanasius
no need for a renewable energy transition ugo bardi said that soon the parousia will come like a thief in the night so why care for renewable energy if we will all be death ?
RispondiEliminaif we invest in the renewable energy transition we will be death because ugo bardi said the parousia will come like a thief in the night and if we invest in fossil fuels we will also be death by climate but jorgen randers says that climate will not kill us directly because melting of the ice caps takes decades but al ghais say we will need fossil fuels at least until 2045 to make the transition and ask government to invest in it !
RispondiEliminacould jorgen randers also be right in earth4all he did say or saw that human population would grow until 2050 and than slightly decline to 2100 and he also said that we will extract oil and gas and coal until 2080 in the worst case scenario in earth4all but it is weird that the limits to growth see population decline in 2030 and earth4all sees population growth to 2050 earth4all also say they have better computers and software than limits to growth in 1972 can you please explain this prof bardi ?
RispondiElimina"È difficile non trarre la conclusione che il vero obiettivo è sempre stato quello di costringere milioni di persone a rinunciare alle loro auto."
RispondiEliminahttps://notalotofpeopleknowthat.wordpress.com/2023/01/23/affordable-electric-cars-not-viable-kia-boss/
Questa è la conclusione cui sono giunte la Kia e la BMW, ma anche le altre case automobilistiche sanno che è così. Che la mobilità elettrica sarà appannaggio solo dei ricchi, è lapalissiano, ma tanto il GR prevede un mondo di poveri in canna, quindi di che preoccuparsi. Di questo passo, con l'inflazione al 9-10%, o peggio se fanno tornare il petrolio da 120$ in sù, presto nessuno potrà nemmeno permettersi nemmeno un'auto ICE nuova, figuriamoci elettrica. Basta vedere già ora quanto è diminuito l'afflusso ai super e la quantità di acquisti nei carrelli.
P.S.: che il prezzo del petrolio non segua la regola della domanda ed offerta è chiaro, perchè l'offerta è attualmente inferiore di almeno 3 mbd e dovrebbe salire molto più in alto dell'attuale. In pratica è un prezzo amministrato, che decidono a tavolino per non far collassare di colpo il sistema capitalistico. Senza il consumismo di beni e servizi inutili e superflui con relativo spreco di risorse questa società si ridimensionerebbe trasformandosi in una di sussistenza, ma i mld di umani che vivono grazie a questo spreco che ci starebbero a fare? Eccoci al significato dell'espressione "mangiatori inutili" e dentro ci siamo io ed il prof, pensionati, insieme alla totalità (penso, a meno che qui qualcuno non sia agricoltore o allevatore) di quelli che leggono. Rendiamoci conto che la nostra vita è appesa ad un filo di petrolio e terminerà con esso. Speriamo che duri più possibile, ma se invece del pane (che non vuole mangiare quasi più nessun giovane, perchè vogliono pizze, amburgher e altre schifezze industriali) mi dessero le brioche di Maria Antonietta, mi andrebbe bene lo stesso. In fondo "con Franza o con Spagna, purchè se magna". Bella logica, non c'è che dire. Da persone cretine, ma se fossero state intelligenti e virtuose non sarebbero stato buttato alle ortiche LTG e nemmeno Malthus. Ricordiamoci che: prudentia, auriga virtorum. Appunto virtorum, quelle che mancano alle locuste. Comunque una veggente irlandese, tale Ghallagher Cristina, dice di essere stata avvertita dalla Madonna, che mancano solo solo 7 lune e mezzo alla discesa del Fuoco dal cielo. Quindi, nuovamente, di che preoccuparsi. O col GR o colla Parusia i nostri problemucci materialistici avranno fine, anche se credo più al GR, perchè i veggenti spesso raccontano di cose ultraterrene che non possono capire bene. Magari queste 7 lune sono 7 anni o 7 secoli. Se sono lune veramente, lo vedremo presto, ma non lo credo granchè.