MODI DI PENSARE E DI AGIRE
C'è un giusto modo di pensare ?
C'è un giusto modo di agire ?
Io penso di SI
C'è un giusto modo di pensare ?
C'è un giusto modo di agire ?
Io penso di SI
Una riflessione di "Madre Terra"
Il territorio degli Indiani d'America fu invaso dagli Europei.
Gli Indiani non reagirono tutti nello stesso modo, bensì in vari modi.
Un modo fu questo :
- combatteremo contro i bianchi per difendere il possesso dei territori su cui viviamo.
Un altro fu questo :
- i bianchi sono troppi e hanno armi troppo potenti, saremo sconfitti : faremo dei patti con loro.
Erano ambedue giusti modi di pensare.
C'era però un modo sbagliato di pensare :
- era quello degli Europei che si arrogavano il diritto di invadere il territorio altrui.
Così è per tutti i pensieri del mondo.
C'è sempre un modo giusto e uno sbagliato di pensare.
Il modo giusto di pensare per gli esseri umani può essere così riassunto :
NON siamo una specie privilegiata : abbiamo gli stessi diritti e doveri delle altre specie viventi, animali, vegetali, minerali, liquidi e gas.
NON siamo un popolo privilegiato : abbiamo gli stessi diritti e doveri degli altri popoli umani.
NON sono un individuo privilegiato : ho gli stessi diritti e doveri dei miei simili.
Se NON adottiamo questo modo di pensare, le nostre grandi capacità mentali ci porteranno a distruggere il mondo.
E' quello che sta accadendo.
Bisognerebbe iniziare a pensare sistemicamente, ma questo vorrebbe dire responsabilizzarsi: valutare attentamente le ramificazioni ed effetti delle nostre attività sulla società e sull'ambiente, considerando le relazioni e l'interdipendenza che le connettono indissolubilmente; ampliare il nostro angusto orizzonte spazio-temporale e non fare qualcosa semplicemente perché si può, perché al momento ci conviene o ci fa comodo (per poi - oops - scoprire che abbiamo segato il ramo sul quale eravamo seduti).
RispondiEliminaConcordo.
EliminaGianni Tiziano
..........delle altre specie viventi, animali, vegetali, minerali, liquidi e gas.
RispondiEliminaNon mi risulta che minerali, liquidi e gas siano specie viventi. Se è a conoscenza di novità che avvalorino tali affermazioni non esiti a condividerle.
C'era però un modo sbagliato di pensare :
- era quello degli Europei che si arrogavano il diritto di invadere il territorio altrui.
Guardi, la specie Homo Sapiens ha una storia evolutiva che ne ha forgiato il comportamento. E' aggressiva, egoista, fortemente gerarchica. E' inoltre dotata di una certa capacità intelletiva. Il mix che ne risulta la porta ad essere, come specie, notevolmente instabile e in quantità proporzionale alla sua complessità tecnologica e sociale.
Non c'è niente da fare, così siamo e rimarremo. Di certo il nostro destino non ci porterà nulla di buono. Non è difficile prevedere una regressione. Tutto sta nel capire dove ci fermeremo.
Alfonso,
Eliminail senso della mia frase è che dovremmo rispettare tutto : noi stessi, e ciò che è al di fuori di noi stessi, compresi minerali, liquidi e gas.
Io personalmente, credo che i sassi sono vivi, ed anche l'acqua, e l'aria.
.----
La specie Homo Sapiens ha una brevissima storia evolutiva (200.000 anni).
Abbiamo imparato a dimenticare il “rispetto”.
Potremmo reimpararlo, se lo volessimo.
Gianni Tiziano
Concordo con Gianni Tiziano sul fatto che anche i sassi sono vivi.
EliminaSecondo le mie ultime ricerche, la vita è in ogni più piccola particella che compone gli atomi. Qualsiasi atomo del sistema periodico.
Quando alcuni di questi elementi entrano a far parte del corpo degli esseri viventi tradizionali, ciò ne permette una maggiore possibilità di movimento / azione; ma i fondamenti della vita sono in tutto ciò che ci circonda.
Es: noi siamo fatti prevalentemente di acqua. Pensate che ci sia differenza tra l'acqua nel nostro corpo e quella che beviamo?
Nessuna!
L'unica differenza è che l'acqua nel nostro corpo è organizzata e gestita, mentre quella all'esterno no.
Tutto ciò che ci circonda è composto da massa ed energia, o si può dire anche: corpo e anima.
L'esempio classico è l'elettrone che mostra in modo esplicito la sua doppia natura di onda e particella.
Alessandro,(Pulvirenti)bisogna essere molto prudenti a non confondere la vita con l'esistenza.
EliminaQuando tu dici:
"L'unica differenza è che l'acqua nel nostro corpo è organizzata e gestita, mentre quella all'esterno no".
Appunto, ma é proprio una differenza fondamentale ed irriducibile.
(Nemmeno questo é esatto.Un fiocco di neve é tutt'altro che disorganizzato, ma un lichene ed un fiocco di neve sono vivi in modi che non possono essere equiparati.O tenere in mano una manciata di neve finchè non si sciolga bisogna considerarlo una specie d'assassinio?)
Altrimenti, procedendo beatamente con questo atteggiamento che è conosciuto da millenni,e viene chiamato animismo, si può perdersi in una delle varie forme d'insanità mentale.
La poesia permette di fare voli pindarici arditissimi, ma ogni volta bisogna ritornare sulla terra ferma seppure sismica, se non si vuole perdere il senno.
Senno che non pare proprio esista in miniere selenite o nascosto in qualche asteroide dedicato ad Atena.
E comunque, hai dimenticato l'informazione.
Senza di essa i tuoi sassi viventi pur esistendo, nessuno saprebbe
dove siano e nemmeno che ci siano.
(Certo, l'informazione è implicita nell'organizzazione
dell'acqua dei viventi, ma come mai non l'hai esplicitata?)
Un saluto, Marco Sclarandis
Ricordo, che quando studiavo Scienze, l'unica differenza importante che distingueva la natura inanimata, da quella vivente, era la "riproduzione".
EliminaPerché anche sostanze "non viventi" possono crescere (come fanno i cristalli), muoversi (come fa l'acqua), emettere suoni (come fa il metallo Gallio quando fonde) ecc.
Io non dico che una goccia di acqua sia Vita come la intendiamo noi; così come non sono un programma per computer una manciata di byte; ma moltissimi byte scritti in modo sensato, danno "Vita" ad un programma, che ha alcune funzioni che può eseguire autonomamente.
Quello che voglio dire è che, la materia, gli atomi attorno a noi, sono come i bit o byte del computer. Sono le basi della vita.
L'unica differenze che ha la vera Vita da queste forme più semplici, è la complessità organizzata (informazione).
Gli amminoacidi sono alla base della catena del DNA e quindi della vita.
Sono anch'essi vita?
Sono semplicemente i mattoni della vita.
Quello che noi intendiamo per vita è semplicemente un'organizzazione complessa di tali mattoni, i quali, come dicevo prima, devono potersi riprodurre e trasferire l'informazione alla discendenza.
PS:
EliminaProprio in questi giorni mi deve arrivare un libro di Biologia che ho acquistato su Amazon.
Voglio vedere e studiare quali sono gli ultimi ritrovati della scienza in questo settore.
Aggiungo, per finire, quando ho detto che anche i sassi sono vivi, intendo che:
Eliminale particelle che compongono gli atomi, sembra, dalla meccanica quantistica, che non rispettino il principio di causa/effetto.
Nel senso che: un atomo di un elemento radioattivo, emette la sua radiazione in un momento casuale (non c'è nessuna azione fisica/chimica che noi possiamo fare per decidere quando fargli emettere tale radiazione.
Questo significa che se anche noi cambiassimo la pressione esterna, la temperatura, mettessimo un campo magnetico stabile o oscillante ecc. non riusciremmo a creare la "causa" che generi l' "effetto" dell'emissione della radiazione (alfa, beta o gamma che sia).
Solo rompendolo con la forza potremmo fargli emettere particelle, ma non sarebbe la stessa cosa.
Quindi, in meccanica quantistica, sembra che ci siano particelle che autonomamente si comportino in un certo modo.
Questa potrebbe essere la base della vita e dell'informazione.
Perché la libertà di decidere dell'uomo, può darsi che nasca da questa autonomia casuale delle particelle.
I programmi d'intelligenza artificiale, si basano molto nella generazione di numeri casuali, che servono a scegliere pochi percorsi di ragionamento, in una situazione in cui ce ne possono essere quasi un'infinità.
Questa casualità, fa si che due persone, che partano dagli stessi dati iniziali, eseguano la ricerca su percorsi diversi.
"Ricordo, che quando studiavo Scienze, l'unica differenza importante che distingueva la natura inanimata, da quella vivente, era la "riproduzione"."
EliminaTi sbagli: la vita ,anche a livello dei virus, è essenzialmente entropia negativa automantenentesi a scapito dell'entropia positiva che scarica nel non vivente.
@Fra:
EliminaSe prendi del solfato di ammonio (sale chimico non vivente) e lo sciogli in acqua, ha una reazione con entropia negativa.
Infatti la soluzione acquosa che ne deriva, si raffredda e tende ad assorbire calore dall'esterno (entropia negativa del sistema).
Non penso che definiresti, il solfato di ammonio, come vita.
Io sono invece convinto che siamo una specie privilegiata.
RispondiEliminaE' un privilegio che ci troviamo addosso senza averlo chiesto od averlo conquistato, é lapalissiano, anzi, è proprio il privilegio di per sè stesso che ci rende consapevoli di averlo. Ma ciò non toglie che siamo di fatto una specie privilegiata.
Ed appunto per questo abbiamo l'onere di agire in un certo modo se vogliamo continuare a godere di questo privilegio.
Il fatto che siano esistiti, esistano, ed esisteranno popoli privilegiati non credo che si possa smentire tanto facilmente.
Ma appunto, chi sa di godere di un privilegio deve decidere se mantenerlo con arroganza o con spirito di servizio, od anche se rifiutarlo.
In linea di principio diritti e doveri di popoli e individui devono essere
gli stessi, ma di fatto esistono delle differenze che non derivano da alcun sopruso perpetrato da qualcuno su qualcun' altro.
Bisogna chiedersi perchè esistono queste differenze, e quali possono essere limitate ed anche eliminate, e come, altrimenti tanto vale cullarsi in affermazioni tanto sterili quanto inconcludenti.
Che stiamo adoperando il privilegio d'una mente capace di comportamenti
tanto bizzarri,imprevedibili e potenti in un modo che é particolarmente adatto alla nostra rapida e dolorosissima estinzione, é innegabile.
Ciò fa di noi una specie privilegiata anche nella profonda stupidità.
Infine come mai Natura, Madre o Matrigna, Fata o Strega ha permesso l'esistenza di esseri come noi?
Siamo esseri soprannaturali od innaturali?
Come mai cerchiamo di creare esseri simili a noi?
Siamo solo noi che ci domandiamo questo?
Io credo di sì, e proprio rovelli come questi fa di noi esseri così disgraziatamente privilegiati.
E, a quanto pare, da quando un ominide ha avvertito la differenza abissale tra sè e gli altri esseri viventi, ha dovuto sopportare il tormento di non poter rispondere facilmente a tali domande.
Esiste una sola razza umana.Ne sono esistite altre, ma questo è un fatto che è assolutamente inutile per chi inneggi al razzismo ad all'antirazzismo.
Semmai c'è da chiedersi come mai sia così e se altre razze umane non possano sorgere in futuro, oltre che ad esistere nell'Universo.
Se non è un privilegio questo, d'essere unici, razzialmente parlando, non saprei come chiamare un tale fatto.Almeno qui sulla Terra.
(Se qualcuno s'infastidisce a sentire la parola razza, sappia che possiamo anche abolirla, ma proponga una parola per distinguere un collie da un San Bernardo,intesi come cani indubbiamente differenti).
Questo essere l'unica razza superstite è un onore altrettanto grande, quanto l'onere che compete.
Sulla Terra , a quanto pare, vivono adesso solo un centesimo od un millesimo delle specie comparse nella sua lunga esistenza.
E tra queste solo una sa, o almeno crede di sapere, che potrebbero esisterne anche di più.
E certamente, eliminare quelle esistenti come stiamo facendo, per vedere
se ne sorgeranno altre mai viste prima, non dev'essere il mezzo più rapido ed efficace per scoprire la verità.
Infine, un pensiero dedicato all'autore delle riflessioni di questo post.
Non crederò mai, che intrinsecamente, la vita tribale, sia l'unica possibile per vivere in equilibrio con il resto dei viventi.
Semplicemente, L'Homo Sapiens sapiens, non desidera vivere solo in modo tribale.
E' una tremenda tribolazione, questa, perchè la vita civile, ovvero quella che ha portato a innumerevoli civiltà, é altrettanto irresistibile.
Ora possiamo vedere quanto sia necessario, anzi indispensabile, conciliare queasti desideri potenti e contrastanti.
Ci riusciremo?
L'unico motivo per cui mi piacerebbe risorgere anche una sola volta e per qualche tempo é per avere una risposta a questa domanda.
Marco Sclarandis
Siamo degli esseri viventi differenti.
EliminaNella sua ingordigia di risorse, la civiltà attuale stà distruggendo le foreste, gli oceani, le montagne, le pianure e le vallate, la salubrità dell'atmosfera, e delle acque, e la biodiversità.
Parimenti, stà distuggendo i popoli non civilizzati.
Quando e se,
la civiltà,
riuscisse a convivere rispettando i diritti dei popoli non civilizzati,
e dell'ambiente,
non ne parlerò male.
Gianni Tiziano
Vedo che cominciamo ad intenderci, Gianni Tiziano.
EliminaMadre Natura, da cui Lei ha preso lo pseudonimo, ha distrutto le foreste, gli oceani, le montagne, le pianure e le vallate, la salubrità dell'atmosfera, e delle acque, e la biodiversità per più volte.
E molto probabilmente, la quinta di queste, con le mastodontiche eruzioni del Deccan e l'asteroide dello Yucatan, ha tolto di mezzo parecchie specie animali, e da lì è iniziato un nuovo corso che ha portato fino a noi.
Sempre che si voglia credere all'evoluzione darwiniana.
Ora noi siamo in grado, anzi lo stiamo proprio facendo, di realizzare una sesta grande estinzione, che può riguardare noi stessi in grandissima percentuale.
E' Madre Natura che sta agendo direttamente, o noi siamo suoi ignari esecutori o che cos'altro?.
Io credo che una specie vivente che abbia una mente come la nostra
sia affine ad un buco nero astronomico, dove l'attrazione gravitazionale sia l'equivalente della nostra ingorda curiosità.
Eppure, nemmeno i buchi neri riescono ad ingoiare tutto, perchè sembra che essi stessi evaporino, seppure con esasperante lentezza, ma questo impedisce loro di regnare sovrani, anzi di diventare un unico buco buio, silenzioso ed omnicomprensivo.
In ogni caso, non é vero che stiamo distruggendo tutto, perché una parte di noi fa ogni giorno un duro lavoro di salvaguardia e di ricostruzione, ed ignorare questo fatto é quanto di meglio occorre ai distruttori per andare avanti indisturbati.
Siamo in una situazione emotivamente molto difficile da sopportare
ed infatti c'é, e sono anche parecchi, chi non ci riesce, e si rifugia in mondi inesistenti, immaginari, assurdi, con ogni mezzo, farmaci e tossicodipendenze comprese.
Senza dichiarare la disponibilità al suicidio, cosa piuttosto ingenua e pericolosa di questi tempi,si può invece dichiarare la disponibilità alla rinuncia alla procreazione sostitutiva, intendendo con questo a limitarsi ad un unico figlio per famiglia ed anche meno, intendendo con quest'altro la disponibilità ad accudire figli altrui come se fossero propri.
L'elenco d'azioni necessarie per trovare un equilibrio di lunga durata fra l'antroposfera e la biosfera non è sterminato ma nemmeno si può rassumere in uno slogan.
O almeno, trovarne uno che sia realmente efficace mi pare un'impresa disperata finché il frastuono continuo della réclame* non accenni a diminuire.
Può anche darsi che la soluzione sia in arrivo dalla fascia di Kuiper a o dalla nube di Oort, con le sembianze e la sostanza di un grosso grumo di platino ed iridio, che riporti l'attuale umanità alle dimensioni presunte all'epoca dell'eruzione di Toba.
Od una soluzione più domestica ma altrettanto drastica, portataci dalla caldera dello Yellowstone.
Oppure,come un miracolo quasi soprannaturale, può essere che entro questo secolo, riusciamo a trasformarci in un sublime superorganismo, che renda la nostalgia dell'Eden perduto una ossessione solo dolcemente malinconica.
Io,talvolta, ne colgo qualche fuggevole immagine.
Se così non fosse mi darei con gaudio alla cupio dissolvi più sfrenata.
* preferisco la parola francese réclame a pubblicità, per via della radice comune alla parole reclamo, chiamata, ed i verbi reclamare e chiamare.
Marco Sclarandis
http://www.liology.org/what-is-liology.html
EliminaUna via di mezzo
Anonimo5 aprile 2016 08:03,
EliminaGrazie !
E' un bel sito.
Gianni Tiziano
Ciascuno infatti si sforza di imparare ciò che non conosce, ma non cerca di approfondire ciò che conosce già.
RispondiEliminaCosì l'eccesso di intelligenza mette disordine nella radiosità della luna e del sole, sgretola le montagne, asciuga i fiumi e turba il succedersi delle quattro stagioni.
Gli eccessi dell'intelligenza è dell'azione hanno perturbato il mondo.
Una pagina a caso dello Zhuang-zi.
Anche l'intelligenza deve darsi un limite.
Concordo.
EliminaGianni Tiziano
"fatti non foste a viver come bruti, ma per seguire virtute e canoscenza". Il male della specie umana è che, pur avendo la possibilità di sublimare in creature simili a Dio(lo dice Gesù), preferisce la brutitudine della carne egoista alla sapienza e alla perfezione di Dio e dello Spirito Santo. Quanti nella storia umana hanno cercato Dio, invece che se stessi, abbagliati dagli specchietti degli istinti? Penso pochissimi. Invece secondo un Padre di un santuario mariano i santi sono tanti, quindi spero di sbagliarmi.
RispondiEliminaMago,
Eliminacredo che un cristiano che era molto vicino al senso del mio post, sia stato San Francesco d'Assisi.
Fratello Sole, sorella Luna, sorella Acqua ....
Gianni Tiziano
Savonarola diceva che il bel vivere del cristiano è la Grazia di Nostro Signore. Visto la fine che ha fatto(uguale a quella di Gesù, ammazzato dal potere temporale su istigazione di quello religioso) penso fosse nel giusto. Il mondo tollera a malapena chi ama il creato, ma odia smisuratamente chi ama Dio.
EliminaQui si apre una riflessione interessante ovvero il perché della connotazione ecocida nonché autodistruttrice di specie (penso, sempre più spesso, che la specie Homo ha tutti i potenziali per ottenere la più grande estinzione di massa, compresa se stessa, che caratterizzerà appunto l'antropocene).
RispondiEliminaIo rifuggo dal giudizio morale (giusto o sbagliato) e preferirei rimanere nel relativismo scientifico dell'etica: ciò che si combina è sostenibile ed ecologico o non lo è?
Se si pensa che la sovrappopolazione è da sempre causa di migrazioni di massa che da sempre sono gli atti più violenti in assoluto intraspecie (dissimulati spesso dalla apparente bassa intensità, ma l'area dell'integrale della funzione è spaventosamente più grande rispetto a quella, da esempio, dei conflitti concentrati ovvero delle guerre) e quindi ecocidi (si pensi come gli arabi ed europei hanno ridotto l'Africa, oppure la predazione del pacifico da parte di giapponesi, l'inquinamento globale dei cinesi etc.) si capisce poi come l'etica ecologica si avvicina un po' alla morale, col rispetto di altri popoli nei territori che li ospitano (i loro territori, in una visione antropocentrica)..
In un mondo stipato di predatori apicali in ulteriore spaventoso aumento esponenziale, direi che tutti i problemi peggiorano di vari ordini di grandezza. In sistemi in collasso poi il giusto soccombe molto velocemente in favore del Mors tua vita mea prima e poi tutto soccombe nel collasso globale per sovraccarico antropico.
Infine: diritti e doveri con i propri simili. Simili, appunto che non significa tutti ma appunto i simili. Anche da questo punto di vista l'ugualismo illuminista prima e marxista (e massonico) poi sono i precursori dell'omologazione prima e poi delle grandi sostituzioni, per dirla alla Renaud Camus, è il più efficace strumento per la violenza in grande dell'ingegnerizzazione delle società e delle grandi violenze contro i popoli e la Terra Madre al confronto dei quali i giochetti industrailizzazione della società di stalinisti, khmer e nazi erano giochetti da ragazzi.
Violenza contro la Terra madre e violenza contro altri homo. Sempre a braccetto (si pensi,ad esempio, alla distruzione delle culture animiste e politeiste e relativi genocidi commesse dalle barbarie monoteiste, con l'islam ora massimamente virulento e, per dirla alla Houellebecq, la più stupida di tutte).
Il peggio vince, sempre. C'è un'entropia che tende al massimo anche in termini di specie, oltre che termodinamici.
Ciò che si combina non è né sostenibile né ecologico.
EliminaStiamo usando violenza verso la natura, verso gli altri popoli, le altre culture, e anche fra di noi, riguardo al diritto ad una vita serena, ad un reddito, al lavoro.
La diversità va salvaguardata in quanto sostiene la vita.
Gianni Tiziano
Gli indiani promuovevano una morale di comunità in nuce: gli anziani si allontanavano sua sponte o venivano allontanati se erano di peso per la comunità , ci arriveremo anche noi: la questione è se ci arriveremo fra 30 anni ,con ulteriore depredazione dei suoli da parte dell'agricoltura, oppure volgiamo cominciare a ragionare su una morale di comunità che sempre regoli quella individuale fin d'ora, anzi sarebbe stato meglio fin da ieri...
RispondiEliminaPresso gli indiani nordamericani, la libertà individuale era indiscussa.
EliminaPiù forte ancora, era la volontà di fare del bene alla tribù.
Per questo, poteva succedere che degli anziani preferissero appartarsi e lasciarsi morire, piuttosto che essere di troppo peso alla tribù.
.----
Sono pronto a farlo anch'io, se necessario. Non ho paura della morte.
Faccio parte della comunità vivente, e credo che, per una rapida necessaria decrescita, dai 7 miliardi e 400 milioni di esseri umani ad un numero sostenibile per il pianeta Terra, potrebbe essere necessario questo passo, lasciato alla libera e cosciente scelta individuale.
Gianni Tiziano
"potrebbe essere necessario questo passo, però lasciato alla libertà individuale " 100 anni fa sicuramente, da 30 anni almeno a questa parte è una contraddizione deflagrante sia per limitare le conseguenze pratiche del non agire sia come genuflessione alla morale dell'individuo che ci ha portato fin qui. negli indiani la morale di comunità era predominante...Quindi la tua risposta oltre che non corretta è oltremodo pericolosa e sinuosa...Cristiana direi.
Elimina"Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite le terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra"
RispondiEliminaPiù chiaro di così!!!
Le parole che ha riportato, sono nel primo capitolo della Genesi, uno dei libri che compone la Sacra Bibbia, testo di riferimento per la religione cristiana.
EliminaFanno parte dell' Antico Testamento.
Questa è la frase della Bibbia che più di tutte mi ha indotto ad abbandonare definitivamente la fede cristiana, circa 5 anni fa.
Presuppone una gerarchia di potere, e pone l'essere umano uno scalino sopra al resto della natura.
Esprime una visione antroponcentrica.
Io vedo, al contrario, in modo biocentrico.
Questa mia visione biocentrica è maturata nel tempo, ed è frutto di tante lunghe camminate nella natura quasi incontaminata, molte volte con binocolo e talvolta con lente di ingrandimento a portata di mano.
E' frutto di studio di altre religioni, soprattutto il buddismo che per taluni non è una religione ma una filosofia.
Sopratutto, dell'incontro con il pensiero dei Nativi Nordamericani e dello studio delle popolazioni non civilizzate.
E' anche frutto di sedute di meditazione, nella quiete della mia casa.
Credo che da ogni religione si possa estrarre del buono. Bisogna, secondo me, stare attenti a scartare il male.
Gianni Tiziano
Caro Gianni,
Eliminaanche io cerco di inquadrare il mondo e viverlo con una visione più biocentrica piuttosto che antropocentrica. Tuttavia quelle frasi della Bibbia così come noi le conosciamo sono solamente la traduzione in italiano. Siamo sicuri che in ebraico antico ci fosse scritto l'equivalente di "soggiogare" e "dominare"? Come sappiamo lingue diverse portano significati diversi per parole che noi consideriamo corrispondenti...
Ciao
Andrea
Samuel Biancucci, non è onesto intellettualmente citare questa frase,senza neanche fornire la fonte.
EliminaLa Bibbia è certamente un testo sconcertante, contradditorio e come ogni testo considerato sacro, intrinsecamente pericoloso.
Ma esistendo, è meglio leggerlo per capire la mente di quelli che l'hanno scritto.
Diecimila anni fa i pensieri dominanti degli esseri umani dovevano essere quelli rivolti a salvare la ghirba, più che altro.
E tremila anni fa pure, complicati pure dal fatto che bisognava anche difendersi da altri umani che cercavano di approfittare del tuo lavoro e delle tue risorse, sia che fosse della tribù di un villaggio o della popolazione di una città.
Il Signor Gianni Tiziano è irreversibilmente convinto , mi pare, che esista un mondo naturale dove tutto è armonia perfetta, ma dalle sue parole ed osservazioni e meditazioni io non riesco a capire come sia fatto, in generale e nei dettagli.
Il mondo dei nativi americani, che Gianni Tiziano ama ed ammira, gli si avvicina più di tanti altri di sicuro, ma è bastato un po' di alcool e di fucili per rovinarlo, purtroppo.
"Questa è la frase
( siate fecondi e moltiplicatevi, riempite le terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra )
della Bibbia che più di tutte mi ha indotto ad abbandonare definitivamente la fede cristiana, circa 5 anni fa.
Presuppone una gerarchia di potere, e pone l'essere umano uno scalino sopra al resto della natura", (Gianni Tiziano).
Ebbene secondo me é inutile presuppore una gerarchia di potere, semplicemente perchè questa gerarchia esiste di fatto.
Noi siamo realmente capaci di soggiogare tutti gli altri esseri viventi.
Ma, siccome la Vita terrestre è una rete inestricabile di relazioni,di una complessità inimmaginabile anche solo per noi, figuriamoci per un elefante od una formica, appunto per questo dobbiamo stare attenti a quello che facciamo.
Per me questo è il biocentrismo.
Non l'idea che noi in quanto tali, siamo dei tiranni incapaci di comportamenti compatibili con il resto del creato.
Ho già domandato al signor Gianni Tiziano, magari indirettamente,se noi esseri umani siamo esseri naturali, soprannaturali, innaturali ed ora aggiungo extranaturali.
Ma per ora non mi ha risposto.
Ha tutto il sacrosanto diritto di ignorare la mia domanda.
"Credo che da ogni religione si possa estrarre del buono. Bisogna, secondo me, stare attenti a scartare il male, Gianni Tiziano".
E dalla Bibbia cosa se ne ricava di buono?
Sentiamo.
Marco Sclarandis
Andrea, ecco il frutto di alcune ricerche sul versetto in questione (Sacra Bibbia, libro Genesi, capitolo 1, versetto 28) :
EliminaSpagnolo : 28 Y los bendijo, diciéndoles: «Sean fecundos, multiplíquense, llenen la tierra y sométanla; dominen a los peces del mar, a las aves del cielo y a todos los vivientes que se mueven sobre la tierra». http://www.vatican.va/archive/ESL0506/__P2.HTM
Inglese : 28 God blessed them, saying: "Be fertile and multiply; fill the earth and subdue it. Have dominion over the fish of the sea, the birds of the air, and all the living things that move on the earth." http://www.vatican.va/archive/ENG0839/__P3.HTM
Diodati : 28 E Iddio li benedisse, e disse loro: Fruttate e moltiplicate, ed empiete la terra, e rendetevela soggetta, e signoreggiate sopra i pesci del mare, e sopra gli uccelli del cielo, e sopra ogni bestia che cammina sopra la terra. http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=genesi+1&versioni%5B%5D=Diodati
Nuova Diodati : 28 E DIO li benedisse; e DIO disse loro: «Siate fruttiferi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, e dominate sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo e sopra ogni essere vivente che si muove sulla terra». http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=genesi&versioni%5B%5D=Nuova+Diodati
Nuova Riveduta : 28 Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra» http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=genesi+1&versioni%5B%5D=Nuova+Riveduta
Molto similari fra di loro, d'altronde queste sono traduzioni cristiane, cattoliche e non.
Ciao.
Gianni Tiziano
marco5 aprile 2016 11:22,
Elimina.- noi siamo esseri naturali, SI.
.- io ho scritto “Credo che da ogni religione si possa estrarre del buono.” NON ho scritto, dalla Bibbia. Il che, se ci pensi un momento, è differente.
Gianni Tiziano
Molto bene Gianni Tiziano, anch'io credo che siamo esseri naturali.
Eliminaed appunto per questo credo che stiamo trovando un equilibrio nella biosfera che non è facile da immaginare nei dettagli.
Lo stesso per quanto riguarda l'estrazione di qualcosa da vari testi considerati sacri.
Quindi ho capito perfettamente quello che hai detto in proposito.
Credo, e fermamente invece, che che la differenza fra noi e tutte le altre specie viventi terrestri sia abissale, ma questo non significa necessariamente che sia soprannaturale o divina.
Semmai è la misura di quanto trascendente sia la Natura.
Vedo questa differenza come un tremendo privilegio, che comporta una ancora più tremenda responsabilità.
E dicendo questo, non mi sento nè in contraddizione e nemmeno in competizione con chi ha una fede religiosa.
Semplicemente, credo che la natura umana sia quella che di più riesce a cogliere questa trascendenza dell'intero esistente o creato che lo si voglia chiamare.
Chi riescie a coglierla, può trovare un modo per convivere con le restanti creature che é quasi incomprensibile per chi non la coglie.
Il dominio sugli altri esseri viventi va inteso con una saggezza che non è mai troppa.
Vogliamo metterci a discutere sui diritti e doveri riguardanti l'esistenza del virus del vaiolo?
Va bene, ma come facciamo a farci dire dal virus del vaiolo che cosa ne pensa?
Sarebbe già paradisiaco riuscire a discutere senza distinzioni per nessuno, sui diritti e i doveri all'esistenza di ciascuno di noi.
Invece siamo in questo purgatorio pencolante su voragini infernali
a farneticare sulla presenza di transitori paradisi,
dove entrano ed escono individui che non si capisce in base a quali criteri vi siano entrati e ne siano stati cacciati fuori.
Marco sclarandis
Ci conviene imparare a convivere con le altre creature.
EliminaAlmeno fino a che la nostra sopravvivenza dipenderà dalla natura.
La strada da percorrere, a mio parere, è quella che spesso passa tra gli articoli di questo blog: tecnologie a basso impatto ambientale, agricoltura sostenibile, ecc.
Non c'è bisogno di inventarsi niente di particolare.
Però bisogna accelerare nel cambiamento, perché il tempo stringe.
Non credo né in un dualismo spirito-materia, né nel puro materialismo.
Nulla è separato dal resto dell'universo, ogni cosa esiste in quanto relazione, diversamente sarebbe un'arida astrazione.
Caro Anonimo,
Eliminapenso che hai escluso tutte le possibilità!
- "Non credo né in un dualismo spirito-materia"
- "né nel puro materialismo"
- "un'arida astrazione"
Le cose possono essere solo in questi modi:
- Incoerenti cioé astratte (e tu lo escludi)
- Coerenti e quindi concrete/materiali (e tu lo escludi);
- Sia coerenti che incoerenti, cioé doppia natura, materiale e immateriale; (e tu lo escludi).
Dici: "Nulla è separato dal resto dell'universo"
E chi ha mai detto che noi siamo separati dall'Universo?! Ne facciamo parte!
Dici: "ogni cosa esiste in quanto relazione"
Relazione tra che cosa?!
Tra cose concrete? astratte? entrambe?...
Ti conviene analizzare meglio la situazione.
Chiaramente nessuno esclude che ci possa essere qualcosa di ancora diverso... ma dove sono le tracce di questo qualcos'altro?
Credo che lo spirito sia incarnato nella materia e che la materia abbia in sé qualcosa di spirituale.
EliminaDiciamo che mi piacciono i paradossi.
Comunque mi riferivo al libro "ecosofia" di Raimon Panikkar
E a questo Jeremy Lent
https://jeremylent.wordpress.com/2009/11/18/a-false-choice-reductionism-or-dualism/
Il quale si basa sulle teorie di Kauffman, S. (2007). “Beyond Reductionism: Reinventing the Sacred.” Zygon, 903-14.
(Non ho ancora letto il libro di Kauffman)
Saluti
@Anonimo: "Credo che lo spirito sia incarnato nella materia e che la materia abbia in sé qualcosa di spirituale."
EliminaCon queste parole hai confermato la mia teoria.
Cioè che tutto quello che ci circonda ha una doppia natura:
- spirito e materia
- incoerenza e coerenza alle leggi della natura
- anima e corpo...
Forse lo spirito è involuto nella materia e cerca faticosamente di riplasmarla a sua immagine. Ma finora ha fatto poca strada...
EliminaForse lo spirito è involuto nella materia e cerca faticosamente di riplasmarla
EliminaQuesto è appunto il dualismo spirito-materia.
>>dualismo spirito-materia
EliminaApparentemente sì, in realtà se la materia è solo uno dei tanti stati che può assumere lo spirito...
Paradossalmente, tutto è già perfetto, e allo stesso tempo perfettibile (e infatti ne avvertiamo acutamente la necessità).
http://www.codiceedizioni.it/libri/reinventare-il-sacro/
EliminaNella pagina c'e' un PDF con un estratto del libro.
Modi di pensare e di agire
RispondiEliminaHo letto con molta attenzione questo articolo e i commenti a esso.
Penso che il modo di vedere la realtà che è esposto da questo articolo si possa ricondurre a due correnti di pensiero: il primitivismo e l’ecologia profonda.
In passato ho scritto due articoli (pubblicati sul blog di Decrescita felice social network) con cui criticavo questi due modi di interpretare la realtà, contrapponendo a essi due modi diversi di interpretazione della realtà.
I due articoli sono ai seguenti link
http://www.decrescita.com/news/crescita-lesplosione-demografica-nel-neolitico/
http://www.decrescita.com/news/alcune-considerazioni-sullecologia-profonda-e-non-solo/
Invito Gianni Tiziano e gli altri amici di questo blog a confrontarsi con il diverso modo di interpretare la realtà esposto in questi due articoli.
Cordiali saluti
Armando
Mi sento molto vicino, nell'ordine, a “Ecologia Profonda”, “Primitivismo” ed ho molto rispetto per “Decrescita Felice”.
EliminaPrima di sentir parlare di “Decrescita Felice”, avevo personalmente coniato il termine “Regresso” come reazione, antitesi e rimedio al tanto decantato “Progresso” di cui avevo individuato e riconosciuto tanti spiacevoli effetti.
Ma, ho abbandonato tale parola, custodendola in fondo al mio cuore, solo per me stesso, dopo aver scoperto che già esisteva “Decrescita Felice”, come idea e come nome di un movimento.
Esprimeva le stesse idee che avevo maturato in modo autonomo.
I suoi due articoli, li ho scorsi, ed anche alcuni commenti.
Sono lunghi, quindi avrò bisogno di tempo per esaminarli con calma.
Riguardano le tematiche che ispirano le mie ricerche.
Osservo il mondo deperire, sia le società umane, sia la natura di cui facciamo parte.
Ho una grande sofferenza in fondo al cuore, che si rivela facendo spuntare delle lacrime nei miei occhi, quando mi rendo conto delle ingiustizie.
Sicuramente discuteremo assieme i suoi due articoli.
Sono contento di poterlo fare con lei.
Cordialmente.
Gianni Tiziano