domenica 17 novembre 2019

Note di teologia Gaiana: la Dea è un superorganismo?



La bellezza della teologia gaiana è che, contrariamente alla teologia ordinaria, non dovete fidarvi soltanto di di testimonianze di seconda mano circa il soggetto dei vostri studi. Gaia esiste e potete percepirla tutt’intorno a noi. Allora, la domanda è: che cosa è, o anche: chi è Gaia?

Come sapete l’idea moderna di Gaia in quanto cittadina della sfera terrestre è stata sviluppata negli anni 1970 da James Lovelock. Si è poi evoluta in differenti versioni ed è stata fraintesa in vari modi. Per esempio, Toby Tyrrell ha scritto un intero libro cercando di dimostrare che “Gaia “non esiste. Ed è riuscito solo a dimostrare che si può scrivere un intero libro su qualcosa che non si capisce affatto.

Ma è vero che certi modi di comprendere Gaia sono insostenibili alla luce di ciò che sappiamo della biologia. Si parla a volte di Gaia come di un “superorganismo” e a volte di come si impegni a ottimizzare l’ecosistema per gli esseri viventi. Questo non è possibile, come spiega per esempio un testo di Victor Gorshkov e Anastasia Makarieva del 2003 nel quale gli autori notano correttamente che se si suppone che Gaia sia un superorganismo, allora non può esistere.

Però, un attimo. Chi ha detto che Gaia è un superorganismo? E poi, che cos’è un superorganismo? Il termine è sufficientemente vago per poter essere usato e capito male. In generale si tratta di un assemblaggio di sottounità biologiche che non si riproducono individualmente, ma che dipendono da organi specializzati. Una cellula eucariota è un superorganismo, così come una colonia di formiche. E se tu, caro lettore, sei un essere umano, allora anche tu sei un superorganismo. Ma questo non vuol dire che Gaia lo sia. Per esempio, ho tra le mani il libro di Lovelock del 1988 “Gli anni di Gaia “e non trovo il termine “superorganismo,” che si riferisca a Gaia.

All’opposto, Lovelock aveva un’idea molto chiara di quello che è Gaia e lo ha descritto con il suo modello “Daisyword" un ecosistema molto semplificato composto da margherite che possono essere nere o bianche. Notate che le margherite non sono di due specie, come si spiega chiaramente nel libro, sono una sola specie con un grado di polimorfismo nella loro pigmentazione. Il meccanismo gaiano di Daisyworld consiste nel modificare leggermente la frequenza di uno dei loro alleli – cioè che l’allele tinta bianca diventa più frequente o prevalente- per contrastare un aumento progressivo della radiazione solare. Esse lo fanno per mantenere una temperatura ottimale, ma questo influenza anche l’ambiente. Con un maggior numero di margherite bianche, l’albedo del pianeta aumenta, la luce del sole è maggiormente riflessa nello spazio e il pianeta si raffredda. Un evento raro nell’ecosistema reale, ma certe alghe possono utilizzare questa strategia.



Immagine da gingerboot.com

Il modello Daisyword è una di quelle idee geniali che possono essere del tutto incomprese. È stata capita male: è stata percepita come un giocattolo, o come se non avesse rapporto col mondo reale, o semplicemente come insignificante. Però attenti: potete dire che è troppo semplice, rozza, ingannevole, quel che volete, ma tutti i modelli sono falsi e tutti i modelli sono utili se si tiene conto dei loro limiti. Questo è il caso di Daisyworld, un modello “a livello Zero” che apre per noi una visione completamente nuova sul funzionamento dell’ecosistema terrestre – Gaia. Un vero colpo di genio da parte uno degli spiriti più brillanti della nostra epoca.

Comunque ciò che discutiamo qua è il fatto che le margherite di Daisy World NON sono un superorganismo. Non hanno nulla della struttura complessa delle sottounità che costituiscono un superorganismo. Non si tratta che di una popolazione di individui vagamente accoppiati. In questo caso agiscono sull’ambiente modificando leggermente il loro genoma, Lovelock aveva in mente una scala temporale di milioni di anni, dunque c’era tempo a sufficienza perché il genoma cambiasse. Ma questa non è una condizione indispensabile, in una scala temporale più breve non abbiamo bisogno di intervenire sul genoma per far scattare il meccanismo gaiano. Ecco come Gorshkov e Makarieva descrivono il concetto che chiamano “regolazione biotica”.

Supponiamo che gli oggetti viventi capaci di controllare l’ambiente siano gli alberi e che la caratteristica ambientale da regolare sia la concentrazione di anidride carbonica in atmosfera. Supponiamo inoltre che durante una grande perturbazione atmosferica (eruzione vulcanica, attività antropiche), la concentrazione globale dell’anidride carbonica dell’atmosfera diventi notevolmente superiore all’ottimale biotico. Tutti gli alberi del pianeta coperto di foreste affrontano delle condizioni ambientali sfavorevoli più o meno uguali per tutti. Gli alberi normali cominciano immediatamente a lavorare per eliminare il carbonio dall’atmofera allo scopo di ristabilire la concentrazione ottimale di anidride carbonica. Questo può avvenire per esempio depositando l’eccesso di carbonio atmosferico sotto forma organica nel suolo e nei sedimenti.

Un diverso meccanismo Gaiano potrebbe non coinvolgere soltanto la biosfera ma l’insieme del metasistema formato dalla geosfera, dall’atmosfera e dalla biosfera. È il caso del ciclo geologico del carbonio che sembra essere stato fondamentale per mantenere la temperatura della terra all’incirca costante su una scala temporale di centinaia di milioni di anni, come ho spiegato in un articolo precedente.

Nessuno di questi meccanismi implica un controllo centralizzato, né altruismo, né intelligenza, né pianificazione o altre cose di questo genere – nessun superorganismo di nessun genere. Ed ecco che Gaia ci appare. È una proprietà sviluppata dall’ecosistema che si traduce in retroazioni interne che tendono a mantenere il sistema in uno stato omeostatico.

Tornando alla teologia, adesso possiamo rispondere alla domanda posta all’inizio, chi è Gaia? In quanto fenomeno collettivo dell’ecosistema, assomiglia molto ai demoni che Gesù incontra nel paese dei Geraseni quando gli dicono “Il mio nome è legione, perché noi siamo molti”. Allora, Gaia è un demone? Forse. Nell’antichità, il concetto di demone (δαίμων) non aveva in sé la valenza negativa che gli verrà poi attribuito in seguito dal Cristianesimo. Un demone è una forza, un aggregato, un’egregora della natura, generalmente benevolo, ma non onnipotente.

Le parole hanno il significato che noi vogliamo attribuire loro: possiamo dire che Gaia e “solo” un ecosistema e che non è affatto una dea, nel senso che certamente non è benevola e misericordiosa e che non deve essere adorata (certamente no!). Ma c’è anche il concetto di “deferenza” definito come un “un sentimento di profondo rispetto con sfumature di paura”. Il rispetto dovrebbe essere un atteggiamento appropriato nei confronti di una creatura estremamente potente che può spazzar via l’umanità in breve tempo.

Se voi non venerate o peggio disprezzate la Dea, male ve ne incoglierà: gli antichi avevano il concetto di hubris (ὕβρις) che provocava la Nemesi (Νέμεσις), la dea della vendetta, che dava un castigo appropriato a coloro che si rendevano colpevoli di un’eccessiva confidenza. Potrebbe essere che Nemesi non sia che un altro nome di Gaia, ma a ben guardare non abbiamo bisogno di una Dea in collera per distruggere l’umanità, sembriamo perfettamente in grado di farlo da soli. In conclusione tutto è nelle mani delle Moire (Μοῖραι) che svolgono dalle loro mani il filo del destino.





56 commenti:

  1. Salve prof.; nel mio saggio arrivato fra i primi 4 al premio nazionale di filosofia di Certaldo riprendo brevemente anche il concetto di nemesi e delle dea Nemesi, seguendo la linea di filologia critica del Brosse, autore di Mitologia degli alberi: la Nemesi è anzitutto dea della separazione, di quanto può essere sfruttato dall'uomo e quanto no, anzitutto il bosco sacro "nemeton", la cui radice e concetto è lo stesso anche per i latini, i celti ed i germani, inzomma tutti gli antichi popoli della verde europa, rispettivamente "nemus" e "nimidas"....Quindi il concetto di Nemesi prima come dea della equa separazione poi casomai della vendetta è in nuce ad un ecologismo antelitteram: insomma chi non rispetta il bosco sacro sarà punito. Quanto a Lovelock e Gaia come insime di meccanismi di retroazione è il Lovelock stesso che si spinge oltre quando riporta l'esempio dell'ammoniaca escrta in forma liquida dagli animali e non gassosa: Lovelock si chiede perchè, visto che per che per gli animali è un processo termodinamicamente svantaggioso ma enormemente vantaggioso per le piante. Nel mio saggio postulo il dio Pan come coscienza diffusa ultima che emerge dal corpo incosciente di Gaia (Pan è suo nipote o pronipote, a seconda che si trattid el Pan cretese od arcade) quando si incotrnao gli sguardi di creature coscienti al margine del bosco: quindi Pan come guardiano ecologico che stimola la biofilia nell'uomo all'incotnro conn altre creature coscienti e meccanismo ultimo di difesa di Gaia.

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  2. Mah, onestamente, articolo farraginoso e non centrato.
    Intorno a me non vedo affatto cristiani che non sono ambientalisti nel senso nobile che non rispettano il creato, semmai cristiani che non sono ambientalisti in quanto non vogliono essere succubi della tremenda e anticristiana ideologia ambientalista.
    Nel mio piccolo, in quanto cristiana, amo immensamente la natura, gli animali, il verde, ma non aderisco a nessun movimento ideologico come quello della Greta, pieno di ipocrisia e odio per l’uomo, a favore dell’aborto e del controllo delle nascite e altre quisquilie simili.
    Detto un pochino a spanne, sono madre di famiglia e molto impegnata: direi che gli articoli in tema su nuova bussola quotidiana o su tempi.it spiegano molto meglio di questo diluvio di parole per aria dell’articolo quanto possa pensare un cattolico sull’ambientalismo che va per la maggiore oggi e che è l’ambientalismo che molto cattolici contrastano.
    ( non mi si vangano a citare correnti che nessuno conosce di ambientalismo “cristiano ” : qui non si parla di non rispettare il creato, ma di gente che sostiene che fare figli inquini )

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    1. Cara Flora, nomen omen? Direi proprio di no nel tuo caso: tornando strettamente al post, Lovelock sostiene come il prof. Mark Bekoff, il padre dell'etolgia morale, la necessità di corridoi di "wilderness", cioè dobbiamo abbondonare alla natura proprio le aree agricole che costeggiano i pochi boschetti rimasti,e dis solito si tratta di suoli fra i più fertili...Visto il brevissimo accenno all'etimo ed al carattere transeuropeo del concetto di bosco sacro, direi prorio che la Nemesi si abbatta su di te che non rispetti nemmeno il tuo nome! (Ahhh). Peraltro il peccato del monotesimo è originale, in quanto è recentemente emerso damindagini di bilogia molecolareche gli antichi abitanti di israele, circa 3000 anni prima di cristo si adoperarono per tagliare i loro boschi (molto radi ed aperti) di Quercus aegilops, una quercia spinosa sempreverde tipica della fascia mediterranea piu calda ed arida, per barattare il legname col grano egizio. 8Algi egizi serviva legno per costruire le navi). Il rislutato prob. è stata una ulteriore accentuazione dell'aridità delle zona costiera dell'antica israele. Ricordiamo inoltre che proprio al quercus aegilops, producendo ghiande con relativamente pochi tannini, si attribuisce l'età dell'oro, in quanto è più semplice fare il pan di ghianda con ghiande con pochi tannini. nell'età dell'oro , come riportano a noi Virgilio ed Ovidio,letteralmente non era necessario "violentare" la terra con l'aratro perchè lalbero sacro a Dodona (la quercia) produceva ghiande commestibili. Probabile una connessione di tale mito con l'eradicamento in Israele dei boschi di quercus aegilops secondo le storie riportare ai latini dai greci e a questi ultimi dagli antichi cos'detti "popoli del mare" che risiedavano in tali aree. Ad ogni modo il quercus aegilops è presente (e lo era ancor di più) in grecia, tanto che gli arcadi, dove Pan era dic asa, erano detti "balenòfagoi" cioè mangiaghiande, dagli altri greci.

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    2. @Flora
      "della Greta"? È una cosa?
      Il punto è che per mantenere un livello adeguato di socializzazione ed evitare conflitti tra esseri umani, dobbiamo mantenere tutti uno stesso standard, che al momento è elevato nei confronti della natura.Quindi fare meno figli, sicuramente è un primo passo per diminuire l'impronta ecologica. Ma serve un'adeguata informazione, e istruzione, perché le persone siano consapevoli sia della pianificazione familiare, sia di tutto quello che viene utilizzato nel corso della vita di un singolo essere umano. Il quale moltiplicato per tutti noi, porta a squilibri nel sistema Gaia.

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  3. se quella sopra nella foto è Gaia, è sicuramente un demone, almeno per uomini normali. E' il demone della lussuria e concupiscenza. In fondo è quello che noi uomini desideriamo ardentemente, mentre le donne, come questa Flora, desiderano i figli. Sono le due facce del demone della lussuria e della carne. La locusta è così e solo una catarsi profonda e definitiva può cambiare l'indole della divoratrice dei mondi. Una bella redenzione come quella portata da Gesù sarebbe più che sufficiente, ma bisogna passare dall'hibris alla catarsi attraverso la nemesi. Non a tutti tocca.

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    1. Ma dai, Mago, un zinzino di concupiscenza non ha mai fatto danni all'ambiente.

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    2. si sa dove si comincia, ma non dove si finisce. Dallo zinzino si passa a copulare come conigli, come si lasciò sfuggire anche il Papa, tornando dalle Filippine. Così si finisce che l'ambiente viene distrutto dalle locuste. Più danni di così.

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    3. Ma dai, Mago. La lussuria in dosi moderate è una delle poche cose che non inquina, non consuma risorse, non genera CO2, non distrugge la biosfera, niente del genere. Poi, ci sono dei modi per impostarla in modo da non riprodursi come i conigli. In effetti, bisognerà che qualcuno metta sul mercato dei condom biodegradabili, ma non credo che sia una cosa difficile farli.

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    4. la battaglia del condom è stata persa già 50 anni fa. Ricordo che l'unico paese del 3° mondo di allora, che è riuscito a rallentare l'aumento demografico è stata la Cina, ma solo con metodi che fanno stracciare le vesti ai benpensanti buonisti.

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    5. La guerra la vincono quelli che vincono l'ultima battaglia.

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    6. Sempre che rimanga qualcosa del campo di battaglia.

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  4. https://www.bloomberg.com/news/articles/2019-11-15/why-even-saudi-aramco-is-now-talking-about-peak-oil-quicktake
    ridicolo. La domanda di petrolio, a causa delle auto elettriche, comincerà a diminuire dal 2030 al 2040 e l'EIA prevede che la flessione cominci nel 2025. Un modo singolare per dire che si avvicina il PO.

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  5. Perché in nessun articolo che leggo viene dato il giusto risalto all'industria zootecnica?
    Quest'ultima é responsabile di almeno il 35% delle emissioni globali ed eliminare carne e latticini dalla nostra dieta avrebbe il più massiccio impatto nel breve tempo sulla diminuizione delle emissioni. PERCHÉ NON DARE RISALTO AD UN FATTORE DI TALE RILEVANZA??

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    1. Perché non sai che usare frasi tutte maiuscole è da maleducati?

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    2. Francesca
      Pare che l'uomo sia un super-predatore, ma forse questa categoria non gli si addice del tutto. Probabilmente si colloca fuori dalla catena alimentare. Certo quel 35% avrebbe bisogno di qualche preciso riferimento. C'è chi sostiene che già il 18% sia una cifra esagerata.
      Come sempre si cammina su un terreno molto scivoloso.

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  6. A Milano ha piovuto parecchio e ondate di calore intense come quelle del 2017 se ne sono viste di meno, specie ad agosto.

    Le opinioni della comunità scientifica non sono così unanimi come voi pensate e quando vedo le telecamere ferme sul ghiacciaio in Valle d'Aosta mi ritornano tristemente in mente i servizi ossessivi dell' agosto 2008 sull'orso bianco alla deriva in Antartide (che erano fasulli) negli stessi giorni in cui, in Orissa, avvenivano i più feroci massacri anticristiani della storia recente dell'India: di questi ultimi i nostri giornalisti si accorsero dopo 10 giorni.

    Il Papa ritiene che la teoria del global warming sia plausibile dal punto di vista empirico, ma non gli dà più valore di quello che può legittimamente dargli. Nessuna teoria scientifica può diventare Magistero nel senso pieno del termine, perchè non appartiene alla Rivelazione divina. Lo scopo della Laudato sì è ricordare la visione cattolica del creato ad un mondo, come denuncia l'enciclica, in cui esistono ecologismi radicalmente antiumani e anticristiani: ha quindi uno scopo eminentemente morale.

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    1. La prego. Non diciamo stupidaggini (cazzate sarebbe piu adeguato). Abbiamo avuto calori inimmaginabili:

      http://www.nimbus.it/eventi/2019/190627CaldoEstremo.htm

      http://www.nimbus.it/eventi/2019/190629CaldoRecordAncheDiNotte.htm

      Poi. Mi dica dove legge che il Padre Eterno (non il dio innominabile degli ebrei) avrebbe detto di moltiplicarsi.
      Io piuttosto leggo questo: Mt 19 29

      Guido.

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    2. tranquilla flora che in tempi di crisi ( e ce ne sarà una grossa credo si sta facendo troppo poco troppo tardi ) le religioni ( islam, buddismo, cristianesimo ecc ) in genere si rafforzano.. poi quale farà più proseliti beh è un altro discorso. non quella di Gaia, stiamo ancora a discutere sull'effetto serra.. questo non è il 1989 e' il 2019 e questo è solo l'effetto di un grado di riscaldamento non di quattro o cinque

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    3. un grado di aumento a livello globale non corrisponde all'aumento di un grado in ogni punto della Terra. Ad esempio le medie estive di luglio qui da me tra Prato e Pistoia sono passate dai 29° della decade 1950-60 alle attuali 35°. Lascio alla vostra immaginazione cosa diventerà il Bel Paese con 4 o 5 gradi. Probabilmente una succursale di Timbuctu.

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    4. @Anonimo 17 novembre 2019 22:46 @Guido

      « Dio li benedisse e disse loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra" »

      ( Genesi 1,28 ). La Genesi è il primo libro della Torah del Tanakh ebraico e della Bibbia cristiana.

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    5. il vecchio testamento ha valore solo in prospettiva cristologica. Il resto puoi considerarlo come vuoi, anche una cavolata.

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    6. comunque se leggi bene gen 1,28 il permesso di dominare non si estende ai mammiferi, dal cinghiale, al lupo, agli altri esseri umani. Come al solito il nostro cervello satanico ha fatto un gran casino a danno del creato.

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  7. R "Lo scopo della Laudato sì è ricordare la visione cattolica del creato ad un mondo, come denuncia l'enciclica, in cui esistono ecologismi radicalmente antiumani e anticristiani: ha quindi uno scopo eminentemente morale."....Quindi la butto là (ehh), se l'evidenza scientifca dicesse che si possono nutrire in maniera sostenibile 2 milairdi di persone, ma speriamo 3, trattasi di ecologismo anticristiano? Un eminenente teologo fra 800 e 900 scrisse un a frase destinata a risuonare tristemente nei decenni a venire fino ad oggi: ogni monotesimo è una religone del deserto. (Nel senso di nata nel deserto per genti del deserto atta a promuovere l'esportazione del deserto con il monoteismo) Si tratta di E. Renan nel suo Judaisme et Christianisme - 1883.

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    1. Fra, Abramo partì da Sur, che allora era tutt'altro che desertica, riguardo al giudaismo. Ma anche la terra di Gesù lo era 2000 anni fa. Forse Renan non conosceva bene i luoghi (nel 1883 lo posso capire) e solo l'Islam è nato sicuramente nel deserto. A fare di tutta un'erba un fascio, è più facile a dirsi, che a farsi.

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  8. e se la guerra fosse semplicemente il meccanismo che Gaia usa da sempre per controllare la popolazione umana ? ci sono anche un molte testate nucleari in giro al giorno d'oggi una guerra per le risorse ( gas , petrolio, grano ) abbasserebbe di molto la popolazione e anche il livello tecnologico medio.. se poi questo sia un bene o un male, dipende dalla scala temporale. sul breve medio lungo periodo è un male credo. sul lunghissimo periodo ( quando la radioattività diminuisce) non ne sono così sicuro.. certo sarebbe meglio che si facesse tutti un passo indietro su consumo e incremento demografico ma non credo avverrà in tempo. buona fortuna a tutti.

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  9. Visto che su questo blog più o meno spesso si va a discettare di religioni, segnalo che giusto oggi è uscito un interessante articolo sul sito del Sole 24 Ore, dal titolo "L’influsso della Chiesa sull’individualismo contemporaneo". Il succo è che abbiamo sviluppato un forte etnocentrismo, e che siamo più individualisti di altre popolazioni non soggette all'influsso della Chiesa. Ora, siccome mi sembra che l'individualismo sia la maggior fonte di propulsione dell'attuale sistema economico, non potrebbe essere che alla fine della fiera la Chiesa c'entri qualcosa in questo processo devastativo del pianeta e dei sistemi naturali? Il link all'articolo è questo, buona lettura e buone riflessioni.
    https://www.ilsole24ore.com/art/se-siamo-strani-e-colpa-chiesa-ACOeBYz?refresh_ce=1

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  10. Io non lo so se le specie vegetali e le specie animali (ivi inclusa la specie umana) risulteranno estinte a causa dei cambiamenti climatici, dei superbatteri resistenti oppure della guerra nucleare globale. Di certo, la furia devastatrice si riconosce: è l'avidità di tanti umani.
    Dato che si discute di religione, escatologia e spiritualità, vorrei esternare un pensiero in tal senso.
    Io penso che i profeti ci videro giusto e che l'Apocalisse sia già iniziata. Collocherei l'inizio della Fine dei Tempi intorno al periodo dello scoppio dei primi ordigni atomici. Da lì in poi, ecco che abbiamo assistito alla diffusione ampia ed irresistibile di atti trasgressivi e blasfemi. Questa società è basata sulla discriminazione finanziaria. Sei non appartieni perlomeno alla classe media, sei un essere indegno. È una società che bada all'estetica, alle apparenze; è una società che ha stretto un patto con il demonio. Tale società bestemmia, denigra, distrugge, uccide. Questa è Babilonia la Grande. Regnano i demoni che agitano gli umani preposti al male che così si macchiano di malvagità varie quali lussuria, inquinamento, indifferenza verso chi è in stato di subordine.
    Certamente il Creatore mieterà e separerà il grano dalla zizzania; siamo nel mezzo di una tribolazione colossale ed il Raccolto sarà più o meno lungo.
    Può darsi che l'Armaghedon menzionato dalla Sacra Bibbia sia proprio un conflitto atomico mondiale più o meno prossimo. La Rivelazione vuole metterci in guardia dal male. Le nazioni stanno sempre più saturando i propri arsenali non soltanto con armi convenzionali, ma anche con armi nucleari, chimiche, biologiche ed elettromagnetiche.
    Da ambientalista ed animalista quale sono, spero che non scoppi alcun conflitto, tantomeno di tipo nucleare, ma resta il fatto che tante persone maligne si stanno impegnando scrupolosamente affinché la biosfera collassi, affinché tanti animali e vegetali si estinguino.
    Papa Francesco ha tracciato il solco corretto, e spero che la Chiesa Romana ci supporti nelle nostre lotte per la salvezza della vita. Io non sono cattolico, e guardo con molta simpatia agli avventisti riformati, che però in Italia, soprattutto qui al sud, sono pochissimi. Costoro sono cristiani che seguono una dieta vegetariana o vegana.
    In conclusione, voglio solo dire che i cambiamenti climatici stanno già causando e provocheranno sempre più delle grandi sofferenze. Ma dalle grandi sofferenze sorgono grandi cose, grandi uomini. Sfuggire alla sofferenza vuol dire essere vigliacchi. Che certa umanità non sfugga alle ritorsioni legittimamente ed inevitabilmente scatenate da quella stessa Terra tanto maltrattata da questi homo sapiens cretini e bellicosi.

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    1. wander
      https://ourfiniteworld.com/2019/11/14/do-the-worlds-energy-policies-make-sense/
      Forse è meglio attenersi al presente. Non corriamo troppo con la fantasia.
      "A climate model looks to the past and tries to forecast what would happen in alternative “scenarios.” The concern I have is that the scenarios evaluated are not realistic. To get to the level of CO2 that would produce the most extreme scenarios, coal production would needed to continue at a high level for many, many years. This seems unrealistic because world coal production has been fairly flat for several years, and prices tend to be lower than producers require if they are to stay in business. The likely direction for coal production seems to be down, rather than up".

      Il carbone è il vero metro che ci dice come sta il sistema economico e cosa dobbiamo aspettarci a livello climatico. Come scriveva Philippe Bihouix, dall'inizio dell'era industriale non siamo mai di fatto usciti dall'era del carbone. La nostra rappresentazione collettiva di un progresso tecnico lineare risulta essere una grave semplificazione.


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    2. Andiamo allora verso il peggior scenario... inquietante
      https://oilprice.com/Energy/Coal/China-Adds-Wave-Of-New-Coal-Fired-Power-Plants.html

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    3. Anonimo, " non solo Pechino è ignara delle proteste degli ambientalisti globali, ma sta per scatenare un'ondata di inquinamento globale che non è mai stato visto prima". Almeno Trump ci ha messo la faccia uscendo dagli accordi di Parigi. Questi vengono a preparare la "via della seta" e i governi falso-ambientalisti italiani aprono tutte le porte. Si sono pure inventati le tasse ecologiche per fare cassa, come se gliene importasse. Intanto i cinesi qui stanno acquisendo le dimore più prestigiose che nel secolo passato imprenditori e nobili si erano costruiti, pagandole fior di mln di euro. Bella la via della seta del governo del cambiamento. Inquinamento a più non posso, svendita di beni nazionali, disastro sociale con aumento della delinquenza e dei disperati. Ma non interessa a nessuno, tanto i nuovi ricchi della classe media (non so ancora per quanto, visto che i pakistani gli stanno togliendo i guadagni, vendendo a prezzi stracciati) ,vanno a rilassarsi ai tropici, come un commerciante qui davanti che è stato in Madagascar, dove dice di aver trovato colori meravigliosi e tanta diarrea, anche se è stata l'unica nota negativa. Contento lui. Comunque lo capisco. Per i quasi 8 mld di locuste l'unica speranza è l'alienazione. Ma come disse Abbatantuono in Mediterraneo. "Chi visse sperando, morì cagando". E dire che la speranza è anche una virtù teologale. Quanti significati per la stessa parola. Bisogna proprio avere un cervello poliedrico per capirne un pò il significato , invece la locusta vive col paraocchi. Mi vengono in mente le parole di una canzone di 50 anni fa. "Ho visto la gente della mia generazione andare via lungo le strade che non portano a niente, seguire la strada che conduce alla pazzia".

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    4. Anonimo2
      Carbone è quasi sinonimo di Cina. Ma sulla Cina se ne sentono tante da non capirci niente. A me sembra che la versione più attendibile sia quella riportata sul sito della Tverberg
      https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0301421513001195
      Anonimo1

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    5. Più o meno quello che si legge qui.
      https://www.nature.com/articles/468367a
      Picco tra il 2025 e il 2032.
      https://ourfiniteworld.com/2019/06/12/seven-reasons-why-we-should-not-depend-on-imported-goods-from-china/
      Notare la figura 3 (la proporzione della parte in rosso).
      Adesso, per carità, Greta, Gaia, Il cancro del pianeta, l'ivasione dei migranti e cose del genere, ma non è che tutte queste supposizioni catastrofiste che si fanno servano per distoglierci dal problema vero?
      anonimo1

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    6. pare proprio che il futuro industriale della fabbrica del mondo sia molto incerto per la dipendenza della produzione industriale dai bassi prezzi del carbone, oltre che dal carbone stesso. Olduvai dal 2020 al 2030?

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  11. Per la specie umana è comune ricorrere all'approccio "religioso" quando anche i suoi membri più dotati si trovano nell'impossibilità di comprendere i fenomeni. In quelle circostanze, la fantasia si fa particolarmente feconda...

    Non escluderei che per le altre specie animali possa valere qualcosa di simile. Dopo tutto, chi lo sa cosa passa per la testa ad un maiale, o ad un pappagallo o ad una carpa?

    MeKeySmasher

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  12. Il punto è che c'è una concezione dell'ambientalismo che a tratti sembra assumere connotati paganeggianti, la Terra vista come Gea, essere vivente di cui noi saremmo solo pidocchi che ne infestano la superficie. Una specie di nichilismo che porta ad affermare che dovremmo ridurre la popolazione umana, essa stessa causa di inquinamento a prescindere. Da madre di cinque splendidi figli, rimango irritata e sconcertata.
    Si potrebbe parlare anche di quei furbastri che nel mondo, e anche qui in Italia, hanno scoperto la gallina dalla uova d'oro dell'allarmismo, tanto per fare un esempio è stato calcolato che negli ultimi anni Al Gore abbia incassato oltre 75 milioni di euro fra conferenze, libri, film ed altro.
    Per finire, ma qui siamo al grottesco, potremmo concludere con quanti si vantano di non tirare lo sciacquone del water per sedicenti risparmi di acqua. È tutto molto assurdo, a partire dall'odio e dal disprezzo che taluni provano nei confronti delle famiglie numerose. Il problema non è la "sovrappopolazione", bensì una iniqua distribuzione delle risorse.

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    1. Evviva! Continuiamo col festival delle stronzate.
      Ricordo alla flora che i suoi 5 figli vengono mantenuti in larga misura dagli altri itagliani (g intenzionale) che figli non hanno e non godono di assegni familiari, detrazioni e di altre amenità.

      Professore, non sarebbe il caso di moderare certi commenti, o forse meglio, chiudere definitivamente la commenteria? Anche per evitare di trascinare qualcuno a dire una parola di troppo.

      Guido.

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    2. Non direi, Guido. Flora è chiaramente sorpresa e un po' offesa dallo scoprire che certe sue convinzioni possano essere messe in dubbio. Reagisce in modo un po' aggressivo, vero, però va capita, non censurata.

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    3. spero per i suoi 5 figli che il petrolio duri il più possibile.

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    4. Flora, a me piacciono i bambini (a chi non piacciono?) e anch'io ho tre bei figli. Ma avere una famiglia numerosa comporta il sacrificio soprattutto della salute della donna, quindi probabilmente mi assomigli. Io ho: l'utero abbassato, mi manca un dente importante e uno è spezzato e mio figlio minore riferisce che i suoi compagni mi trovano più vecchia della mia età.

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    5. Mah, Flora, direi che sostieni un punto appena appena azzardato. Ormai hai fatto la frittata e ovviamente non si può tornare indietro, però addirittura gloriarti del danno mi sembra un po' esagerato.

      Tra l'altro, a proposito di nichilismo e negatività più in generale: prima di concepirli hai visualizzato le cinque nuove persone alle quali avresti imposto la vita, nella condizione in cui tutti coloro che nascono finiscono inevitabilmente per trovarsi? Bel servizio per delle persone che, in teoria e stando alla mitologia alla quale piace tanto credere, si dovrebbero "amare più che se stessi".

      Più che opportuna, inoltre, l'osservazione di Guido sull'imposizione fiscale che grava in misura maggiore su chi fa una scelta diversa. Guido, che vuoi farci, sono ormai decenni e decenni che il controllo demografico viene implementato a quel modo, con l'obiettivo non dichiarato ma palese di spingere la mandria alla crescita. Tant'è che oggi che le giovenche nostrane sono meno propense a lasciarsi allettare, si importano capi "già pronti" da qualsiasi altrove, pur di rimpinguare le stalle. E, per la gioia di importatori e mandriani, sono capi di una varietà molto prolifica.

      MrKeySmasher

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    6. in compenso ho amici che non hanno voluto avere più di uno o due figli per non sacrificare troppo la moglie. Io stesso mi sono fermato a due e penso di aver fatto bene per me, per lei, per loro e per tutti. Dopo 60 anni mi ricordo sempre la storiella, l'unica, del mio sussidiario in cui il figlio accompagnava il vecchio padre all'ospizio. Questi si sedette su un muretto e volle che il figlio lo abbandonasse lì, perchè lì lui tanti anni prima aveva abbandonato il suo padre vecchio. Questa storia può dare molti insegnamenti: ad ognuno il suo.

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    7. Un mago. Che si dice cristiano. Che dice ad ognuno il suo.
      Lascia che te la racconti io una bella storia: c'era una volta una bambina carina che viveva solo con la mamma, la mamma lavorava e la bambina passava il tempo all'inizio con la tata,poi un po' con i vicini e poi da sola davanti alla tv. Un giorno la bambina chiede alla mamma: "perché non ho un babbo?" e la mamma le racconta la sua verità.La bambina vede che soffre, anche se un po' insiste per provare a parlarci, alla fine smette. Allora quella bambina, caro mago, lo sai che fa? Prende l'elenco telefonico, rintraccia il numero e lo chiama. Gli fa "sei tu il mio babbo?" e lui risponde: "no, un sono io, mi dispiace". Però la bambina non si arrende, ogni tanto ci riprova, ma quando vede la sofferenza di sua madre, rinuncia. Preferisce non farla più soffrire.
      Vedi mago, c'è una sottile differenza a nascere bastardi oppure con la famiglia, proprio infinitesimale.
      P.s.: mi sono scordata un dettaglio importante della storia-quell'uomo ha due figli.

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    9. ognuno dovrebbe avere la sua nemesi. Per chi non ce l'ha, o la rifiuta, è peggio.

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    10. Flora, provo a spiegarmi. Noi facciamo parte di un sistema, il sistema Terra, composto da biosfera,litosfera, atmosfera e idrosfera. Abbiamo creato un sottosistema che va a intaccare quello più grande, modificandone tutte le componenti. Non è che l'essere umano inquina a prescindere, ma il metodo che abbiamo sviluppato negli ultimi 10.000 anni (circa) adesso, con il gran numero che siamo (qualcuno ha calcolato che abbiamo lo stesso volume di tutte le formiche presenti sul pianeta-non mi chiedete link, l'ho letto in un libro che ora non mi ricordo), non è più utile per mantenerci in equilibrio con il sistema più grande.
      Non è che si possa cambiare dall'oggi al domani e le soluzioni non sono così semplici, ad esempio la storia dell'acqua dello sciacquone è più complessa di quanto si creda, perché la fognatura per funzionare ha bisogno d'acqua, ma se si utilizza l'acqua potabile vuol dire che quell' acqua ha già subito dei trattamenti o peggio viene dalla falda.

      Bisogna ripensare tutto in piccolo in modo da capire i passaggi, con relative conseguenze, che hanno le nostre azioni di esseri umani, poi collegarlo alle grandi reti sociali.

      "La distribuzione delle risorse"
      Ho letto da qualche parte che in Giappone gli artigiani che utilizzano tecniche storiche vengono sostenuti economicamente dal loro stato, perché altrimenti non riuscirebbero a guadagnare abbastanza per sopravvivere. Pensate solo a un bonsai. Quello è un albero in miniatura e per vederlo "adulto" ci vogliono un sacco di anni.

      C'è un nuovo libro di Jared Diamond, crisi, che è uscito da poco e che mi piacerebbe leggere, non so se qualcuno qua dentro l'ha già letto.

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    11. Scusate ho scritto volume, volevo dire massa.

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    12. @Marianna21 novembre 2019 22:17

      Che la nostra massa sia equivalente a quella di tutte le formiche del pianeta, mi è sembrato subito inverosimile, allora sono andato a ricercare nel web, e ho trovato questo :

      Focus indica che probabilmente noi "pesiamo" circa 8 volte il peso totale delle formiche :
      https://www.focus.it/ambiente/animali/e-vero-che-tutte-le-formiche-pesano-come-l-intera-umanita

      Da un'altro articolo sembra che il peso delle formiche sia quasi il doppio del nostro :
      http://curiositalia.blogspot.com/2011/08/50-il-peso-totale-delle-formiche-sulla.html

      Da quest'articolo si evince il dubbio :
      https://www.sportoutdoor24.it/quanto-pesano-tutte-le-formiche-del-mondo/

      Odifreddi crede che la stima che Marianna riporta, sia giusta :
      https://books.google.it/books?id=B7CiCgAAQBAJ&pg=PT375&lpg=PT375&dq=uomini+massa+formiche&source=bl&ots=NtTRAOvvbP&sig=ACfU3U0KlV_1DtxDHMrT4_fLWOu4bfBudw&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiK2ZOMw_3lAhUMsKQKHXVCBrM4ChDoATAGegQIChAB#v=onepage&q=uomini%20massa%20formiche&f=false

      Tiziano

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  13. https://en.wikipedia.org/wiki/Representative_Concentration_Pathway

    Rutledge, Dave. 22 April 2014. Coal and the IPCC and 2011  Estimating long-term world coal production with logit and probit transforms. International Journal of Coal Geology 85: 23-33.
    The IPCC assumes a maximum coal production of 3,500 Gt by 2100, 5 times as high as my estimate. The World Coal Association reported the highest amount of reserves at 1038 Gt. The United Nations World Energy Council and British Petroleum estimate of world coal reserves is 890 Gt. Steve Mohr’s 2010 Hubbert linearization based on individual countries gave 702 Gt, and Patzek and Gregory Croft’s global multi-cycle Hubbert analysis gave 630 Gt.
    I argue that future fossil-fuel CO2 emissions without any climate policy at all are likely to fall between those of the policy scenarios RCP 2.6 and RCP 4.5.
    In the IPCC’s business-as-usual scenario, Representative Concentration Pathway (RCP) 8.5, coal accounts for half of future carbon-dioxide emissions through 2100, and two-thirds of the emissions through 2500. The IPCC’s coal burn is enormous, twice the world reserves by 2100, and seven times reserves by 2500. Coal so dominates that it is not an exaggeration to say that the IPCC and climate-change research programs depend on this massive coal burn for their existence. Without the threat of coal, the IPCC could close up shop and the research program funding would drop to a small fraction of what is spent on research in weather forecasting.

    Chi vuole intendere intenda.

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  14. Il grande Schopenhauer ben faceva a giudicare in modo negativo la gran parte dei bipedi.
    Una tizia che compera un'automobile perché - dice - deve accompagnare i figli a scuola; usufruire del servizio scuolabus, no eh?!
    Altri tizi - evidentemente deficienti - che ti guardano palesando espressioni facciali di disgusto se annunzi che viaggi sempre con il pubblico trasporto. Un disgusto meschino e tutto sommato incomprensibile, visto e considerato che il pubblico trasporto (treno, bus, tram) è molto più economico ed indiscutibilmente molto meno inquinante. Il pubblico trasporto è etico.
    Ancora: marmocchi neodiciottenni che "festeggiano" volando - ossia inquinando a iosa - in aereo per cazzeggiare nelle alienanti metropoli quali Londra ed Amsterdam. Inquinando il cielo per procurarsi un divertimento appariscente e discutibile; figli di una società conformizzata sull'individualismo narcisistico.
    È la società di massa e di consumo. Chi riuscirà a raddrizzare il legno storto della specie umana?

    ****

    Ritengo che gli atei e gli scientisti oltranzisti debbano avere maggiore rispetto nei confronti di coloro che seguono la religione. Ci urlano in faccia che noi credenti non siamo in grado di dimostrare l'esistenza del Creatore. Semmai, signori scettici, siete voi che non siete affatto in grado di dimostrare la non-esistenza della dimensione metafisica. Le tesi ateistiche sono come castelli di sabbia: inevitabilmente, si sfalderanno. Penso che, comunque, la spiritualità profonda, così come la filosofia, sia destinata a pochi individui.
    La religione non è necessariamente in contrasto con l'ambientalismo e con l'antispecismo.

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    1. non penso si possa dimostrare l'esistenza di Dio, come non si può risolvere le equazioni a n incognite. Ci sono dei limiti oltre i quali l'umanità non può andare. Così la religione (attaccamento a Dio) è destinata a chi è puro e senza sovrastrutture mentali, come i bambini. Che difatti Gesù amava. Ma anche gli adulti possono liberarsi dei piombi della maturità, basta che siano onesti con sè stessi e con Dio. Le condizioni per una spiritualità profonda sono quelle per seguire Gesù e tutti possono provarci. Purtroppo spesso la tela ed il veleno del ragno impediscono questa prova. Non per niente Dio ama chi lo ama e i bisognosi. Nella prima categoria non ci dovrebbe essere quasi nessuno, ma nella seconda si dovrebbe essere in tanti, basta non essere affetti dall'hubris.

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  15. I bianchi credono che la luna sia solo la luna: noi diciamo che è nostra nonna. Pensano che il tuono non sia altro che il tuono: noi lo chiamiamo nonno. Il sole è per loro una grande palla di fuoco: noi lo conosciamo come nostro fratello.
    (Proverbio dei Sioux)

    Gaia è Madre Terra.
    Gaia è un essere composto di tanti esseri viventi. Nello stesso modo che noi siamo esseri composti da tante cellule. Spiritualmente, è difficile differenziare la vita dalla non-vita. Per gran parte delle spiritualità (non tanto nel cristianesimo) anche le rocce sono vive, e l'acqua, e l'aria, e i prati. Per me tutto è vivo, anche un paracarro lo è : io ci ho parlato, ed ho ricevuto risposta. Ho anche ascoltato un albero, e mi ha dato risposta. Mi sento una parte di Gaia. Tutti ne siamo parte. Siamo figli suoi.
    - Tiziano

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  16. Prof.il post è molto interessante, e credo di aver commentato nel centro della questione, pure nessuno mi sembra abbia incorciato le questioni sollevate da me realive al suo post: mi sbaglio od ho l'impressione di cicechi che parlano a sordi? Quanto al post forse vale la pemna ricordare che con la dichiarazione di Amsterdam del 2002 il sistema Gaia è riconosciuto come evidena scientifica (Earth system sciences), onde evitare che qualcuno la svaluti a rivendicazioni ambiebtaliste anti-cristiane. Il punto non è secondo e solo riequilibrare la morale umana secondo la sostenibilità, ma proprio ridefinere l'iportanza dell'individuo umano anche solo nei rapporti con tutti gli altri individui umani: siamo ancora una specie che come unica coscienza di specie ha la sommatoria di n. miliardi di diritti individuali.
    Accanto alla dichiaraizone di Amsterdaam prof ricorderei anche la più recente dichiaraizone di Cambridge, che riconosce l'autocoscienza sostanzialmente di tutti i mammimferi ed uccelli canori: non credo sia sbagliato accostarle, in quanto foriere di molte implicazioni etiche anche sull'iniquità della nostra coscienza di specie monoteista (rapporto fra dio altro dal creato e singolo fedele/individuo cosciente) accennata sopra. Dopotutto prof . Dopotutto prof anche eli ricorderà che dai tempi di Noamsky fino a 10 nanni fa molti saggi di filosofia anche ebstseller indiagavano il cos'detto mistero del cervello/coscienza umana, mentre oggi il dibattiuto filosofico più alla moda non è quello sulla cos'detta filosofia della mente ma sulla cosìdetta "coscienza diffusa", cioè la coscienza in molt animali di cui detto sopra, che oltre che n discorso anti-specista, o forse meglio oltre-specista, è un dibattito foriero di riflessioni oltre-individuali, umane ed animali.

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  17. Gaia ha le sue regole ferree e l'ammonimento e la Nemesi per chi le trasgredisce arrivano. Iniziamo a incontrare i limiti fisici del pianeta, in particolare termodinamici?
    I cambiamenti climatici impattano contro le infrastrutture, per costruire, usare, manutenere le quali si sono bruciati combustibili fossili e distrutti alcuni ecosistemi, emettendo CO2 aggiuntiva responsabile del riscaldamento globale. Per ripristinare le infrastrutture occorrono risorse economiche (sottratte a altri impieghi o "create" dal nulla col debito), cioè più energia, cioè altro petrolio e carbone e quindi ancora più Co2, in una spirale perversa.
    Alla fine vince sempre Gaia, chi è religioso può anche pregare, ma la termodinamica è implacabile.
    https://www.corriere.it/cronache/19_novembre_24/a6-crollo-un-viadotto-torino-savona-causa-maltempo-bab0b84e-0ec0-11ea-b3dc-1023409a22e2.shtml

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    Risposte
    1. se uno pregasse, saprebbe quali sono i limiti da non valicare. Anche e soprattutto in campo termodinamico. Anzi avrebbe la forza di non superarli. Ma il ragionamento è complesso, personale e non esaustivo. Imparare a pregare bene per credere.

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  18. Mi guardo attorno e sono poco speranzoso.
    Penso che noi ambientalisti siamo come dei sacerdoti che predicano nel deserto. Non vogliono ascoltarci, non prendono sul serio gli allarmi da noi lanciati.
    Piuttosto, volgono le loro attenzioni al calcio e ad altre stronzate inquinanti e demenziali.
    Le popolazioni non si ribellano. I giovani vanno in piazza blandamente, e comunque sempre a favore di un ambientalismo moderato ed antropocentrico.
    Le industrie prosperano, l'urbanizzazione procede in modo inarrestabile, l'agrochimica avvelena la terra e seppellisce le ultime spoglie rimaste dell'arcaica cultura contadina.
    Dicono che non vi sono i denari sufficienti per proteggere l'ambiente naturale e gli animali, per bonificare le aree più inquinate; però sono sempre disponibili miliardi e miliardi di euro per la spesa militare. Si continuano a tagliare le risorse finanziarie per istruzione e sanità pubbliche, e si continuano a sovvenzionare i settori più dannosi ed anacronistici.
    Poca o nulla spiritualità.
    La Tecnologia è esaltata a mo' di divinità.
    Ci avviamo, dunque, verso una società ipertecnologica, di certo ancora antropocentrica, basata sul controllo di massa elettromagnetico 24h su 24. Dovunque stanno installando videocamere e ripetitori per il 5G. Non c'è più un minimo di serenità sociale, e stiamo già facendo una fine simile a quella della Cina distopica di Xi Jinping. Di recente, Amnesty International ha giustamente accusato Facebook e Google di violare i diritti umani. E la dittatura tecnologica è appena iniziata. Dobbiamo rivoltarci come stanno facendo a Hong Kong e sull'altipiano boliviano. Non lasciamo vincere le forze della reazione.

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