Una “mappa del meme” di cambiamento climatico di Lazlo Karafiath and Joe Brewer
I meme sono idee che sopravvivono e si moltiplicano nella mente umana. Si diffondono e condizionano tutti. I meme sono la base di ciò che oggi definiamo spesso come comunicazione “virale”, ma che sono stati il modo di comunicare normale degli esseri umani per millenni. Alcuni meme sono buoni – nel senso che corrispondono alla realtà – altri sono cattivi – per la ragione opposta, sono meme illusori; essi costituiscono il corpo delle leggende e dei miti che pervadono Internet oggigiorno – dalle scie chimiche ai falsi atterraggi sulla Luna.
Quando abbiamo a che fare col cambiamento climatico, sfortunatamente, i meme “cattivi” sembrano essere molto più comuni di quelli buoni. Esiste un lunghissimo elenco di meme falsi ed estremamente comuni: la Terra non si scalda più, la Groenlandia era libera dal ghiaccio durante il Medioevo, gli scienziati hanno contraffatto i dati... Potete trovare un elenco di ben 174 (!!) di questi cattivi meme su “Skeptical Science”. La mente di alcune persone sembra essere infestata da questi meme climatici cattivi – come quella del segretario di stato britannico all'ambiente.
Quindi, perché tutti questi meme illusori sul clima? Forse non abbiamo semplicemente lavorato abbastanza nel cercare dei meme “buoni” da diffondere. Forse, se fossimo stati abbastanza furbi, saremmo riusciti a mettere insieme un sistema di comunicazione virale che avrebbe diffuso il messaggio corretto sul cambiamento climatico. E' stata questa l'idea avanzata da Lazlo Karafiath e Joe Brewer, co-fondatori di DarwinSF. Essi hanno cercato di trovare questi buoni meme. I sono stati interessanti, ma al momento non abbiamo ancora il meme magico riguardo al cambiamento climatico.
Ma perché esattamente i meme cattivi si diffondono molto più facilmente di quelli buoni? Uno studio recente di ricercatori della UCLA ci da una spiegazione interessante. Lo studio ha a che fare con una regione del cervello chiamata la giunzione temporoparietale, o GTP, ma, alla fine, tutta la storia si riduce a ciò che essi chiamano “mentalismo”; gente che cerca di leggere nella mente di altra gente e di comportarsi di conseguenza.
“Potreste aspettarvi che le persone siano più entusiaste e supponente verso le idee dalle quali esse stesse vengono stimolati, ma la nostra ricerca suggerisce che questo non è tutto. Pensare a cosa potrebbe attrarre gli altri potrebbe essere ancora più importante”.
Vedete? E' semplice! Le persone diffonderanno un meme se pensano che questo piaccia alla loro cerchia di amici e conoscenti. Non c'è nulla di particolarmente importante nel meme in sé – potrebbe essere molto stupido ed avere a che fare con entità del tutto vaghe e remote. Pensate a quello che dice che “Plutone si sta riscaldando e quindi il riscaldamento globale è causato dal Sole”. Gran parte delle persone probabilmente ha solo una vaga idea di cosa sia Plutone e di dove si trovi e di cosa possa significare il suo riscaldamento. Ciononostante questo meme si diffonde, proprio come fanno altri dello stesso tipo. Perché è così? Be', semplicemente perché questi meme sono portatori di un messaggio rassicurante. Dicono: “Vedete? Quei pomposi scienziati hanno sbagliato tutto. Non c'è nulla di cui preoccuparsi e, in ogni caso, non è colpa nostra”.
Ora, potete condividere questo tipo di meme coi vostri amici e conoscenti senza preoccuparvi di farli alterare. Dopo tutto, a tutti piace prendersi gioco delle persone pompose, come è il caso di molti scienziati. E' quasi altrettanto divertente quanto condividere foto di cucciolo di gatto. Certamente, non come spedire ai vostri amici un messaggio sul cambiamento climatico che dice, fondamentalmente, “hey, finiremo per morire tutti di fame”.
A dire il vero, c'è di più nella diffusione di un meme della semplice interpretazione proposta dai ricercatori della UCLA. Ma se essi hanno ragione – e ciò che dice ha parecchio senso – allora è inutile continuare a cercare il meme magico che riporterà il cambiamento climatico all'attenzione delle persone. Il messaggio sul cambiamento climatico semplicemente non diventerà mai spontaneamente virale.
Almeno sappiamo dove sta il problema. Ciò non significa che sia irrisolvibile, ma la mera comunicazione dal basso verso l'alto (il tipo di comunicazione che proviene dai blog e dai social media) non è abbastanza. Dobbiamo anche pensare a quella dall'alto verso il basso. In altre parole, è necessario che i media informino il pubblico sul pericolo che abbiamo di fronte. Sfortunatamente, questi non stanno facendo bene il proprio lavoro. L'ultimo esempio di una lunga serie di disastri è un recente pezzo su “The Economist” sul quale potete leggere su “Skeptical Science” e “Thinkprogress”.
Così, come possiamo convincere i media a fare un lavoro migliore? Avete idee?