sabato 27 marzo 2010
Greenpeace alla riscossa!
In un post precedente ("Il mezzogiorno di fuoco degli scienziati") ho lamentato la mancanza di reazione delle associazioni ambientaliste di fronte alla campagna di disinformazione lanciata contro la scienza del clima.
Bene, sembra che Greenpeace abbia voluto smentirmi, pubblicando il 24 Marzo sul loro sito un bel documento intitolato "Dealing with Doubt" (letteralmente, "far commercio del dubbio") che va in dettaglio su chi sono i promotori e gli esecutori di questa campagna di negazionismo climatico.
Il testo di Greenpeace, 25 pagine dense di dati e di fatti, va al cuore della faccenda. Siamo di fronte a una campagna premeditata e finanziata; concepita esplicitamente per screditare la scienza del clima e beneficiare l'industria del petrolio e del carbone.
Il testo disponibile attualmente è in inglese, spero che Greenpeace Italia provveda al più presto a tradurlo, perché vale la pena di leggerlo e queste informazioni sono abbastanza rare a trovarsi in Italiano. Ve ne passo solo un pezzettino in anteprima, una dichiarazione di Michael Mann, l'uomo che si trova al momento in prima linea nella difesa della scienza.
"La fazione che sta montando questi attacchi è estremamente ben finanziata, bene organizata. Hanno un'infrastruttura preparata per attacchi di questo genere da decenni. La hanno sviluppata durante le guerre per il fumo e in altri sforzi per attaccare la scienza che l'industria o altri interessi trovano non conveniente. Così hanno questa macchina ben ottimizzata e ben finanziata che stanno utilizzando per portare ora il loro attacco contro la scienza del clima"
"E' letteralmente come un marine che fa a botte con un ragazzino scout quando si arriva ad avere gli scienziati che si difendono. Noi non siamo esperti di pubbliche relazioni come lo sono loro, non siamo avvocati, non siamo lobbisti come lo sono loro. Siamo scienziati, abbiamo studiato come fare scienza."
Michael Mann, Febbraio 2010
Dealing in Doubt - documento di Greenpeace