lunedì 20 gennaio 2020

Cambiamento Climatico: Ma chi può capirlo veramente?




Lo stile che va sotto il nome di "rant" in inglese consiste nell'esprimere le proprie idee in modo aggressivo e con totale sicurezza. Diciamo che, in un tipico rant, è come se l'autore ti si piantasse davanti a gambe divaricate e con le mani sui fianchi, dicendoti a muso duro, "ora ti tratto come ti meriti."

E' un modo di scrivere e di parlare che può avere una sua resa, specialmente in politica, e può essere anche piacevole da leggere, ma l'autore deve stare attento a quello che dice, che la figura di color marrone e sempre dietro l'angolo.

Fra i tanti che usano il rant come metodo di espressione, uno è Uriel Fanelli, attualmente sul blog keinpfusch.net. Devo dire che mi trovo più spesso in disaccordo con lui che in accordo, ma devo anche dire che alle volte non solo scrive bene, ma ha anche ragione. In un post recente intitolato, "il bigottismo verde" ha completamente azzeccato alcune cose. La principale è che il cambiamento climatico è una cosa complicata che non è veramente capita né dai sostenitori né dai negatori.

Ed è vero. E il bello che continuiamo a credere che se ne possa "dibattere." Ma la verità non viene fuori da persone che discutono animatamente di cose di cui sanno poco o nulla. E' il malefico effetto della perniciosa idea che "uno vale uno."

Quindi, che possiamo fare? Mah? Forse niente: gli incompetenti rimarranno convinti di non esserlo.

Vi passo Fanelli qui di seguito. Vale la pena di leggere questo pezzetto che, fra le altre cose, confuta molto bene le castronerie di Carlo Rubbia sugli elefanti di Annibale. Il resto del post di Fanelli è più discutibile, ma anche quello vale la pena di leggerlo.



https://keinpfusch.net/il-bigottismo-verde/
Quando si dice che dietro alla constatazione del riscaldamento globale c'e' la scienza, si intende una montagna di pubblicazioni a riguardo, che puntano tutte (circa) alle stesse conclusioni, (diciamo che a seconda dei modelli esiste uno spettro di conclusioni, tutte concordi a meno di fare previsioni diverse del futuro), ma quello che bisogna ricordare e' che nei modelli di evoluzione del clima c'e' una gigantesca interdisciplinarita'.

Significa che la "scienza del riscaldamento globale" contiene paper di geofisica, fisica dell'alta atmosfera, fisica dei proxy solari, geofisica e vulcanologia, biologia, ecologia, geologia marina, chimica degli oceani, biologia degli oceani, botanica, eccetera, eccetera, eccetera.

Questo significa due cose: non esiste UNO scienziato che conosca questa scienza. Tutti ne conosceranno una frazione, ma per rispondere adeguatamente ad ogni critica occorrono interi team di scienziati. Diciamo che se volete davvero avere nella stanza un ente che capisca davvero del riscaldamento globale avete bisogno di una sessantina di specialisti, ad occhio e croce.

Al contrario, questo vale anche per la confutazione: per contestare la scienza del global warming non basta UNO studioso. Innanzitutto perche' non puo' essere competente in tutto lo spettro, e secondo perche' vista la mole di papers a riguardo in una sola vita NON PUO' AVERLI LETTI TUTTI. Quindi, se mi mandate un link con "il celebre scienziato X dice che", vi rido in faccia. Anche se avesse ragione, avrebbe confutato si e no l'uno per diecimila delle prove scientifiche portate, il che significa che non avrebbe dimostrato proprio NULLA.

Detto questo la seconda domanda e': a questo punto cosa posso capirne io? La risposta sincera e' che ho capito alcuni papers (pochi), ho capito circa le conclusioni di altri papers, ho capito il topic di altri, ma la stragrande maggioranza non e' in nessun campo che io conosca e peraltro non avrei il tempo di leggere tutto.

Diciamo che "di questa scienza ho letto qualcosa, decisamente poco".

Adesso andiamo al bigottismo verde. Pur avendo (come chiunque altro) compreso solo una piccola parte di questa scienza, quando ascolto uno di questi verdi che parlano sono certo di una cosa: loro non ne hanno MAI letta NEMMENO una pagina.