lunedì 13 aprile 2015

Lo strano caso dei conciatori climatologi

Vero cuoio? Probabilmente si, ma sarà vera la lettera sul cambiamento climatico che è arrivata dall'unione nazionale industrie conciarie (UNIC)?



Che ne pensereste se un'associazione di climatologi si mettesse a spiegare ai conciatori come si conciano le pelli? Se per caso avvenisse una cosa del genere, come minimo i climatologi che ci si fossero impegnati andrebbero gentilmente indirizzati a uno psichiatra.

Altrettanto strano sarebbe che un'associazione di conciatori di pelli tirasse fuori un comunicato dove si spiega ai climatologi che hanno sbagliato tutto fino ad ora e che la vera scienza del clima la sanno loro, i conciatori!

Bene, sembra che sia avvenuta proprio una cosa del genere con l'Unione Nazionale Industria Conciaria (UNIC) che ha inviato ai propri associati delle lettere sul clima completamente assurde.

Nella prima lettera, datata il 20 Marzo 2015, si spiega, fra le altre cose, che il riscaldamento globale non esiste, che comunque è causato dal sole e che stiamo andando verso una nuova era glaciale. La lettera arrivava dal "Servizio Ambiente" dell'UNIC, con firma illeggibile. Qualche giorno dopo, in data 1 Aprile, è arrivata un'altra lettera sull'argomento, ancora più assurda e piena di errori (fra le altre cose, sbagliando l'IPCC con l'IPPC - che è tutta un'altra cosa). Questa seconda lettera è firmata da S. Mercogliano, Direttore Generale di UNIC.

Ora, queste due lettere avevano tutta l'aria di un pesce d'Aprile, specialmente la seconda. Ma non era chiaro e, comunque, come pesce d'Aprile sembrava alquanto di cattivo gusto. Perciò mi è parso il caso di scrivere a UNIC sul loro sito, chiedendo gentilmente se era opera loro (e, nel qual caso, come la si dovesse intendere) oppure se qualcuno avesse scritto questo documento per metterli in cattiva luce.

Due settimane dopo, nessuna risposta da UNIC.

A questo punto, dobbiamo veramente credere che il direttore Generale dell'Unione Nazionale Industria Conciaria si sia improvvisamente scoperto climatologo e abbia scritto delle lettere del genere? Lettere, poi, spedite a nome di un'associazione teoricamente seria e che dovrebbe rappresentare un'intera categoria di industrie italiane? E' possibile che le industrie italiane del cuoio accetino di essere rappresentate da persone che si lanciano pubblicamente a scrivere colossali sciocchezze sul clima terrestre?

Non vi so che dire, l'unica cosa che posso commentare al momento è che non siamo ancora in Estate, per cui l'ipotesi di un colpo di sole sembrerebbe da scartare, almeno per ora.

Se qualcuno dell'UNIC, o lo stesso Sig. Mercogliano, vogliono smentire la provenienza di questi documenti, sarò lieto di pubblicare la loro smentita su questo blog. Altrimenti, mettiamo questa strana storia in archivio come "lo strano caso dei conciatori climatologi;" una delle tante assurdità del dibattito sul clima.


Di questa curiosa storia ha parlato anche Ocasapiens sul blog di Repubblica, come pure Daniele Pernigotti, qui, e qui (che ringrazio per avermi i documenti  dell'UNIC)

Ecco le due lettere

___________________________________________________________________

La circolare n. 43 dell'UNIC (??)

Milano, 20 marzo 2015
 

CIRCOLARE N. 43 ALLE AZIENDE ASSOCIATE
RISCALDAMENTO GLOBALE?
 

La teoria del riscaldamento globale di origine antropica, propagandata da media e governi, risulta sempre più lontana dalla realtà. I fatti dicono che i ghiacci dell’Artico non stanno scomparendo, che dal 2000 al 2014 la temperatura media globale non è aumentata e le aree desertiche sono in diminuzione. Secondo alcuni studi scientifici, l’aumento della temperatura media del globo riscontrato nel secolo scorso è spiegabile sulla base dell’andamento dell’attività del Sole, deducibile dall’analisi delle macchie solari.

In base alle recenti rilevazioni compiute dai ricercatori, dal 1938 al 2000 l’attività delle macchie solari ha manifestato un periodo di forte intensità, indice di una maggiore radiazione solare (energia) trasmessa nello spazio circostante e quindi verso la Terra. Le variazioni di energia solare hanno un impatto sul clima terrestre sia diretto, tramite il calore che influisce direttamente sulla temperatura, che indiretto, attraverso la formazione delle nuvole (effetto raffreddante).

Dal 2000 l’analisi dei cicli di macchie solari mostra una diminuzione dell’attività solare e l’inizio di un “ciclo” freddo, che porterà nei prossimi anni ad un sensibile raffreddamento ed a maggiori precipitazioni. 

SERVIZIO AMBIENTE Prot. n. 123.436 SM/FO 


__________________________________________________________________________


UNIONE NAZIONALE INDUSTRIA CONCIARIA
Aderente a Confindustria
20123 Milano, Via Brisa, 3 – Italy
Tel. 02 880771.1 Fax 02 860032
e-mail unic@unic.it
www.unic.it
Milano, 1 aprile 2015
Prot. n. 123.452 SM/FO
 

ALLE AZIENDE INTERESSATE
RISCALDAMENTO GLOBALE
 

Steve Cohen, direttore dell’Earth Institute della Columbia University di New York, uno dei maggiori centri internazionali di studi ambientali, ha ammesso che il catastrofismo ha stancato.
 

Il filosofo francese Pascal Bruckner ha contestato le comunicazioni verdi “alla Al Gore”, tese a spaventare per estorcere sacrifici (e finanziamenti).
 

Naomi Klein, famosa no-global anti-capitalista, ha riconosciuto che il movimento ha fallito, sia per essersi affidato a testimoni messianici (Obama) sia per aver rifiutato sistematicamente senza alcuno spirito costruttivo.
 

I dati sul surriscaldamento terrestre oggi sono controversi.
 

L’Hadley Centre dell’ufficio meteorologico britannico ed il Climatic Research Unit dell’Università East Anglia hanno rilevato che l’aumento delle temperature si è fermato da un quindicennio.
 

Gli si contrappone, spinto da potenti lobby, l’IPPC, organismo ONU, che da decenni addossa ogni colpa alle emissioni di anidride carbonica provocate dall’uomo.
 

Nel frattempo multinazionali ed industrie private hanno adottato autonomamente processi ed impatti sostenibili, per risparmiare e per maggiore efficienza, come è avvenuto per la conceria italiana.
 

Chicco Testa, ex leader ambientalista e parlamentare di sinistra, ha constatato che la furia anti-capitalista di gran parte degli schieramenti ecologisti ha sbagliato; anzi, proprio gli imprenditori hanno saputo fare propri i temi e trasformarli in mode di consumo. Ha inoltre dichiarato che Greenpeace è diventata una società di comunicazione, che raccoglie soldi dai donatori attraverso la “spettacolarizzazione” continua dei problemi: balene, carbone, pozzi petroliferi. Gridando all’emergenza avrebbero racimolato l’anno scorso 200 milioni di dollari.
 

Il prof. Maurizio Masi, Direttore del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica del Politecnico di Milano, che collabora con noi, condivide l’approccio pragmatico verso l’uso razionale delle risorse, attestato da: report di sostenibilità, redazione di capitolati sostenibili, efficienza energetica. I calcoli attualmente in discussione sull’impronta ambientale (carbon footprint), che ci vedono penalizzati a causa degli atteggiamenti di burocrazia comunitaria e lobby di terzi (macellatori francesi), dovranno pertanto essere rivisti in chiave più favorevole alla concia.
 

Cordialità
 

S.Mercogliano