domenica 22 marzo 2015

Affrontare l'industrialismo: non fare niente che poi non potrai ripulire!

Da “The Ecologist”. Traduzione di MR (h/t Gianni Tiziano)  

Di Derrick Jensen


La centrale elettrica e la raffineria petrolifera di Fawley nell'Hampshire, in Inghilterra, vista dalla spiaggia di Hillhead. Foto: Anguskirk via Flickr (CC BY-NC-ND 2.0). 

 
Il moderno capitalismo industriale è basato su una semplice premessa, scrive Derrick Jensen: la nostra madre Terra è un grande magazzino di materie prime che possiamo saccheggiare ed un grande bidone della spazzatura per i nostri infiniti volumi di spazzatura, non importa quanto persistenti e mortali. Come si può cambiare questo? Per prima cosa dobbiamo recuperare la nostra sanità mentale.

Alcune delle domande più importanti che abbiamo di fronte sono: cosa dobbiamo fare dei rifiuti industriali di questa cultura, dai gas serra ai pesticidi alla microplastica negli oceani? Le risposte diventano chiare se contestualizzate.



Cominciamo parlando del contesto con due indovinelli che non sono molto divertenti.

Domanda: Cosa si ottiene se si incrociano una lunga dipendenza da droghe, irascibilità ed una pistola?

Risposta: Due ergastoli per omicidio, con la prima data di rilascio per il 2026.

E,

D: Cosa si ottiene se si incrociano una grande multinazionale, due stati nazionali, 40 tonnellate di veleno e almeno 8.000 esseri umani morti?

R: Pensionamento con piena retribuzione e benefici. Warren Anderson, AD della Union Carbide. Bhopal.

Il punti di questi indovinelli non è semplicemente che quando si tratta di omicidio e molte altre atrocità, si applicano leggi diverse al povero rispetto al ricco. E non è semplicemente che la 'produzione economica' è un lasciapassare per uscire di galera per qualsiasi atrocità commettano i 'produttori', che sia genocidio, femminicidio, ecocidio, schiavitù, omicidio di massa, avvelenamento di massa e così via.

Ce ne importa qualcosa? Sappiamo già che a loro non importa... 

Il punto qui è che questa cultura chiaramente non è particolarmente interessata a ripulire i suoi casini tossici. Ovviamente, altrimenti non continuerebbe a produrne. Non permetterebbe a coloro che fanno questi casini di farlo impunemente. Certamente non premierebbe coloro che li fanno. No so se questo potrebbe o meno essere il momento di menzionare che questa cultura ha creato, per esempio, 14 quadrilioni (sì, quadrilioni) di dosi letali di Plutonio 239, che ha un'emivita di oltre 24.000 anni, il che significa che in 'soli' 100.000 anni quel numero scenderà fino a 'solo' circa 3,5 quadrilioni di dosi: evvai!

E premiarli socialmente funziona. Avrei potuto usare tutta una serie di esempi oltre a Warren Anderson, che stava giocando sul retro nove lunghi anni dopo il giorno in cui avrebbe dovuto essere impiccato (è stato condannato a morte, in contumacia, ma gli Stati Uniti hanno rifiutato la sua estradizione). C'è Tony Hayward, che ha supervisionato la devastazione della BP nel Golfo del Messico e che è stato 'punito' per questo con una buonuscita di 30 milioni di dollari. Oppure potremmo farvi un altro paio di indovinelli, che poi sono gli stessi indovinelli:

D: Come chiamate uno che mette del veleno nella metropolitana di Tokyo?
R: Un terrorista.

D: Come chiamate uno che mette veleno (cianuro) nelle acque di falda?
R: un capitalista: l'AD di una multinazionale che estrae oro.

Potremmo parlare dei fracker, che fanno soldi mentre avvelenano l'acqua di falda. Potremmo parlare di chiunque abbia a che fare con Monsanto. Potete aggiungere i vostri esempi. Direi che potete 'scegliere il vostro veleno' ma naturalmente non potete. Quelli li scelgono per voi coloro che avvelenano.

La capacità della civiltà di superare il nostro buon senso


Continuo a pensare ad una delle affermazioni sensate fondamentali (e fondamentalmente disattesa)  che abbia mai ascoltato. Dopo Bhopal, uno dei dottori che cercavano di aiutare i sopravvissuti ha affermato che alle multinazionali (e per estensione tutte le organizzazioni e gli individui) “non dovrebbe essere permesso di fare un veleno per cui non esiste l'antidoto”. Per favore notate, a proposito, che lungi dall'avere antidoti, nove su dieci delle sostanze chimiche usate nei pesticidi negli Stati Uniti non sono state testate accuratamente per la tossicità (umana). Non è una cosa che dovremmo imparare quando abbiamo tre anni? Non è questa una delle prime lezioni che i nostri genitori dovrebbero darci? Non fate casino se non potete pulire! Eppure è esattamente la motivazione fondante di questa cultura.

Certo, possiamo usare frasi altisonanti per descrivere i processi che creano casini che non abbiamo alcuna intenzione di ripulire e che in molti casi non possiamo ripulire. E quindi abbiamo frasi come 'sviluppo delle risorse naturali', o 'sviluppo sostenibile', o 'progresso tecnologico' (come l'invenzione e la produzione di plastiche, il cesso del mondo degli interferenti endocrini e così via), o 'estarre', o 'agricoltura', o 'la Rivoluzione Verde', o 'alimentare la crescita', o 'creare posti di lavoro', o 'costruire l'impero' o il 'commercio globale'. Ma la realtà fisica è sempre più importante di come cerchiamo di spiegarla. E la verità è che questa cultura è basata sulla privatizzazione dei benefici e l'esternalizzazione dei costi. In altre parole, sullo sfruttare gli altri e lasciarsi dietro dei casini. Diamine, le chiamano 'multinazionali ad affidabilità limitata' perché uno scopo primario è quello di limitare l'affidabilità legale e finanziaria di coloro che beneficiano delle azioni delle multinazionali per il danno causato da queste azioni.

Internalizzare la pazzia

Questo non è il modo di educare l'infanzia ed è un modo ancora peggiore di educare una cultura. Sta uccidendo il pianeta. Parte del problema è che gran parte di noi sono pazzi, resi pazzi da questa cultura. Non dobbiamo mai dimenticare quello che ha scritto RD Laing sulla pazzia:

“Per giustificare il nostro complesso industriale-militare [e direi questo intero stile di vita, compresa la creazione di casini che non abbiamo né l'interesse né la capacità di ripulire], dobbiamo distruggere la nostra capacità di vedere chiaramente di nuovo ciò che abbiamo davanti ai nostri nasi e cosa abbiamo dietro. Molto prima che possa verificarsi una guerra termonucleare, ci saremo devastati per la nostra stessa follia”. 

“Cominciamo coi bambini. E' imperativo prenderli in tempo. Senza il più accurato e rapido lavaggio del cervello le loro menti perverse vedrebbero attraverso i nostri trucchi perversi. I bambino non sono ancora dei pazzi, ma dobbiamo trasformarli in imbecilli come noi, se possibile con un QI alto”. 

Abbiamo tutti visto questo troppe volte. Se chiedete a qualsiasi bambino di sette anni ragionevolmente intelligente come fermare il riscaldamento globale causato in gran misura dalla combustione di petrolio e gas e dalla distruzione di foreste, praterie e paludi, questo bambino direbbe tranquillamente “Smettendo di bruciare petrolio e gas e smettendo di distruggere foreste, praterie e paludi!”. Se lo chiedete ad un tredicenne ragionevolmente intelligente che lavora per un'industria 'verde' hig tech, probabilmente avrete una risposta che aiuta in primo luogo l'industria che paga il suo stipendio. Parte del processo di lavaggio del cervello che ci trasforma in imbecilli consiste nel portarci ad identificarci più da vicino con questa cultura – e averne più a cuore il destino – piuttosto che con il mondo reale fisico. Ci viene insegnato che l'economia è il 'mondo reale' è che il mondo reale e giusto un luogo dal quale rubare e sul quale scaricare le esternalità.

E' la natura che si deve adattare a noi o noi alla natura?

Gran parte di noi interiorizza la lezione in modo così completo che diventa del tutto trasparente per noi. Anche gran parte degli ambientalisti interiorizzano questo. Cosa hanno in comune gran parte delle soluzioni mainstream? Danno tutte l'industrialismo, e che il mondo naturale si debba conformare ad esso,  per scontato. Danno tutte per scontato l'impero. Danno tutte per scontato l'overshoot. Tutto ciò è letteralmente folle, in quanto a perdita di contatto con la realtà fisica. Il mondo reale dev'essere sempre più importante del nostro sistema sociale, in parte perché senza mondo reale non può esserci alcun sistema sociale. E' imbarazzante scrivere questo. Upton Sinclair è famoso per aver detto che è difficile far capire qualcosa ad un uomo se il suo lavoro dipende da quella cosa. Aggiungerei che è difficile far capire qualcosa ad un uomo se i benefici che accumula grazie al suo stile di vita di sfruttamento e distruzione dipendono dal non capirlo. Quindi diventiamo improvvisamente stupidi riguardo ai prodotti di scarto generati da questa cultura.

Quando le persone si chiedono come possono smettere di inquinare gli oceani con la plastica, non intendono realmente “Come possiamo smettere di inquinare gli oceani con la plastica?” Intendono “Come possiamo smettere di inquinare gli oceani con la plastica e continuare ad avere questo stile di vita?” E quando si chiedono come si può fermare il riscaldamento globale, in realtà intendono “Come possiamo fermare il riscaldamento globale senza fermare questo livello di uso dell'energia?” Quando si chiedono come avere acqua pulita, in realtà intendono “Come possiamo avere acqua pulita mente continuiamo ad usare e diffondere nell'ambiente migliaia di sostanze chimiche utili ma tossiche che finiscono nelle falde acquifere?” La risposta a tutte queste domande è: non si può.

Per prima cosa dobbiamo recuperare la nostra sanità mentale. Poi dobbiamo agire

Mentre stavo scrivendo questo saggio sui casini causati da questa cultura, c'è un'immagine allegorica che non riesco a togliermi dalla mente. E' quella di una mezza dozzina di Medici di Pronto Soccorso che fanno un bendaggio ad una persona che è stata assalita da uno psicopatico armato di coltello. I medici stanno disperatamente cercando di impedire che questa persona si dissangui. E' tutto molto teso e incerto riguardo al fatto che saranno in grado di stagnare la fuoriuscita di sangue prima che la persona muoia. Ma ecco il problema: mentre i medici stanno facendo il bendaggio più velocemente che possono, lo psicopatico continua ad accoltellare la vittima. Peggio ancora, lo psicopatico sta infierendo ferite più rapidamente di quanto i medici siano in grado di bendarle. E lo psicopatico è pagato molto bene per accoltellare la vittima, mentre gran parte dei medici stanno bendando la vittima nel tempo libero. E infatti la salute dell'economia è basata su quanto sangue perde la vittima – e questa cultura, dove la produzione economica è misurata con la conversione della base di terra vivente in materie prime, per esempio foreste viventi  in listelli standard da costruzione, montagne viventi in carbone.

Come impediamo alla vittima di morire dissanguata? Qualsiasi bambino ve lo può dire. E qualsiasi persona sana di mente che abbia a cuore più la salute della vittima di quella dell'economia che è basata sullo smembramento della vittima ve lo può dire. La prima cosa che dovete fare è fermare l'accoltellamento. Nessuna quantità di bende compenserà un assalto che continua, di fatto un assalto che accelera. Cosa facciamo rispetto alla produzione di rifiuti industriali di questa cultura? Il primo passo è interrompere la loro produzione. In realtà il primo passo è quello di recuperare la nostra sanità mentale, cioè, trasferire la nostra lealtà dagli psicopatici alla vittima, verso, in questo caso il pianeta che è la nostra casa. Una volta fatto questo, tutto il resto è tecnico. Come li fermiamo? Li fermiamo.