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mercoledì 25 settembre 2019

Lunacomplottismo come un effetto del caldo estivo



Questa mi era rimasta in coda da questa estate, quando mi era arrivata come risposta a un mio post sul "Fatto Quotidiano". E' carina per cui ve la passo. Potrebbe, in effetti, essere uno scherzo, ma mi sa che sia proprio vera! Insomma, un effetto del caldo estivo.(U.B.)


corporation@email.com
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Infatti il primo pagliaccio è lei

Lei dice di scrivere nel suo blog del FQ di esaurimento delle risorse e del cambiamento climatico ma scivola fuori tema su altri argomenti non di sua competenza e critica Ivo Mej di fare il pagliaccio per l'articolo sul falso allunaggio.

https://www.ilfattoquotidiano.it/…/lunacomplottist…/5318741/

Lei dovrebbe sapere che un velivolo a tutt'oggi non è in grado di raggiungere una velocità di 40000 km l'ora quando il più veloce prodotto è il Lockheed sr 71 che ha stabilito il record di quasi 4000 km l'ora.

Anche quando si possa eventualmente confermare che lo Shuttle raggiungeva i 27000 km ma nel 69 non era in attivo, per cui andare sulla luna a piedi sarebbe indicato dire con ironia della sorte visto che il razzo e il lem e il resto non erano in grado di raggiungere la suddetta velocità come oteva essere fattibile?

Altresi lei grande esperto di materia mi dirà che il comburente era parte di un ultima ritrovata risorsa degna di nota volta a rendere fattibile la missione lunare...

Ribadisco nuovamente i missili militari raggiungono in pochi selcondi picchi di velocitàtra Mach 2 e i Mach 5 (ossia 2.400 - 6.000 km/h). Nello spazio la velocità dei razzi aumenta, perché lì non c'è attrito (lo SpaceShuttle, per esempio, vola a Mach 23, ossia la bellezza di 27.000 km/h).

Per conoscenza i primi ad andare nello spazio furono i Russi e sempre loro furono i primi a raggiungere l'altezza record su jet militare di 37 km, e piu di cosi non si potè superare eventualmente i 10 km mai confermati dai primati americani di cui lei ovviamente è un fan sfegatato.

A questo punto bisogna tenere in considerazione la fascia di Van Hallen, se lei crede ai globottisti americani della Nasa deve anche credere alle medesime fascie dato che loro stessi grandi scienziati come lei affermano l'esistenza di questo grave problema da girarrosto.

Per cui come fa a dire che Ivo Mej è un pagliaccio?

Lei non si sente in equal modo un pagliaccio? Ancora più grave il fatto di essere docente di università?

Per caso è anche ebreo di religione?

Sto inoltrando questa mail ad altri professionisti del settore fra cui Giulietto Chiesa, Claudio Messora, Maurizio Blondet, e molti altri chissà che non aprano un confronto sulla sua pagliacciata e il suo diritto di rendersi ridicolo sul FQ.

Saluti e ariveder le stelle.

Shalom!

Luca Marino

venerdì 1 settembre 2017

Zichichi Furioso

Questo non è il Prof Antonino Zichichi, ma in qualche modo sembra un'immagine appropriata per questo post. 



Vi ricordate la storia della "falsa petizione" sul cambiamento climatico che Zichichi aveva fatto surrettiziamente firmare ai suoi colleghi, senza spiegargli che cosa stavano firmando? Potete leggere la storia su questo blog.

Visto che il suo trucco era stato scoperto, il prof. Zichichi non l'ha presa bene, decisamente. Ecco un suo commento che è apparso su "Libero Quotidiano". Pesantino, non vi pare? Si vede proprio che abbiamo colpito nel segno.



In merito alla sua petizione contro le eco-bufale, alcuni siti come «Climalteranti» hanno dimostrato che i 20 scienziati internazionali da lei coinvolti a sostegno delle sue tesi o non le conoscevano o non le condividevano. Come è nato l’equivoco?

«Lei cita sorgenti di informazione nelle quali non c’è una sola persona che sia autore di scoperte e di invenzioni. Sono persone che parlano di Scienza senza averne mai fatta. Enrico Fermi insegna che queste persone sono esempi di Hiroshima culturale e non meritano risposte. Se poi qualcuno ha sottoscritto un documento senza leggerlo, impari a leggere prima di firmare. Gli scienziati che partecipano ai Seminari di Erice sono pienamente a conoscenza delle mie tesi come dimostra la testimonianza dell’Ingegnere Pracanica. E le mie critiche scientifiche ai modelli climatologici sono nei volumi pubblicati dalla World Scientific, la più prestigiosa casa editrice scientifica».