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lunedì 1 marzo 2010

I samurai del clima


Toshiro Mifune, indimenticabile protagonista de "I sette samurai," poteva combattere e sconfiggere molteplici avversari, tutto da solo. Qualcosa di simile succede nel dibattito sul riscaldamento globale dove, alle volte ci si trova intrappolati a combattere in condizioni di netta inferiorità numerica. Anche senza essere un samurai, tuttavia, combattere dalla parte della verità da sempre un bel vantaggio e qui vi racconto dell'impresa di Allumiere di Carlo Cacciamani.


Il convegno sul clima di Allumiere è stato un bell'esempio di una trappola mediatica: uno contro tre. Carlo Cacciamani, ricercatore dell'ARPA si è trovato da solo a sostenere l'origine principalmente umana del riscaldamento globale contro Adriano Mazzarella (quello dei "Fornelli sottomarini artici"), Nicola Scafetta (bravo statistico ma non altrettanto bravo climatologo) e Guido Guidi, metereologo. Tutti e tre convinti negatori del concetto che il riscaldamento globale è causato dall'uomo.

Non è la prima volta che vedo un convegno organizzato in modo così platealmente squilibrato. Al "Festival dell'Energia" di Lecce del 2009, un climatologo serio come Sergio Castellari si è trovato impegnato in uno scontro contro due pataccari ignoranti di cui taccio persino il nome e con in più il moderatore che li favoriva. In quell'occasione, Castellari è stato molto bravo a ribattere colpo su colpo e alla fine ne è uscito almeno pari - un buon risultato considerando l'inferiorità numerica.

Ad Allumiere la cosa è stata un po' meno scorretta; qui gli avversari di Carlo Cacciamani avevano, perlomeno sulla carta, delle qualifiche scientifiche corrette. Ma la disparità numerica rimaneva e si poteva temere un gioco al massacro. Tuttavia, da quello che ho saputo di come è andato il convegno, Cacciamani si è difeso molto bene e - anzi - ha messo a segno diversi colpi che hanno spiazzato gli avversari. Forse non è stato proprio come Toshiro Mifune che tira fuori la katana e fa fuori cinque o sei avversari in 30 secondi, ma credo che comunque sia stato un bel risultato.

Da notare che, sia a Lecce come ad Allumiere, la disparità delle forze sul palco non si rifletteva affatto in platea. La maggior parte delle persone che vanno a sentire questi convegni sul clima sono convinte della bontà del lavoro degli scienziati e dell'interpretazione che vuole il riscaldamento globale come causato principalmente dall'attività umana. Sembra che il bombardamento mediatico contro la scienza pagato dalle lobby del carbone e del petrolio non abbia ancora rincretinito tutti. Questo è bene e speriamo che la gente continui a ragionare con il proprio cervello senza farsi imbrogliare dalla propaganda.

Comunque sia andata, il comune di Allumiere non ha fatto certamente una bella figura a organizzare un convegno così squilibrato e parziale. Mi dice Cacciamani che gli amministratori, incluso il sindaco, gli sono parsi in buona fede.  Non ho difficoltà a crederci, ciononostante dovrebbero fare più attenzione ai convegni che sponsorizzano.