venerdì 16 febbraio 2018

Le ragioni della sconfitta del PD spiegate da un marziano




Scusate per questo post un po' fuori dagli argomenti "normali" di questo blog. Il fatto è che ieri sera mi sono trovato, un po' per caso e un po' per curiosità, a un evento di presentazione dei candidati del PD per le prossime elezioni, qui a Firenze.

Ora, premetto che non guardo la televisione e non leggo i giornali. Per cui, sono arrivato a questo evento un po' come un alieno appena atterrato da Marte. Quindi, vi racconto le mie impressioni - la principale delle quali è che il PD perderà queste elezioni - e questo lo sanno anche su Marte.

Ho ascoltato le presentazioni di un certo numero di persone del PD che mi sono parse competenti e bene intenzionate. Il problema non è quello. Il problema è che tutto il dibattito politico è stato su due soli argomenti: immigrazione e sicurezza (a parte un assessore che ha parlato di commercio, brava, ma non era una candidata).

Ora, non so se qualcuno dei grandi pensatori di strategia del passato abbia detto esplicitamente che se lasci il nemico scegliere il campo di battaglia, allora hai perso in partenza (di sicuro, lo si evince da Sun Tzu). Qui, i candidati del PD hanno lasciato scegliere gli argomenti di discussione ai loro nemici, e hanno perso in partenza.

Abbiamo sentito i candidati del PD dichiarare varie cose, parzialmente in contraddizione fra di loro. In parte, hanno cercato di dire che sono più cattivi di quelli della destra (con noi ci sarà più polizia, più telecamere, più repressione, più galera etc.). Ma anche sulla difensiva, criticando le statistiche della destra e dicendo che, in fondo, la situazione non è così male come la destra la dipinge. E comunque c'è il problema della sicurezza, dell'immigrazione - certo, non dobbiamo far venire gli immigrati, però è anche vero che se vengono ci fanno comodo. E via così.

Ora, per un marziano seduto nell'ultima fila della saletta dove si facevano questi ragionamenti, il tutto è apparso sostanzialmente privo di senso. Questi qui stanno finendo le risorse, sono in balia del cambiamento climatico, dipendono dalle importazioni per cibo ed energia, sono sovrappopolati, hanno disastrato il territorio, cementificato le terre fertili, intubato i fiumi, hanno avvelenato tutto quello che potevano avvelenare, sono schiacciati dalla concorrenza globalizzata e altre cosette. E di tutto questo non ne parlano minimamente?

E questo sarebbe il loro meccanismo decisionale? Quello che chiamano "democrazia" e del quale sono tanto orgogliosi? Dal punto di vista dei Marziani, verrebbe voglia di invaderli e sterminarli, come nella "Guerra dei Mondi" di Wells. Ma non ne vale nemmeno la pena -- questi si sterminano da soli.

Marziani a parte, quello che stupisce è come la destra stia completamente dominando il dibattito, non solo in Italia, ma anche negli Stati Uniti e un po' ovunque. Com'è che la sinistra fa sempre gli stessi errori? Ci deve essere una ragione per la quale a Berlusconi I è succeduto Berlusconi II (detto anche Matteo Renzi). E ora siamo talmente ridotti male che deve ritornare Berlusconi I. Come è possibile?

Difficile dire cosa sia successo. Può darsi che quelli di destra siano più furbi di quelli di sinistra? Onestamente, non mi pare una regola generale. Ma quelli di destra hanno capito molto meglio i meccanismi di come farsi eleggere secondo quella cosa che è diventata la democrazia, oggi. E' sempre stato vero che vince chi urla di più, ma ora è diventata una regola assoluta - ogni traccia di razionalità nel dibattito è scomparsa da un pezzo. E quelli che hanno capito la regola, la sfruttano. Quelli che non l'hanno capita, la subiscono. E quelli che votano, non se ne accorgono.

E, alla fine dei conti, c'è una ragione per cui milioni di persone quardano i telegiornali tutti i giorni, mentre meno di un migliaio cliccano sul blog "Effetto Cassandra". Forse sono tutti marziani.