venerdì 7 luglio 2017

Per un'Università Sostenibile: gli orti del Polo di Sesto Fiorentino



Alma Mater in una scultura visibile all'università di Cuba 


In questo blog, facciamo tanto la parte dei catastrofisti, però alcuni di noi si riconoscono nella filosofia stoica che ci dice di accettare quello che non possiamo cambiare ma di fare il possibile per cambiare quello che non possiamo accettare (questa è una mia interpretazione di una frase di Epitteto).

Perciò, ormai da un anno e mezzo ho accettato di prendere il ruolo di "delegato" (una specie di ministro senza portafogli) dell'Università di Firenze per occuparmi di sostenibilità ambientale nell'Ateneo.

Devo dire che mi sono preso una discreta bega. Spingere un Ateneo intero sulla strada della sostenibilità è un po' come cercare di trasformare una balenottera in un pesce rosso da tenere nell'acquario in salotto. Diciamo anche, però, che è una soddisfazione e che si imparano tante cose

Allora, abbiamo un gruppo e una pagina di Facebook dove relazioniamo sull'attività dei sostenibilisti di UNIFI. In aggiunta, comincerò a raccontarvi quello che facciamo anche qui, sul blog "Effetto Risorse"

Per cominciare, una pagina di Repubblica che descrive come alcuni studenti del Polo Scientifico di Sesto Fiorentino abbiano preso l'iniziativa nelle loro mani di cambiare le cose che non potevano accettare (forse hanno letto Epitteto anche loro) e hanno costruito degli orti comunitari nel cortile dell'edificio delle aule. Bravi (e anche stoici)