mercoledì 25 gennaio 2017

Resort Rigopiano

Quello che è successo in Abruzzo in queste settimane mi convince che ormai
 "la dittatura dei fatti"
è più che conclamata ed instaurata.

Anzi, è proprio dittatura per antonomasia.
 

La sciagura di Rigopiano ne è poi un caso emblematico ed ancor più paradigmatico.
 

Poteva succedere perchè in quel luogo cadono le valanghe e poteva succedere in quel modo perchè l'Appennino centrale è altamente sismico, ed è successo perchè non è affatto impossibile che una nevicata eccezionale non avvenga in concomitanza con un terremoto sufficientemente forte.
E ancora, voler credere che le cose improbabili ma possibili siano false ha fatto il resto, e cioè di rendere la sciagura certa.

Ed in questo caso nulla ha potuto una raffinata tecnologia, quella della comunicazione mobile digitale, contro la irriducibile bizzarra complessità della natura umana.
 

Chi non ha creduto al primo messaggio con la richiesta di soccorso è un imbecille, un criminale o semplicemente un essere umano che ha temuto di essere vittima di uno dei tanti scherzi che molti imbecilli fanno ogni giorno e dovunque, approfittando della peculiarità del mezzo di comunicazione ?
 

In più alto grado e con conseguenze enormemente più vaste, l'elezione dell'attuale presidente d'oltreoceano mi pare congruente con tale dittatura, perchè chi vuole illudersi che determinati fatti non esistano o anche se esistessero non sarebbero importanti, vuole essere rassicurato da qualcuno che sostenga la sua illusione.In questo modo illusi ed illusore anzi, illusionista, si uniscono in matrimono finchè sventura non li colga.

E come molte cose che in Natura hanno un svolgimento inizialmente esponenziale, per l'essere umano, finchè non si giunge ad un certo limite, è difficile se non quasi impossibile, accorgersi che oltre quel limite le cose cambieranno in modo violento.
Oltretutto anche l'esponente stesso  può variare a sua volta e ciò rende la consapevolezza del fenomeno ancora più difficile da ottenere.

E siccome la consapevolezza è una condizione necessaria ma non sempre sufficiente per l'azione, 
dev'essere per questo motivo che la Terra è sterilmente disseminata di molto senno di poi.
 

E per complicare ulteriormente le cose, che così diventano davvero interessanti, si fa per dire, più le cose sono interconnesse, più le sorprese aumentano in un modo che ormai sappiamo essere la vera sostanza di cui è fatta la trascendente complessità dell'Universo.
Solo che la sorpresa è un concetto tipicamente umano, che le distingue in belle e brutte, mentre fuori dall'umano, il bello ed il brutto è semplicemente quello che succede.
 

Il Re, più che nudo, pare essere intronato sul cesso a leggere le cronache degli schiamazzi di corte.
 

Mentre sotto la crosta del suo regno il magma spinge come ha fatto per migliaia di secoli.
Aquietandosi solo a scossa ripetuta ed avvenuta.
E sopra, le nubi attendono solo d'incontrare le regali montagne per rilasciare il loro traboccante candido manto.
Nonostante tutto ciò, ci aspettano ancora innumerevoli sebbene differenti primavere.

Marco Sclarandis.