domenica 22 maggio 2016

Il cambiamento climatico è la più grossa minaccia alla civiltà umana

Da “wunderground”. Traduzione di MR

Di Jeff Masters

La più grande minaccia del cambiamento climatico alla civiltà nei prossimi 40 anni saranno probabilmente le siccità e le alluvioni estreme amplificate dal cambiamento climatico che colpiscono molteplici colture di “paniere” simultaneamente. Un rapporto sullo "Shock del sistema alimentare" pubblicato nel 2015 dai giganti delle assicurazioni Lloyds di Londra ha sottolineato uno shock estremo plausibile alla produzione globale di cibo che potrebbe causare rivolte, attacchi terroristici, guerre civili, fame di massa e perdite gravi per l'economia globale. Il loro scenario, al quale i Lloyds hanno dato delle scomode ed alte possibilità che si verifichi – significativamente più alte dello 0,5% all'anno, che determina una possibilità di almeno il 18% che si verifichi nei prossimi 40 anno – dice questo:

Un forte evento de El Niño si sviluppa nell'Oceano pacifico equatoriale. Gravi siccità tipiche de El Niño colpiscono l'India, il sudest dell'Australia e il sudest asiatico, causando le seguenti perdite di raccolti (notate che grano, riso e mais costituiscono oltre il 50% di tutta la produzione agricola in tutto il mondo):

India (primo esportatore mondiale di riso e settimo di grano: grano -11%, riso -18%
Vietnam (secondo esportatore al mondo di riso): riso -20%
Australia (terzo esportatore al mondo di grano): grano -50%
Bangladesh, Indonesia, Thailandia, Filippine: riso da -6% a -10%

Alluvioni storiche colpiscono i fiumi Mississippi e Missouri, riducendo la produzione di mais negli Stati Uniti del 27%, di soia del 19% e di grano del 7%. Bangladesh, India nordorientale e Pakistan vedono grandi perdite di raccolti dovuti a piogge torrenziali, alluvioni e frane, col Pakistan che perde il 10% del suo raccolto di grano.



Figura 1. Alluvione storica sul fiume Missouri il 30 luglio 1993, poco più a nord di Jefferson City. Le alluvioni nel Midwest del 1993 hanno causato una perdita del 33% della produzione di mais degli Stati Uniti. Immagine: Missouri Highway and Transportation Department.

Oltre al meteo avverso, le colture a livello globale sono attaccate da due grandi malattie: ruggine asiatica della soia e ruggine dello stelo del grano Ug99, che causano un 5-15% di perdita di raccolti in Argentina, Brasile, Turchia, Kazakistan, Ucraina, Pakistan ed India. La doppia piaga di meteo/malattia delle piante causa una diminuzione globale di mais del 10%, di soia del 11% e di riso del 7%. I prezzi di grano, mais e soia si impennano al quadruplo dei livelli visti intono al 2000. I prezzi del riso quintuplicano in quanto l'India compra da esportatori più piccoli a seguito delle restrizioni imposte dalla Thailandia. Le sommosse per il cibo scoppiano nelle aree urbane in tutto il Medio Oriente, Nord Africa e America Latina. L'euro si indebolisce e le principali borse europee perdono il 10% del loro valore; le borse americane perdono il 5% del loro valore. Lo scenario menziona la possibilità di una guerra civile in Nigeria, di una carestia che minaccia di uccidere un milione di persone in Bangladesh e del fallimento del Mali. Attacchi terroristici negli Stati Uniti, insieme alle preoccupazioni sulle tensioni militari accresciute fra Russia e NATO, oltre al conflitto fra India e Pakistan, causano grandi perdite in borsa.


Figura 2. Turisti che indossano mascherine mentre camminano nella Piazza Rossa a Mosca, il 6 agosto 2010. Mosca è stata avvolta da uno smog denso che ha tenuto a terra i voli degli aeroporti internazionali e si è infiltrato nelle case e negli uffici, dovuto agli incendi peggiorati dall'ondata di calore più intensa della storia della città. L'ondata di calore e gli incendi durante l'estate del 2010 hanno ucciso oltre 55.000 persone in Russia e decimato il raccolto di grano della Russia, causando un picco dei prezzi globali del cibo. (AP Photo/Mikhail Metzel)

Un'analogia storica: il meteo estremo del 2010

Il meteo estremo del 2010 – che nelle mie speculazioni è stato il meteo più estremo per la Terra dal celebre "anno senza estate del 1816 - ha mostrato che eventi meteo estremi multipli in grandi aree che producono cereali possono di fatto causare pericolosi shock al sistema alimentare globale. Ciò era inatteso all'inizio del 2010, quando nel suo rapporto di gennaio sulle stime della domanda e dell'offerta agricola il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti prevedeva una maggiore produzione globale di grano e prezzi più bassi per il 2010-2011. Ma il meteo estremo ha cominciato un drammatico assalto alle nazioni produttrici di cereali del mondo nella primavera del 2010, quando precipitazioni record in Canada, il secondo più grande esportatore di grano dopo gli Stati Uniti, ha tagliato il raccolto di grano del Canada del 14%. Quando la primavera è diventata estate, il jet stream è rimasto “bloccato” in un anello insolito che ha mantenuto sistemi di aria fredda e bassa pressione portatrice di pioggia  dal nord all'est della Russia, portando al Pakistan le alluvioni più costose della sua storia ed un declino del 12% della sua produzione di grano. Lo schema “bloccato” del jet stream ha fatto sì che una titanica ondata di calore ed una siccità straordinaria avviluppassero Russia ed Ucraina. Il caldo record di Mosca è stato eguagliato o superato cinque volte in un periodo di due settimane. Oltre un migliaio di russi che cercavano di sfuggire al calore sono annegati in acqua e un altro migliaio è morto per il calore ed inalando smog e fumi tossici provenienti dagli enormi incendi. In tutto, sono morte 55.736 persone nell'ondata di calore – la seconda più mortale mai registrata nella storia umana, seconda solo a quella europea del 2003 (oltre 77.000 morti). Gli incendi in Russia nel 2010 hanno bruciato più di 1 milione di ettari, il 25% della produzione di cereali è andata perduta e le perdite economiche hanno raggiunto i 15 miliardi di dollari – l'1% del PIL russo. La siccità ha tagliato il raccolto di grano del 33% e danneggiato i suoli a tal punto che non è stato possibile seminare il 10% dei campi di grano russi nel 2011. La Russia – il quarto maggior esportatore al mondo di grano, costituendo il 14% degli scambi globali di grano – ha reagito imponendo un divieto di esportazione su grano, orzo e segale, man mano che la paura di impennate del prezzo interno o di carenze aumentava. La vicina Ucraina, il sesto maggior esportatore di grano, ha visto una diminuzione del 18% del proprio raccolto di grano a causa dell'estrema siccità, calore e incendi ed ha ridotto le esportazioni di grano del 54%.


Figura 3. Tunisini che portano pagnotte di pane gridano slogan e si scontrano con la polizia antisommossa durante una manifestazione contro il nuovo governo del paese a Tunisi il 18 gennaio 2011. La polizia antisommossa ha sparato gas lacrimogeni e disperso la manifestazione. Immagine: MARTIN BUREAU/AFP/Getty Images.

L'impatto: i prezzi del grano raddoppiano; esplodono sommosse per il cibo

In conseguenza del meteo estremo globale del 2010, il prezzo del grano è più che raddoppiato da circa 4 dollari a bushel nel luglio 2010 a 8,50 – 9 dollari nel febbraio 2011. Questi aumenti di prezzo hanno colpito le nazioni del Medio Oriente e Nord Africa in modo particolarmente duro, visto che importano più cibo pro capite di qualsiasi altra regione del mondo a causa delle loro scarse riserve di acqua e alla mancanza di terreno coltivabile. Secondo un rapporto del 2013, "La primavera araba e il cambiamento climatico" – pubblicato da Centro per il progresso Americano, Centro Stimson e Centro per il Clima e la Sicurezza – i principali nove importatori di grano sono tutti in Medio Oriente; sette hanno avuto dure proteste politiche che hanno portato a morti fra i civili nel 2011 e gli aumenti del prezzo del cibo sono stati identificati come una grande causa che ha contribuito al disordine sociale. 

Lo scenario shock dei Lloyds: probabile per almeno il 18% nei prossimi 40 anni?

Fortunatamente, molti degli eventi meteo estremi previsti nello scenario dei Lloyds non si sono verificati nel 2010: siccità in India, siccità in Australia ed alluvioni record negli Stati Uniti. Tuttavia, molti eventi meteo estremi storici hanno causato il tipo di perdita di raccolti previsti nello scenario dei Lloyds – semplicemente non hanno colpito tutti allo stesso tempo. La chiave principale per la realizzazione dello scenario dei Lloyds è quella di avere un evento meteo estremo che causi una grande perdita nel raccolto di mais negli Stati Uniti, visto che quella statunitense costituisce il 40% della produzione di mais globale e il 50% delle esportazioni globali di mais (FAOSTAT, 2013). Gli Stati Uniti hanno visto quattro eventi meteo estremi negli ultimi 40 anni che hanno causato una diminuzione di almeno il 25% della produzione di mais ( al pari della riduzione del 27% data nello scenario dei Lloyds):

1983 (siccità e recessione economica hanno causato una perdita del 49% della produzione di mais)
1988 (la siccità ha causato una perdita del 31% della produzione di mais) 
1993 (le alluvioni nel Midwest hanno causato un 33% di perdita della produzione di mais)
1995 (le ondate di calore e un'infestazione di piralide del mais ha causato una perdita del 26% della produzione di mais)

 Una seconda chiave per la realizzazione dello scenario dei Lloyds scenario è quella di avere ulteriori eventi meteo estremi che distruggono i raccolti in almeno altre due grandi regioni produttrici di cereali. Un buon candidato sarebbe l'India, visto che è il maggior esportatore al mondo di riso. Negli ultimi 40 anni, ci sono state cinque siccità in India che hanno causato almeno una diminuzione del 10% del raccolto di riso, la peggiore è stata la diminuzione del 23% nel 2002 (lo scenario dei Lloyds ha previsto una diminuzione del 18% della produzione di riso dell'India). Un altro buon candidato per uno shock di sistema alimentare dovuto a meteo estremo sarebbe una siccità in Australia, il terzo esportatore di grano del mondo. L'Australia ha vissuto otto siccità negli ultimi 40 anni che hanno causato almeno un 25% di perdita della produzione di grano. La peggiore è stata nel 2002, che ha causato un declino del 58% della produzione di grano (lo scenario dei Lloyds ha previsto una diminuzione della produzione australiana di grano del 50%). 

Ora facciamo qualche conto approssimativo. Usando gli ultimi 40 anni come linea guida, dovremmo vedere il 10% di possibilità di vedere un evento negli Stati Uniti, il 20% di possibilità di un evento australiano e il 12% di possibilità di un evento indiano, tutti che colpiscono nello stesso anno. Moltiplicando fra loro queste probabilità ci da lo 0,25% di possibilità che lo scenario dei Lloyds si verifichi in un dato anno – una cosa che ci aspetteremmo che accadesse solo una volta ogni 400 anni. Si potrebbe obbiettare che oltre a tutto questo servirebbe una grande epidemia fra le colture – rendendo potenzialmente lo scenario dei Lloyds probabile 1 volta ogni mille anni o più raro. Tuttavia, non sarebbe necessario che il meteo estremo si verifichi nelle esatte ubicazioni non statunitensi specificate nello scenario dei Lloyds – specificatamente India e Australia – per avere impatti globali devastanti. Una grave siccità in Europa, Cina o Sud America potrebbe atrettanto facilmente combinarsi con un evento statunitense per far sì che si verifichino gli impatti dello scenario dei Lloyds. Pertanto, la mia stima approssimativa è che lo scenario dei Lloyds è inquadrabile nella gamma di probabilità fra uno ogni cento ed uno ogni 200 anni. Un evento di 1 ogni 200 anni che ha la probabilità dello 0,5% di verificarsi in un dato anno ha un 18% di possibilità di verificarsi se sommato su un periodo di 40 anni: : 100 - 100*(.995)^40 = 18%. I Lloyds stessi dicono che le probabilità che uno scenario come da loro sottolineato possa verificarsi sono “significativamente alte” che 1 ogni 200 anni. Se ipotizziamo che lo scenario dei Lloyds ha una probabilità del 1% di verificarsi in un dato anno – evento 1 volta ogni cento anni – c'è un 33% di possibilità che un evento del genere si verifichi almeno una volta in un periodo di 40 anni.


Figura 4. Proporzione delle calorie totali provenienti dalle quattro principali colture (mais, grano, riso e soia) per paese. Stati Uniti, Cina ed India sono i leader mondiali. Se grandi siccità o alluvioni che danneggiano i raccolti colpissero tutte e tre le nazioni simultaneamente sarebbe un grande colpo al sistema alimentare mondiale. Immagine: UK-US Taskforce on Extreme Weather and Global Food System Resilience, 2015.

Lo scenario dei Lloyds sarà sempre più probabile nei prossimi decenni

Sfortunatamente, un grave shock al sistema alimentare globale diventerà sempre più probabile nei prossimi decenni. Secondo uno studio indipendente sullo shock alimentare da parte della task force Regno Unito-Stati Uniti sul meteo estremo e la resilienza del sistema alimentare globale, le probabilità di uno shock alimentare dovuto al meteo estremo capace di ridurre la produzione di mais, soia, grano e riso del 5-7% crescerà dal 1% all'anno ad oltre il 3% all'anno entro il 2040. L'aumentata vulnerabilità si verificherà a causa di cambiamento climatico, crescita della popolazione, diminuzione della disponibilità di acqua, allarmante riduzione degli insetti impollinatori come le api, perdita di suolo e passaggio ad un maggior consumo di carne a livello globale. Circa 805 milioni di persone nel mondo sono denutrite, secondo le Nazioni Unite e questo numero crescerà man mano che la popolazione aumenta da 7,3 miliardi di adesso ai 9,6 miliardi previsti per il 2050 – prevalentemente in Africa ed altre regioni in via di sviluppo. La FAO prevede che la produzione agricola globale dovrà più che raddoppiare entro il 2050 per coprire il divario fra offerta e domanda. La scarsità d'acqua, dovuta in parte al pompaggio insostenibile di risorse idriche di falda per l'agricoltura, sta accelerando ad un ritmo tale che i due terzi della popolazione mondiale potrebbe vivere in condizioni di stress idrico entro il 2025. Mentre un aumento di calore e biossido di carbonio darà vantaggi in alcune aree, gli scienziati credono che il cambiamento climatico avrà un effetto negativo netto complessivo sui rendimenti agricoli e sulla pesca in futuro. Le malattie delle piante e il danno degli insetti sono a loro volta attesi in forte aumento in un clima più caldo. Nei quattro maggiori paesi produttori di riso – Cina, India, Bangladesh e Thailandia – attualmente gli insetti causa una perdita del 10-20% del raccolto e questo è previsto in aumento fino al 20-30% entro il 2100.

Queste nazioni hanno il 40% della popolazione mondiale e producono il 60% del riso mondiale. Per il mais, si prevede che i quattro maggiori produttori – Stati Uniti, Cina, Francia e Argentina – vedranno perdite da parassiti dal 6 al 12%. La storia è simile per il grano: si prevede che le perdite per parassiti raddoppieranno dal 10 al 20% entro il 2100. 


Figura 5. Il prezzo globale del cibo fra il 1990 e il gennaio 2016, come misurato dall'Indice dei Prezzi dei Generi Alimentari della FAO. L'Indice dei Prezzi dei Generi Alimentari della FAOè una misura della variazione mensile dei prezzi internazionali di un paniere di beni alimentari. Consiste nella media degli indici dei prezzi di cereali, oli e grassi, zucchero, latticini e carne, ponderati dalle quote medie di esportazione di ogni gruppo. Ai prezzi dei generi alimentari fra il 2002 e il 2004 è stato attribuito un valore di riferimento di “100”. Grazie alla siccità russa del 2010, i prezzi globali dei generi alimentari all'inizio del 2011 sono stati i più alti dalle crisi alimentari del 1972 - 1974. I prezzi dei generi alimentari sono però. Immagine: FAO.

Lo scenario dei Lloyds è meno probabile del solito quest'anno

Le probabilità che lo scenario dei Lloyds si avveri nel 2016 probabilmente sono inferiori alla media, fortunatamente, anche se siamo appena usciti da un forte evento de El Niño come previsto nello scenario stesso. L'attuale evento de El Niño non ha portato ad alluvioni record nel Midwest degli Stati Uniti a dicembre, ma la panoramica sulle alluvioni a tre mesi del NOAA non parla di nessuna grande alluvione nelle principali aree di coltura dei cereali degli Stati Uniti in questa primavera, grazie al relativamente esiguo manto nevoso lasciato da un inverno mite nel Midwest settentrionale.  El Niño del 2015 ha tagliato le precipitazioni in India del 14% nella sua stagione dei monsoni, ma questo a portato ad un declino di solo l1% della sua produzione di riso e ad un declino del 7% del grano. Lo scenario dei Lloyds prevedeva declini del 18% e 11% di queste colture rispettivamente (anche se la continua siccità in india fino ad aprile 2016, con oltre 600 milioni di dollari di danni agricoli finora a gennaio – marzo 2016). I prezzi del cibo all'inizio del 2016 erano ad un minimo in 10 anni, rendendo uno shock alimentare dovuto al meteo estremo meno probabile di quanto non fosse nel 2010, quando i prezzi del cibo erano già alti. Tuttavia, sono diventato sempre più diffidente sulla stabilità del clima negli ultimi anni. Temperature record che hanno di gran lunga superato la storia registrata hanno colpito il globo negli ultimi tre mesi e questo calore record potrebbe portare ad alcuni eventi di meteo estremo senza precedenti a memoria umana questa estate. Nelle sue previsioni per aprile 2016, il solitamente affidabile modello europeo prevedeva un'estate molto calda nelle aree che producono cereali del Midwest degli Stati Uniti. Questa previsione è stata persino più calda della previsione del modello di aprile 2012 per l'estate 2012, che è si è poi rilevata essere la seconda estate più calda della storia degli Stati Uniti, con un'intensa siccità che ha portato a perdite dei raccolti che superavano i 31 miliardi di dollari. Una siccità come questa associata ad una siccità record in altri due panieri mondiali potrebbe innescare uno scenario alla Lloyds.


Figura 6. La velocità del vento verso nord (i valori negativi, blu sulla mappa, indicano i flussi verso sud) ad un'altitudine di 300 mb alle medie latitudini dell'emisfero settentrionale durante il luglio del 2011 e del 1980. Il luglio del 2011ha registrato un'ondata di calore insolitamente intensa e di lunga durata negli Stati Uniti e le onde normalmente deboli ed irregolari (come osservato durante il relativamente normale luglio del 1980) sono state sostituite da uno schema forte e regolare di onde. Uno schema di jet stream analogamente estremo è stato osservato durante l'estate del 2010, quando la siccità catastrofica in Russia ha portato ad un enorme impennata dei prezzi globali del cibo. Immagine: Vladimir Petoukhov.

Il meteo estremo capace di innescare lo scenario dei Lloyds sta diventando più comune

Se vi sembra che il meteo degli ultimi anni sia diventato più pazzo di quanto ricordiate da oltre 20 anni, avete ragione. Come ho detto in un post del marzo del 2013, "I flussi dei modelli atmosferici sono favorevoli all'aumento del meteo estremo estivo?", una ricerca pubblicata dall'Istituto Potsdam per la Ricerca sull'Impatto Climatico (PIK) in Germania, ha scoperto che gli schemi estremi del jet stream estivo erano diventati il doppio più comuni durante il periodo 2001-2012 in confronto ai 22 anni precedenti. Uno di questi schemi estremi si è verificato nell'estate del 2010, portando la siccità russa che ha innescato l'impennata dei prezzi del cibo corresponsabili delle rivolte della “Primavera araba”. Quando il jet stream passa ad una di queste configurazioni estreme, si blocca nella sua posizione per settimane, portando ad un periodo esteso di calore o di alluvioni, a seconda del lato in cui si trova la parte di grande ampiezza. Gli scienziati hanno scoperto che siccome il riscaldamento globale antropogenico sta causando un riscaldamento dell'Artico il doppio più rapidamente del resto del pianeta, ne risultava un unico schema di risonanza in grado di causare questo comportamento. Questa specie di comportamento del jet stream rende molto più probabile che si verifichi uno shock alimentare da meteo estremo, visto che gli eventi di meteo estremo colpiscono diverse aree del pianeta simultaneamente per lunghi periodo di tempo.   

Prevedo che il tipo di eventi di meteo estremo a triplo assalto in grado di causare uno scenario di shock alimentare, simili nell'impatto a quello dello scenario dei Lloyds, aumenterà in probabilità, diventando un evento da una volte ogni 50 anni fra 40 anni – un 2% di possibilità che si verifichi in un dato anno – a causa della natura sempre più estrema del jet stream, se combinata con l'aumento in corso di temperature globali, intensità delle siccità ed eventi di forti precipitazioni. Ciò significa che è probabile che vedremo accadere qualcosa che causa l'impatto dello scenario dei Lloyds nei prossimi 40 anni – una distruzione significativa dell'economia globale, intensa agitazione politica, guerra e minaccia di carestie di massa. Il maggior gruppo di ricerca scientifica della nazione, il Consiglio Nazionale di Ricerca, ha pronunciato queste parole di avvertimento nel suo studio del 2012 intitolato, "Clima e stress sociale: analisi delle implicazioni per la sicurezza": “aspettiamoci sorprese climatiche nel prossimo decennio, compresi singoli eventi inaspettati e potenzialmente distruttivi così come congiunzioni di eventi che si verificano simultaneamente o in sequenza e che questi diventino progressivamente più gravi e più frequenti da quel momento in poi, molto probabilmente ad un tasso accelerato. Le sorprese climatiche potrebbero colpire regioni particolari o sistemi integrati a livello globale, come i mercati dei cereali, che presiedono al benessere umano”. Si potrebbe obbiettare che un evento del genere è già avvenuto, in quanto una siccità collegata al cambiamento climatico è stata identificata come la causa chiave dell'attuale guerra civile in Siria.

Comunque, c'è la speranza che ce la faremo. Il sistema globale agricolo ha mostrato una resilienza impressionante in qualcosa di più che soddisfare la domanda di una popolazione in crescita negli ultimi 50 anni. L'accordo di Parigi del dicembre 2015 – l'impegno delle nazioni del mondo a decarbonizzare le nostre economie – dovrebbe portare a cambiamenti a lungo termine al sistema alimentare globale che dovrebbero rendere meno probabile il verificarsi dello scenario dei Lloyds. Secondo un rapporto dell'ottobre 2015 della Banca Mondiale, "Futuro del cibo: plasmare un sistema alimentare globale intelligente, una gamma crescente e differenziata di pratiche chiamate “Agricoltura climaticamente intelligente” stanno mostrando che è possibile ottenere simultaneamente una maggiore produttività agricola, maggiore resilienza climatica e minori emissioni di gas serra.