mercoledì 23 dicembre 2015

E' il momento di smettere di adorare la crescita economica

Così, tutti i politici che a Parigi hanno celebrato l'accordo della COP21, sono tornati a casa e ora ricominciano a celebrare la necessità della crescita economica. Niente cambia nei loro atteggiamenti, ma l'ecosistema cambia per conto suo e prima o poi presenterà il conto a tutti quanti (U.B.)


Da “The Daly News”. Traduzione di MR (via Donella Meadows Institute)

Di Brent Blackwelder

Esistono dei limiti fisici alla crescita su un pianete finito. Nel 1972 il Club di Roma ha pubblicato il suo rivoluzionario rapporto – i Limiti della Crescita (dodici milioni di copie in 37 lingue). Gli autori hanno previsto che circa intorno il 2030 il nostro pianete avrebbe percepito una grave compressione delle risorse naturali; ed hanno colto nel segno.

Nel 2009, lo Stockholm Resilience Center ha introdotto il concetto di limiti planetari per aiutare l'opinione pubblica a visualizzare la natura delle sfide poste dai limiti della crescita e dai limiti biologico/fisici. Hanno definito nove limiti critici per l'esistenza umana che, se superati, potrebbero generare cambiamenti ambientali bruschi ed irreversibili.


L'economia globale dev'essere vista da una prospettiva allargata per rendersi conto che la violazione dei limiti planetari mette in pericolo molti ecosistemi di supporto vitale. Senza ecosistemi funzionali, la stessa sopravvivenza delle forme di vita, così come delle istituzioni umane, viene messa in dubbio, inclusa la nostra economia, Non c'è economia in un pianeta morto!

Gli scienziati sono preoccupati del fatto che abbiamo già superato
i limiti dei flussi biogeochimici (azoto) e dell'integrità della biosfera
 (biodiversità genetica). Immagine: F. Pharand-Deschênes /Globaïa.
Questi limiti valgono anche per l'economia, perché l'economia è un sottosistema completamente dipendente dagli ecosistemi che rendo possibile la vita sulla Terra. (Un minimo di comprensione dell'ecologia dovrebbe essere un prerequisito per una laurea avanzata in economia!). Gli scienziati sono preoccupati del fatto che abbiamo già superato i limiti dei flussi biogeochimici (azoto) e dell'integrità della biosfera (biodiversità genetica).

L'economia globale di oggi e le varie economie regionali e nazionali trascurano regolarmente i limiti planetari. Superare un limite equivale a schiantarsi contro un guard-rail e precipitare da un burrone. L'incoraggiamento cieco alla crescita economica che non rispetta questi limiti sta preparando al collasso della civiltà. Due dei più pericolosi tipi di crescita sono quella senza scrupoli e quella senza futuro.

La crescita senza scrupoli dà beneficio a pochi al vertice ma non fa niente per la classe media. Una delle ragioni per cui la campagna presidenziale di Bernie Sanders ha attratto sempre più ascolto è che lui dice che il problema più cruciale che affrontano gli Stati Uniti è il grande divario che c'è fra la classe media e la classe dei miliardari.

La crescita senza futuro distrugge le risorse, come acqua, foreste, pesca e terra coltivabile, che saranno necessarie ai nostri figli e nipoti, oltre che alla vita selvaggia. La crescita senza futuro entra direttamente in conflitto coi valori familiari comuni. Ai nostri figli diciamo di risparmiare per il futuro, piuttosto che sperperare i loro soldi. Non diciamo loro di spendere più dei loro compagni. Non diciamo loro di giudicare la qualità delle loro vite sulla base del possesso materiale e dei rapporti finanziari trimestrali.

Per rimanere entro in nove limiti planetari, le nazioni devono mollare il feticcio della crescita economica e transitare ad un'economia di stato stazionario dei costi reali. Alcuni dei passi di transizione cruciali comprendono:

  1. Sostituire il PIL come misura di benessere (é stato fatto molto lavoro per trovare un indice di produttività sostenibile).
  2. Fare in modo che la Securities and Exchange Commission (SEC) richieda alle multinazionali di esternare le loro esternalità di inquinamento (la SEC non è senza speranza, come si può vedere dalla sua recente decisione di richiedere agli Amministratori Delegati di rendere pubblici i loro salari insieme a quelli dei lavoratori medi e delle loro società). 
  3. Passare alla settimana lavorativa di 4 giorni per assicurare la piena occupazione (ciò è avvenuto in alcuni paesi europei; l'economista canadese Peter Victor ha le prove del perché questo sia un passo di transizione cruciale).
  4. Dematerializzare l'economia (vedi, fare in modo che sia più conveniente riparare un elettrodomestico piuttosto che ricomprarlo).
  5. Identificare le aree in cui l'economia deve crescere e quelle in cui deve contrarsi (vedi, l'uso di combustibili fossili deve ridursi nettamente e così facendo, il fotovoltaico sui tetti crescerà fino a diventare una parte molto maggiore dell'economia globale).
  6. Identificare le forme più abominevoli di crescita economica (senza scrupoli e senza futuro) e mostrare in che modo i loro costi superino i loro benefici. 
  7. Stabilizzare la popolazione per impedire che l'umanità superi ulteriormente i nove limiti.

Ci sono circa 7 miliardi di persone sulla Terra oggi (quasi 7,5, di già, ndt) e le previsioni indicano che ce ne saranno 9 miliardi nel 2050. Già adesso, circa un miliardo di persone malnutrite sentono la pressione, in quanto testimoniano dolorosamente la verità di ciò che Malthus ha previsto due secoli fa. Primi passi chiave per stabilizzare la popolazione in modo progressivo sono:

  1. L'emancipazione delle donne.
  2. Richiedere che tutta l'assistenza estera sia progettata di modo il risultato sia che le donne stiano meglio. 
  3. Dare grande disponibilità di contraccettivi. 

La nostra economia globale sta trattando il pianeta come se fosse un'azienda in liquidazione. Persino le organizzazioni ambientaliste – dedite alla protezione dell'ambiente – sono state lente a riconoscere le cause principali del degrado ambientale, come i perversi incentivi economici che incoraggiano l'estrazione di risorse prime e l'uso di energia non rinnovabile. Abbiamo bisogno di leader ambientali che parlino apertamente di un'economia nuova, giusta e a costo reale e che sfidino l'abbraccio insensato della crescita economica – persino della crescita senza scrupoli e senza futuro. I leader ambientali dovrebbero guidare la spinta verso un riorientamento del pensiero economico sulle scelte che dovremo fare se vogliamo passare ad un'economia più sana e che esista all'interno dei nove limiti planetari. Solo se l'umanità rimane entro questi nove limiti può continuare a svilupparsi e prosperare nelle generazioni a venire.