sabato 3 ottobre 2015

I sussidi ai combustibili fossili: più di cinquemila miliardi di dollari!

Da “triplepundit.com”. Traduzione di MR (via Daryl Hannah – sì, quella di Blade Runner)

Di Andrew Burger


Le aziende di combustibili fossili beneficeranno della somma di 5,3 trilioni di dollari nel 2015 da parte dei sussidi energetici governativi. E' più di tutta la spesa dei governi del mondo in sanità, secondo la nuova ricerca del Fondo Monetario Internazionale (FMI).


La nuova stima del FMI dei sussidi energetici al netto delle imposte rivela che i sussidi federali ai combustibili fossili “sono drammaticamente più alti di quanto stimato precedentemente ed è previsto che rimangano alti”. I risultati sono contenuti in un documento del FMI dal titolo “Quanto sono vasti i sussidi energetici globali?”

Arrivato in anticipo rispetto alla conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico di Parigi del dicembre prossimo, la stima del FMI evidenzia il potenziale dei governi di ridurre significativamente le emissioni di gas serra e i loro componenti e capi di governo devono tuttavia agire ancora in modo decisivo per mettere fine ai sussidi ai combustibili fossili – nonostante gli appelli in atto da parte di una vasta area dell'opinione pubblica – e alle organizzazioni del settore privato.

Una nuova stima “scioccante” dei sussidi governativi ai combustibili fossili

Il FMI definisce “scioccanti” la stima drammaticamente più alta dei sussidi governativi ai combustibili fossili, ha scritto il Guardian. “L'enorme somma”, inoltre, “è in gran parte dovuta agli inquinatori che non pagano i costi imposti ai governi dall'inquinamento dell'aria così come alle persone di tutto il mondo colpite da alluvioni, siccità e tempeste alimentate dal cambiamento climatico”.


Commentando lo studio del FMI, Lord Nicholas Stern, economista climatico alla London School of Economics, ha detto al Guardian: Questa analisi molto importante infrange il mito che i combustibili fossili sono economici mostrando quanto sia enorme il loro costo reale. Non esiste giustificazione per questi enormi sussidi ai combustibili fossili, che distorcono i mercati e danneggiano le economie, in particolare nei paesi più poveri”. 

Stern ha sottolineato che anche questa nuova stima drammaticamente più alta dei sussidi governativi ai combustibili fossili sottostima in modo significativo il veri costi complessivi della nostra dipendenza da combustibili fossili. “Una stima più completa dei costi causati dal cambiamento climatico mostrerebbe  sussidi impliciti ai combustibili fossili sono molto maggiori persino di quanto suggerisca questo rapporto”.

Gli autori del rapporto del FMI evidenziano i costi sostenuti dalla società come conseguenza dei sussidi ai combustibili fossili:

  • I sussidi energetici danneggiano l'ambiente, causando più morti premature attraverso al locale inquinamento dell'aria, esacerbando la congestione del traffico ed altri effetti collaterali negativi dell'uso di veicoli ed aumentando le concentrazioni ci gas serra atmosferici; 
  • I sussidi energetici impongono grandi costi fiscali, che devono essere finanziati da una qualche combinazione di maggior debito pubblico, carichi fiscali maggiori e l'esclusione di spesa pubblica potenzialmente produttiva (per esempio, su salute, educazione ed infrastrutture). Tutto questo può essere un peso sulla crescita economica; 
  • I sussidi energetici scoraggiano gli investimenti necessari in efficienza energetica, rinnovabili e infrastrutture energetiche ed aumentano la vulnerabilità dei paesi alla volatilità internazionale dei prezzi dell'energia;  
  • I sussidi energetici sono un modo altamente inefficiente di fornire sostegno alle famiglie a basso reddito, visto che gran parte dei benefici dei sussidi energetici vengono tipicamente acquisiti dalle famiglie ricche. 

I ricercatori del FMI si sono focalizzati sui sussidi al consumo al netto delle tasse, nel produrre questo rapporto. I sussidi al consumo al netto delle tasse, spiega il FMI, “aumentano quando i prezzi al consumo sono al di sotto dei costi di fornitura più una tassa per riflettere il danno ambientale ed una tassa aggiuntiva applicata a tutti i beni di consumo per aumentare gli introiti governativi”.

Il 2014 è stato l'anno più caldo mai registrato, secondo le organizzazioni nazionali di ricerca climatica del mondo, e i primi tre mesi del 2015 hanno messo la temperatura media globale sulla buona strada per stabilire un nuovo record annuale. Il motore principale, le emissioni di gas serra antropogeniche, continuano ad aumentare nonostante i migliori sforzi di ridurle.


I governi, e le società complessivamente, trarrebbero un grande beneficio se i sussidi ai combustibili fossili venissero eliminati, ha concluso il FMI. “Questi sussidi riflettono principalmente il prezzo troppo basso da un punto di vista interno (piuttosto che globale), quindi anche una riforma unilaterale del prezzo è nell'interesse stesso dei paesi”, secondo il rapporto del FMI. “Gli impatti fiscali, ambientali e di welfare potenziali di una riforma dei sussidi energetici sono sostanziali”.

Secondo il rapporto del FMI, eliminare i sussidi ai combustibili fossili produrrebbe un 20% di riduzione delle emissioni di gas serra a livello mondiale. “Mettere fine ai sussidi taglierebbe anche il numero di morti premature causate da inquinamento dell'aria del 50% - circa 1,6 milioni di vite all'anno”, secondo il servizio del Guardian. 

Mettere fine ai sussidi ai combustibili fossili aggiungerebbe anche una spinta sostanziale all'innovazione, alla creazione di lavoro e allo sviluppo economico sostenibile “verde”, sottolinea il FMI. Farlo sarebbe un grande passo verso il raggiungimento degli obbiettivi stabiliti dalla comunità delle nazioni nel Millennium Development Goals e nel Sustainable Development Goal dell'ONU.

Immagini: 1), 2) FMI, “Quanto sono vasti i sussidi energetici globali?”; 3) ONU

Foto di presentazione: Flickr/Tim Evanson