martedì 6 gennaio 2015

Il crollo dell'industria petrolifera

DaThe Guardian”. Traduzione di MR

Un articolo di poche settimane fa, reso estremamente attuale dall'ulteriore crollo del prezzo del petrolio (UB 

Le aziende petrolifere del Regno Unito affondano mentre il prezzo del petrolio cade

Le insolvenze fra le società di servizi di petrolio e gas del Regno Unito triplicano nel 2014 fra paure di crollo della domanda e eccesso di offerta




Piattaforma petrolifera nel Mare del Nord. Il greggio Brent ha chiuso al di sotto dei 62 dollari al barile venerdì, il minimo in cinque anni e mezzo. Foto:  Alamy

La caduta del prezzo del petrolio ha portato le insolvenze fra le società di servizi di petrolio e gas a triplicare finora quest'anno, mentre ulteriori progetti per 55 miliardi di sterline sono riportate sotto minaccia. Il greggio Brent ha chiuso al di sotto dei 62 dollari al barile venerdì, il minimo un cinque anni e mezzo, fra paure di crollo della domanda ed eccesso di offerta, mentre l'economia globale rallenta. Una decisione  del mese scorso dell'OPEC, che fornisce circa il 40% del petrolio mondiale, di mantenere la produzione invariata nonostante il crollo del prezzo è servita solo a far scivolare il greggio ancora più in basso. Domenica, il ministro per l'energia degli Emirati Arabi Uniti, Suhail Al-Mazrouei, ha detto che l'OPEC non taglierebbe la produzione di greggio nemmeno se il prezzo scendesse a 40 dollari al barile. Ad una conferenza a Dubai, ha detto a Bloomberg: “Non cambieremo idea perché sono scesi da 60 a 40 dollari. Non stiamo puntando il prezzo, il mercato si stabilizzerà da solo”.



Un rapporto rilasciato lunedì dallo studio contabile Moore Stephens ha detto che 18 imprese che operano nel settore dei servizi di petrolio e gas del Regno Unito sono diventati insolventi nel 2014, in confronto alle sole sei dell'anno scorso. Il rapporto sostiene che anche se l'aumento è partito da una base bassa, è stato significativo perché le insolvenze nel settore sono state rare negli ultimi 5 anni. Jeremey Willmont della Moore Stephens ha detto: “La caduta del prezzo del petrolio si è tradotta in insolvenze nel settore dei servizi di petrolio e gas in modo notevolmente rapido. Il settore dei servizi di petrolio e gas ha goduto molto delle condizioni di mercato degli ultimi 15 anni, quindi forse non sono stati del tutto pronti per un sostanziale deterioramento delle condizioni di mercato come lo sarebbero stati altri settori. C'è stato un netto calo del prezzo del petrolio durante la crisi finanziaria, ma la sensazione che il prezzo del petrolio potesse rimanere basso per qualche tempo è molto più diffuso stavolta.

E' chiaro che la grandi del petrolio e del gas stanno già tagliando i costi. Sia Shell sia BP hanno recentemente annunciato tagli agli investimenti in numerosi grandi progetti. Gli attori minori stanno a loro volta riconsiderando il loro dislocamento di capitale. Se questo ridimensionamento continua, il risultato sarà meno lavoro per le società dei servizi di petrolio e gas”. La società di consulenza energetica Wood Mackenzie ha stimato che lo sviluppo di 32 giacimenti potenziali del valore di 55 miliardi di sterline stanno aspettando l'approvazione e potrebbero essere a rischio, se i prezzi del petrolio continuano a scendere. James Webb di Wood Mackenzie ha detto al Sunday Telegraph che più del 70% delle riserve dei progetti ancora da finalizzare hanno un prezzo di pareggio oltre i 60 dollari al barile.