venerdì 17 maggio 2013

400 ppm: un punto di non ritorno della comunicazione


Di Ugo Bardi



Da “The frog that jumped out”. Traduzione di MR
Immagine da Celsias

La cifra tonda di 400 ppm di concentrazione di CO2 nell'atmosfera non ha nessun significato fisico particolare. Il temuto “punto di non ritorno” atmosferico che ci porterà alla catastrofe climatica potrebbe essere già passato o forse potrebbe trovarsi da qualche parte a concentrazioni più alte che raggiungeremo in futuro.  

Ma 400 ppm potrebbero annunciare un diverso punto di non ritorno – uno che ha a che fare con la percezione dell'urgenza del problema climatico. Un punto di non ritorno della comunicazione. 

Forse, il punto più basso nella consapevolezza climatica è stato raggiunto lo scorso anno, quando le elezioni presidenziali degli Stati Uniti sono passate senza che il cambiamento climatico sia stato nemmeno menzionato nel dibattito. Pensateci: che un di cadere più in basso di così? Ma le cose stanno cambiando. La scritta sul muro è impossibile da ignorare: la rete sta ribollendo di siti, blog, furum, video. C'è una comprensione generale del fatto che se abbiamo ancora una possibilità di evitare il disastro, dobbiamo coglierla adesso. Anche il blog che state leggendo, “The frog that jumped out” è il risultato di questa nuova percezione. E questo avrà degli effetti.

La “sfera della comunicazione” è un sistema complesso che è soggetto a punto di non ritorno proprio come molti sistemi fisici. Finora, è rimasto in un equilibrio precario in una situazione in cui la negazione organizzata è stata capace di bloccare la consapevolezza del pericolo che abbiamo di fronte invadendo lo spazio comunicativo. Ma, se raggiungiamo il punto di non ritorno, il sistema di comunicazione subirà una transizione che cambierà ogni cosa. Riporterà il problema climatico nel posto che gli compete, nella lista delle priorità che abbiamo: la più preoccupante, pericolosa, terribile minaccia che l'umanità abbia mai affrontato in tempi storici. La cifra “400” potrebbe essere il segno di questo punto di non ritorno della comunicazione. 

Riconoscere che il problema esiste è il primo passo per risolverlo. Una piccola spinta nella giusta direzione potrebbe essere proprio ciò di cui abbiamo bisogno per passare al prossimo livello. Quindi spingiamo tutti insieme!