martedì 20 aprile 2010

La scienza del clima ha sempre torto, anche quando ha il 100% ragione



"Un vulcanone che erutta! Che grande fortuna perchè: se le temperature scendono e’ colpa delle polveri emesse. Se le temperature restano stazionarie il vulcano ha mascherato l’aumento di temperatura dovuto all’AGW. E se le temperature salgono e’ sempre colpa della CO2 antropica che andandosi ad aggiungere anche quella del vulcano supera come volevasi dimostrare il tipping point. Certo che e’ bello stare in mainstream c’e’ una giustificazione per tutto. Anzi forse forse l’eruzione del vulcano e’ pure colpa dell’AGW." da Climatemonitor


Questo notevole paragrafo si trova su "climatemonitor" dove viene attribuito a Teo Georgiadis. Manca un link che ne confermi la paternità ma, indipendentemente da chi sia l'autore, illustra bene l'estrema superficialità con la quale certa gente abborda il problema climatico.


Georgiadis (o chi sia che scrive) elenca alcune ipotesi perfettamente lecite basate sul fatto che l'emissione di polveri dal vulcano avrà come effetto una certa riduzione della temperatura dell'atmosfera dovuta al loro effetto schermante. Queste sono cose ben note: è un fatto storico che le eruzioni vulcaniche molto intense hanno un temporaneo effetto di raffreddamento sulla temperature, come si vede bene in questa figura:


Ne consegue che se l'eruzione islandese si rivelerà molto forte, avrà effetti climatici di raffreddamento; altrimenti non li avrà. Ciononostante, il fatto stesso che gli effetti del vulcano siano perfettamente compatibili con quello che sappiamo del clima terrestre è per l'autore motivo di ironia; come se il "vulcanone" lo avessero fatto eruttare i climatologi per dar ragione alle loro teorie. In sostanza, per il nostro autore, qualunque cosa avvenga sarà comunque un fallimento della scienza del clima.

E' stato già notato che i negazionisti climatici sono riusciti a far passare uno standard per il quale l'IPCC può aver ragione il 99.9% delle volte e comunque quello 0.1% di errore lo mette dalla parte del torto (vedi il caso dei ghiacci dell'Himalaya). Al contrario, i negazionisti possono aver avere torto nel 99.9% dei casi, ma quello 0.1% di volte che dicono qualcosa di giusto li mette dalla parte di quelli che hanno ragione.

Qui, con questo paragrafo, l'autore è arrivato ancora più avanti: la scienza del clima ha torto anche quando ha il 100% di ragione.


Non so come siamo arrivati a questo punto, eppure ci siamo arrivati. Considerando poi che non c'è limite al peggio, non c'è di che essere ottimisti per il futuro.